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Amore civile. Roma, 10, 11 e 12 maggio 2008 
Nuove forme di convivenza e relazioni affettive
06 Maggio 2008
 

Amore civile

Roma, 10, 11 e 12 maggio 2008

 

 

 

Il 12 maggio scorso, in contemporanea al Family Day, nell'ambito della giornata per il “coraggio laico”, si è svolto a Roma un Convegno, promosso dall'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e da RadioRadicale.it, dal titolo “Il mito della famiglia naturale: la rivoluzione dell'amore civile”.

Il convegno ha rappresentato l'occasione per rendere esplicita una nuova prospettiva culturale con cui guardare ai tanti volti assunti dalle famiglie e dei legami affettivi, incentrata sul concetto di “amore civile”.

Il successo della manifestazione e la qualità dei suoi contenuti hanno fatto maturare tra i partecipanti l'idea di approfondire e rendere permanente la conferenza, dando vita a una campagna per una riforma globale del diritto di famiglia, in grado di completare l'opera iniziata nel 1975, con la rivoluzionaria legge n. 151 del 19 maggio. Al centro della conferenza saranno temi come le unioni di fatto e omosessuali, il divorzio breve, la mediazione familiare, la parità tra figli nati fuori e dentro il matrimonio, le adozioni e l'affido, la violenza dentro le mura domestiche, le nuove forme di convivenza.

Con l'elaborazione di un progetto globale, che tenga conto dell'essere umano nella sua complessità, si spera di superare una perversa dinamica per la quale negli ultimi anni mentre le forze conservatrici, riproducendo vecchi schemi di conflitto tra “ragione e religione”, si sono mobilitate compatte sotto le parole d'ordine del diritto naturale e della tradizione, le forze laiche, secondo un'illogica ottica “corporativa”, hanno agito divise intervenendo di volta in volta solo per difendere le singole “categorie” (gli omosessuali, le donne, le coppie di fatto, le coppie sterili) colpite da istanze integraliste.

Nell'ottica della trasformazione della Conferenza del 12 maggio in un Tavolo per la riforma globale del diritto di famiglia, abbiamo deciso di riconvocarci ampliando la platea dei partecipanti alle associazioni direttamente impegnate su queste istanze.


  

Introduzione

 

 

Il 12 maggio del 1974 gli italiani approvavano con un referendum la legge sul divorzio, suggellando con il proprio voto il principio per cui la famiglia non rappresentava più l'imposizione di un ordine naturale, figlio della tradizione o del sacramento, ma una libera scelta d'amore. Creazione degli uomini e delle donne, poteva da loro essere conclusa.

 

Il voto del 12 maggio accelerò anche in Italia quella rivoluzione culturale che attraversava tutta l'Europa e il mondo occidentale. Da allora sono aumentati costantemente i matrimoni civili, le convivenze di fatto eterosessuali e omosessuali, i figli nati fuori dal matrimonio, le famiglie ricostituite a seguito del divorzio, le famiglie con un solo genitore, e insieme le adozioni, gli affidi, i figli nati grazie alla fecondazione assistita. Socialmente e culturalmente la famiglia non è più uno strumento funzionale alla riproduzione della specie, ma un luogo in cui si arricchisce, mettendola in comune con chi si ama, la propria intimità e la propria vita.

 

La famiglia tradizionale non rappresenta l'ordine naturale della società. L'uomo è per natura un essere di cultura e la famiglia ha accompagnato le sue trasformazioni adattandosi in un'infinità di modi. Il progresso della società è sempre stato guidato dall'affermazione di valori in grado di unire le persone oltre i ristretti legami di sangue. Nella tragedia greca le Erinni, dee della vendetta, si trasformano in benevole Eumenidi quando le nuove leggi della democrazia si sostituiscono all'ordine arcaico legato alle leggi di sangue della famiglia. Anche il cristianesimo ha proposto valori in contrasto con una visione morale confinata all'interno della famiglia. È stato Cristo a dire «sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me» (Mt 10, 34-37).

 

Tra le battaglie che, nella storia italiana recente, sono state vinte dalle forze del progresso, vi è quella per la riforma del diritto di famiglia, avvenuta nel 1975. Quella lotta, indissolubilmente legata all'introduzione del divorzio, consentì di affermare il principio di parità tra uomo e donna nel matrimonio e di allargare gli spazi di libertà, e conseguente possibile ricerca della felicità, a disposizione di ogni individuo.

