Pagina 1372 -
Commenti da 13711 a 13720
Commento di Lucrezia De Domizio Durini aggiunto il 22.11.2007 COMPLIMENTI e AUGURI DI BUON LAVORO
Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Andrea Granchi aggiunto il 22.11.2007 Cara Alessandra,
mi ha fatto piacere leggere questo tuo articolo sul Cristo tuo e di Carlo Fabre con il rimando a quello straordinario affresco del Pordenone che è a Cremona. Ricordo di aver visto più volte il duomo di quella città e fin dal 1969 il ciclo di quel grande pittore mi ha sempre colpito. Non mi ricordavo bene però questa straordinaria deposizione. Pensa che sto lavorando proprio ad una "deposizione" per la cappella della Misericordia del Galluzzo, recentemente rinnovata, che farò in affresco su un supporto ligneo mobile appositamente preparato (260 x 140 circa) e che dovrebbe essere pronta entro l'anno, se ce la farò. La cosa curiosa e sorprendente è che in una serie di bozzetti preeparatori la posizione che stavo studiando per il Cristo è assai simile a quella dipinta dal maestro friulano. Accetto quindi questa singolare sollecitazione di cui ti rendo consapevole.
A presto, Andrea
Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di micio micio bau bau aggiunto il 22.11.2007 TORRE RUIZ ha scritto: "Quasi quasi divento monarchico"...
Impossibile: E' GIA' MONARCHICO-FRANCHISTA DA UN PEZZO... Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Mik aggiunto il 22.11.2007 ero tra il pubblico!
un'ottima serata, la valle ridipinta! Articolo di riferimento :
Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 21.11.2007 Credo che persone come Titty non sappiano niente di storie tipo Pasternak e il Dottor Zivago... ma lasciamo stare, meglio Gianni Minà...
Gordiano Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di C. Romano aggiunto il 21.11.2007 Desidero anch'io riportare qui il commento alle poesie di Marco Rampon, sgusciato via chissà sotto quale pila di bit!
La poesia di Marco Rampon ha la leggerezza propria delle cose in movimento e del muoversi intorno alle cose; si dispiega in versi che chiedono spazio, si allungano, alcuni arrivano in velocità al margine del foglio e solo allora si rassegnano ad andare a capo. Il posizionamento e la costrizione del testo nei limiti della pagina, da una parte, e la vitalità - direi l’irrequietezza - della parola dall’altra, sono due aspetti che possiamo considerare metaforicamente come la possibilità o meno che ha il testo di aprirsi a una pluralità di senso. Questa considerazione suscita delle domande: può il poeta prendere una posizione, qualunque sia, per mezzo della poesia? Oppure è il testo scritto, con l’inviolabilità del suo senso più intimo, il solo a poter prendere posizione? La questione è aperta. Per parte nostra riconosciamo volentieri al testo questa facoltà; quel che ce ne viene in cambio è la possibilità e il piacere di con-versare (che significa girare insieme, cambiare continuamente posizione insieme); approfittiamo dunque del mezzo di locomozione messo a disposizione dal poeta Rampon, e “Se la marcia è innestata il cambio gira…… Se il motore canta…..Se l’amico di sempre conduce e lo sguardo è sereno…….. Se ancora il mio amico pilota tutto gira e gli ingranaggi inseguono il movimento…..” cominciamo pure a girare intorno al testo, e da ogni posizione cavare un senso; in fondo, dice Rampon “Se preciso ma non giro forse non vedo”. Forse. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Carlo Forin aggiunto il 21.11.2007 Il titolo è perfetto!
Siamo nella società dell'informazione nel mondo.
Come italiani siamo al 35° posto.
Orwell ha perfettamente ragione: informare significa dire e non stancarsi di ripetere ciò che la gente non vuole sapere.
Questioni importanti per tutti e che non si vuole conoscere, come gli struzzi che mettono la testa sotto per non vedere.
Adesso, che Enzo Biagi non c'è più, e che Montanelli se n'è andato prima, chi resta a far informazione sui 52.000 che sono iscritti all'albo?
Bocca? Articolo di riferimento :
Commento di Enea Sansi aggiunto il 21.11.2007 Ho forse sostenuto che si debbano condividere tutte le battaglie di Pannella? Semplicemente: quella, se ti va, falla con Grillo. O con Di Pietro... (Il fatto è che, siccome si sa che Pannella e radicali sono soliti 'andare fino in fondo'... li si vorrebbe sempre alleati e in prima fila dappertutto. Questo volevo evidenziare, prendendo spunto dal tuo intervento).
Comunque, visto che l'argomento è l'uninominale, e su questo ci troviamo d'accordo: sabato si comincia ad andare in piazza, contro il "berlustronismo". Chissà che, da questo nostro battibecco, non salti fuori un tavolo... anche a Vittorio Veneto!? E in altre città d'Italia (e all'estero) dove si legge Tellusfolio, naturalmente!
Forza! Oltretutto si tratta di difendere un voto che il popolo, ripetutamente, ha già espresso. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di paga Liborio aggiunto il 21.11.2007 Il Re di Spagna e' intervenuto solo per zittire un ignorante cafone che stava interrompendo un interlocutore per offendere chi non era presente. Si trattava di un consesso fra capi di stato e di Governo o di un Talk Show di Maria Defilippi?
Diamo tempo al tempo e vediamo quanti mezzi d'informazione "contro" Chavez resteranno attivi in Venezuela.Tanti quanti a Cuba dopo il 1961. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Carlo Forin aggiunto il 21.11.2007 Carissimo,
rileggi la tua ultima domanda: per quale motivo dovrei condividere tutte le battaglie di Pannella? Che senso ha questa tua domanda?
Quanto a D'Elia: è quello di 'Nessuno tocchi Caino', vero?
Mi pare che anche Tellusfolio abbia espresso dubbi, che condivido, sull'opportunità che lui vada a dar lezioni di moralità in giro. Che stia a casa a riflettere!
-Demagogia- chiedere che chi si è macchiato di reati stia a casa e non vada a far leggi?
Bene. Questa specifica demagogia fa di me un demagogo!
Con tutto ciò, condivido questa specifica proposta di Pannella. E spero di non essere colpevole di altre sue che, magari, non condivido.
Il collegio uninominale secco servirebbe a rimuovere tutti i gruppetti che vanno eletti col diritto di veto delle minoranze. In tempi di ideologie portatrici di interessi popolari aveva senso dar voce a queste realtà. Oggi non ha più senso. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
]
<< | < | 1371 | 1372 | 1373 | 1374 | 1375 | 1376 | 1377 | 1378 | 1379 | 1380 | > | >>
|