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Commento di Claudio Di Scalzo aggiunto il 20.05.2007 Caro Claudio Nardi...Tellusfolio-critica della cultura è luogo assolutamente libertario dove viene praticata l'orizzontalità comunista negli scambi, (insomma non c'è feudalesimo culturale tanto diffuso anche a sinistra, fra chi rende la cultura e la propria arte feticcio, merce per valore di scambio, dopo aver ottenuto investiture da presunti maestri in poesia e in pittura), e dunque proponi, puoi farlo scrivendo alla mia e-mail, discalzo@libero.it , qualche tuo testo, riflessione, scegliendo una sezione a cui collaborare. Anche testi divulgativi per la scuola sarebbero graditi. Io, in questa sezione dove capito molto di rado, quanto avevo da dirti l'ho reso manifesto. Saluti e salutami anche il filosofo di Treviri, che chiamandolo affettuosamente Karl, immagino lo frequenti come un parente o un amico. Claudio Di Scalzo Articolo di riferimento :
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] Commento di Claudio Nardi aggiunto il 20.05.2007 Trovo interessante la sua posizione, il cristianesimo eretico non è stato mai un oggetto di interesse per me, non escludo che lo sarà, in senso strettamente intellettuale, al contrario dell'anarchismo che ho frequentato. Infine è certo, come diceva suo padre, che in URSS ".. di comunismo ce n'è poco, e il socialismo è una burletta burocratica" - qui ci sarebbe ovviamente tanto di dire -, e poi, come lei prosegue, che nell'eventualità si farebbe ricorso a tutte le correnti del marxismo, assieme a "tanta arte e tanta poesia, innervate con quanto ultimamente è stato prodotto di nuovo", sono d'accordo. Certo però che, sempre il tal caso, non riterrei possibile la perdita di centralità nel preciso lavoro di analisi che partì da Karl.
Claudio Nardi
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] Commento di Claudio Di Scalzo aggiunto il 20.05.2007 Caro Claudio Nardi, che porti il mio stesso nome e lo stesso cognome del protagonista del "Canzoniere di Karoline Knabberchen",e così mentre ti rispondo ho quasi la sensazione di rispondere ad un altro me stesso, allora ventenne, o quasi, che credette molto nello "stacco" fra socialismo scientifico e socialismo utopista, cristiano, od eretico. Ed invece, come ebbi a scoprire poco dopo, nella Pisa dei Sofri, molto prima di lui, dei D'Alema, dei Mussi, già nel 1976, che i gulag sovietici, e quelli cambogiani, avevano realizzato scientificamente l'inferno per i lavoratori e le masse. Mio padre, comunista, nel 1956 non aveva avuto remore a combattere per la verità sulla rivoluzione ungherese contro i carri armati sovietici. "Lì di comunismo ce n'è poco, e il socialismo è una burletta burocratica". Ecco perché,anche per l'insegnamento di questo compagno e la consonanza con il situazionismo francese, ho sempre pensato che se il comunismo tornerà ad
agitare uomini e donne sulle coordinate dell'uguaglianza, la famosa prassi insomma più o meno da talpa o da assalto al cielo, (che non è quella dei vari Luxuria dei demagoghi di governo o dei gruppi alternativi dei centri sociali) ci vorranno le correnti eterodosse del marxismo e del comunismo occidentale,dell'utopia anche cristiana, e dell'arte, tanta arte e tanta poesia, innervate con quanto ultimamente è stato prodotto di nuovo magari in paesi lontani dall'Europa, che spesso io non conosco. Non sono un politico ma uno scrittore che porta ancora al collo, come i miei padri, uno straccetto rosso. E questo significa per me appartenenza e storia personale. Saluti, CDS Articolo di riferimento :
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] Commento di Claudio Nardi aggiunto il 20.05.2007 ...avranno spazio anche gli eretici cristiani e i socialisti utopisti, e gli anarchici. A braccetto con Marx e i marxisti, visto che anche questo pensiero più che scientifico si è rivelato utopistico...