Quella riforma è tuttavia rimasta a metà. L'opera del 1975 deve essere completata con completa parificazione dei diritti di uomini e donne e dei diritti dei figli nati nel matrimonio e dei figli nati fuori di esso. Il procedimento di divorzio deve essere modificato, sostituendo la burocraticità e l'etero-direttività, che ancora lo caratterizzano, con gli strumenti moderni della mediazione e dell'auto-determinazione. Il procedimento di separazione deve essere radicalmente trasformato, se non abolito. Gli spazi di libertà individuale devono essere ampliati, nel rispetto dei diritti del partner e, in modo particolare, dei figli.

 

Al di là del completamento della riforma del 1975, non si deve indugiare ulteriormente nel garantire quelli che appaiono veri e propri diritti negati, riconosciuti nella maggior parte degli altri Paesi del contesto occidentale, come il diritto di ciascuno di avere un compagno e di costituire con lui una famiglia, senza discriminazioni di sesso o di comportamenti sessuali, il diritto delle coppie che desiderano avere un figlio con l'aiuto della procreazione assistita di valersi di essa, senza limitazioni che non abbiano razionale giustificazione, il diritto dei single di adottare un bambino, senza che questa adozione sia svalutata o minimizzata dalla legge, il diritto delle coppie di fatto di vedersi riconosciuta dignità e tutela giuridica, il diritto di ciascun componente di una comunità familiare di non subire violenza e di realizzare pienamente la propria personalità.

 

Amore civile significa mettere al centro non la forma, ma la qualità delle relazioni affettive. Amore civile è l'antidoto all'amore fatale come passione travolgente assoluta incapace di riconoscere l'autonomia dell'altro. Amore civile è convivenza basata sui criteri della democrazia, del rispetto e del dialogo. Amore civile è anche accoglienza delle diversità, riconoscere che oggi la famiglia è composta da tante diverse normalità e che in questo è rintracciabile la sua vitalità e ricchezza. Significa rivendicare che amore non è sinonimo di riproduzione, e che la civiltà dell'amor richiede sforzo, consapevolezza e anche aiuto, non il baratto di tutele in cambio di imposizioni di una morale di stato.

 

L'Italia cattolica e del Family day è il paese caratterizzato da record europei per assenza di asili nido, iniqua distribuzione del lavoro domestico tra uomo e donna, bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro, numero di figli per donna, tempi e costi per l'adozione. È anche caratterizzata per un record di proibizioni.

 

Il 10, 11 e 12 maggio 2008 “Amore civile” si propone di tornare a unire studiosi della famiglia con i diretti interessati a una modifica della legislazione vigente.

 

 

 

Programma

 

 

Sabato 10 maggio – Convegno

 

Sala del Garante per la Privacy

Piazza Monte Citorio n.123/a

 

 

ore 9:30-10:30 PRESENTAZIONE DELL'INIZIATIVA

 

Introduce

Diego Galli, RadioRadicale.it

 

L'amore civile

Enrichetta Buchli, psicanalista, autrice del libro Il mito dell'amore fatale

 

Il diritto di famiglia tra Europa e Kandahar: quale modello per l'Italia?

Bruno de Filippis, giurista esperto di diritto di famiglia

 

 

ore 10:30-13:30 RELAZIONI

 

Una ragionevole decostruzione degli affetti

Piergiorgio Donatelli, docente di bioetica Università La Sapienza

 

La tutela giuridica della famiglia omosessuale

Francesco Bilotta, docente di Diritto privato Università di Udine

 

Non più vittime

Susanna Camusso, segretario generale CGIL Lombardia

 

Asimmetrie di genere e bilanci del tempo delle famiglie

Letizia Mencarini, professore associato di Demografia Università di Torino

 

Violenze sulle donne, femminicidio, cultura della sopraffazione: il peso delle religioni e la debolezza della laicità

Monica Lanfranco, giornalista

 

Una riflessione biblica sulla famiglia

Anna Maffei, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d'Italia

 

Unioni di fatto: dati di realtà e orientamenti di opinione

Anna Laura Zanatta, docente di Sociologia della famiglia Università La Sapienza

 

Conclusioni

Marco Cappato, segretario Associazione Luca Coscioni

 

 

ore 15-19 INTERVENTI DELLE ASSOCIAZIONI

 

Diego Sabatinelli, segretario della Lega Italiana per il Divorzio breve

Chiara Lalli, docente di Logica e Filosofia della Scienza Università “La Sapienza” di Roma

Enzo Cucco, Certi diritti

Maurizio Quilici, Studi paternità

Alessandro Capriccioli, Soccorso civile – Associazione Luca Coscioni

Antonella Sapio, presidente Istituto Nazionale per lo Studio e la Promozione del Cohousing

Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell'Associazione matrimonialisti italiani

Monica Soldano, presidente dell'Associazione Madre Provetta

Marino Maglietta, presidente della Fondazione Crescere Insieme

Filomena Gallo, Amica cicogna

Rossella Bartolucci, Sos infertilità

Gianni Geraci, presidente Gruppo del Guado

Antonio Bernini, presidente Coordinamento Associazioni e Comunità di Ricerca Etica Interiore e Spirituale

Giuseppe Pio Torcicollo, presidente Associazione Convoglio valori

 

 

Sabato 10 maggio – Proiezione-dibattito

 

Salone dell'Associazione Luca Coscioni

Via di Torre Argentina 76, 3° piano

 

 

ore 21 PROIEZIONE DEL FILM “TI DO I MIEI OCCHI”

A seguire dibattito condotto da Enrichetta Buchli, psicanalista

 

Perché una donna resta per dieci anni con un uomo, fisicamente e psicologicamente violento, che la picchia? A Toledo la bella Pilar, spinta dalla paura, fugge da casa e dal marito Antonio col figlio Juan, rifugiandosi dalla sorella, ma qualche tempo dopo, ancora innamorata del marito e fiduciosa nelle sue promesse di ravvedimento, ritorna con lui. Il secondo distacco sarà definitivo. Scritto con Alicia Luna, il 3° lungometraggio dell'attrice madrilena I. Bollaín affronta il tema della violenza domestica sulle donne, riuscendo a subordinare i suoi espliciti intenti didattici alla complessità di un dolorante rapporto umano, a un ammirevole scavo psicologico dei personaggi. 7 premi Goya, gli Oscar spagnoli, e la Concha de Plata del Festival di San Sebastian ai due interpreti principali: L. Marull, fragile e forte con uno splendore che le viene dall'interno, e il sobrio, intenso L. Tosar che analizza, sfaccettandole, le contraddizioni del suo difficile personaggio



Domenica 11 maggio

Contenuti e strategia per una riforma globale del diritto di famiglia

 

Salone dell'Associazione Luca Coscioni

Via di Torre Argentina 76, 3° piano

 

 

ORE 9-14 DIBATTITO CON RELATORI E PARTECIPANTI

 

Mattinata di confronto aperto con i relatori, i rappresentanti delle associazioni e i partecipanti alla conferenza.

Di seguito i titoli delle tematiche che verranno affrontate:

1. Matrimonio, separazione e divorzio, mediazione familiare (storia del rapporto tra matrimonio civile e religioso, patti lateranensi, convenzioni matrimoniali, regime patrimoniale del matrimonio, prenuptial agreements, divorzio breve, condizione e affidamento dei minori nella separazione e nel divorzio, potestà e responsabilità genitoriale, diritti e doveri nei rapporti tra genitori e figli, riforma della solidarietà post coniugale, introduzione della mediazione familiare);

2. Coppie di fatto e coppie omosessuali (diritti individuali e diritti di coppia, dati statistici, legislazione europea, giurisprudenza italiana, psicologia della coppia, capacità genitoriale, discriminazioni storiche ed attuali, evoluzioni del costume e della mentalità sociale);

3. Procreazione assistita, aborto e clonazione terapeutica (superamento della legge 40, ricerca scientifica, la condizione del padre del concepito, aggiornamento della legge 194 alla luce delle evoluzioni scientifiche, diritto costituzionale alla salute e diritti del nascituro, definizione di persona secondo la legge vigente, accanimento terapeutico ed eutanasia);

4. Parità tra uomo e donna e tra figli nati fuori e dentro il matrimonio (cognome della moglie, cognome dei figli, differenze esistenti tra figli legittimi, naturali, incestuosi, la condizione della donna nel medioevo e nell'Italia post unitaria, la condizione del “bastardo”, profili psicologici e sociologici, modelli tradizionali di divisione del lavoro domestico e dei compiti di cura dei figli, servizi ed aiuti per le coppie);

5. Riforma successioni ed adozioni (adozione da parte del single, abrogazione adozioni “di serie B”, riforma dell'istituto della legittima, riforma del testamento, testamento biologico o testamento in vita);

6. Violenza in famiglia, violenza contro le donne (indagini statistiche, storiche e psicologiche, modifica della legge 154/2001, tipizzazione dei reati familiari e contro la persona, mobbing familiare).

 

 

 

Lunedì 12 maggio – Conferenza stampa

 

 

ORE 12 PRESENTAZIONE ALLA STAMPA DEI RISULTATI DELLA CONFERENZA

 

Parlamentari e partecipanti alla conferenza presenteranno gli obiettivi della conferenza e alcune proposte di legge campione come esempio della riforma complessiva del diritto di famiglia che emergerà alla conclusione dei lavori delle commissioni.


Foto allegate

Il logo del Convegno
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