No scusami Claudio Di Scalzo. Stando solamente a queste righe. Punto primo, se la critica dell'economia politica, quella di cui Marx è l'iniziatore, non è praticata come lavoro scientifico di analisi, perché ritenuta "utopia" o cose simili. Se la fondazione marxiana di questa nuova storia scientifica, rivoluzionaria e irreversibile - che porta la ragione attraverso la critica, a scoprire la concretezza e la presenza di comunismo, dev'essere sostanzialmente neutralizzata per dare nutrimento al bersaglio della sua critica - alla democrazia, al capitale - attraverso la nenia dei diritti (sociali, sindacali, universali), dell'uguaglianza, dell'antirazzismo o dell'antifascismo e via dicendo - meglio quand'è appannaggio dei piromani.
Punto secondo. L'utopia è una dimensione umana, un progetto, potenzialmente operativo, fatto di precise istanze, che emergono in un contesto storico preciso, può diventare lavoro, prassi concreta, attraverso cui se non viene realizzata l'immagine perfetta di una società idilliaca, si può operare una rottura, una trasformazione di fatto. L'uomo è libero di farlo. Chi invece vuole utilizzare il concetto di utopia per forzare gli uomini a riconoscere fuori di loro nella natura o in un dio la "causa prima" di ogni cambiamento, facendo di questa il sinonimo di progetto contro natura, è, forse inconsapevolmente, schierato dalla parte dello statu quo, ma, cosa più importante, è lievito di chi ostacola con la violenza, questo certamente è contro natura, ogni prospettiva di libera autodeterminazione dei lavoratori.
Ferma restando la stima per il vostro lavoro
Claudio Nardi
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] Commento di alias aggiunto il 20.05.2007 vuoi mette pure alla musa??? Articolo di riferimento :
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] Commento di ABV aggiunto il 20.05.2007 Carissima Anna, ti ringrazio per quanto hai scritto sulla mostra e il libro di mio padre. Sei davvero un'ottima "staffetta"!
La mostra è stata visitata con grande partecipazione e le scuole sono intervenute, non così numerose come avrei voluto, ma so bene che siamo alla fine dell'anno scolastico... Comunque, i ragazzi, circa 300, hanno partecipato con una tale attenzione e curiosità di sapere che mi ha stupito e commosso. Altro che indifferenza! Le loro domande sono state preziose anche per me, per comprendere ancora meglio questa terribile storia dell'internamento degli IMI e della difficoltà, per molti di loro e per mio padre in particolare, di riuscire a raccontare l'orrore vissuto. Con affetto, Alessandra
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Commento di gugl aggiunto il 20.05.2007 grazie ad entrambi per il tempo che dedicate a questa attività, benefica per molti. Articolo di riferimento :
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] Commento di ABV aggiunto il 20.05.2007 Cara Fiorella,
ti ricordo anch'io con simpatia e sono sempre molto interessata al tuo lavoro. Mi mandi un po' di documentazione delle mostre che hai fatto? Sentiamoci presto e se vieni a Firenze fammelo sapere, così ci incontriamo. Il tempo che passa non conta molto se il percorso intrapreso ci permette di ritrovarci con rinnovato interesse reciproco, non credi?
Baci, Alessandra
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] Commento di vittoria aggiunto il 20.05.2007 la mostra sembra affascinante, e un progetto frizzante...
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] Commento di Fiorella Corsi aggiunto il 20.05.2007 Cara Alessandra, è vero, non ci siamo più viste né sentite, ma conservo ancora un piacevole ricordo del nostro incontro. Purtroppo ho trascurato i rapporti per le mostre che mi hanno tenuta occupata per due anni. Non so se hai avuto notizia della mia mostra al Vittoriano per l'anno mondiale del libro, promossa dal Comune di Roma con quello di Torino e lì ho presentato un libro installazione di m 7 x 1,50. Se può ancora interessarti il mio lavoro sentiamoci. Baci Fiorella
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