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Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 19.10.2006
Mi sa che è vero. Credo che la cantasse pure Manolin... Non c'è solo quello di errori. Un mio amico cubano mi ha detto che ci sono piccole imperfezioni di termini spagnoli. Correggeremo nella seconda edizione, se me la faranno fare! Grazie per il commento.
Articolo di riferimento : Domattina il libro di Lupi a Radio Uno
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Commento di frances aggiunto il 19.10.2006
Bravo Thomas, indovinato! Il gioco languiva da un po' perciò l'hai salvato. (In nome della tua fedeltà alla rubrica..?) Era proprio "Alta fedeltà" di Nick Hornby!
Articolo di riferimento : Test amoroso - Parte XII
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Commento di thomas aggiunto il 19.10.2006
Ci provo io, allora, e dico "Alta fedeltà" di Nick Hornby. Sarà giusto? Boh. Ciao a tutti.
Articolo di riferimento : Test amoroso - Parte XII
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Commento di Carlo Forin aggiunto il 18.10.2006
Bravo Claudio.
Ottima iniziativa! Non ci deve essere Italiano che non sappia di Dante nel 2000!
I media odierni ci consentono di sorpassare gli eventuali ostacoli scolastici.
La cosa che più mi fa amare Dante è la sua scelta di Virgilio a maestro. Solo un grandissimo sapiente è capace di scegliere liberamente uno più grande di lui a maestro e dichiararsene devoto.
La sensibilità artistica ha permesso al padre della nostra lingua di riconoscere il genio in un Autore di cui non sapeva la vera etnia.
Tanto grande in lingua latina pur non essendo un latino!
Dante è una enciclopedia del Medioevo, come Virgilio lo è dell'Antichismo.
Commento di Carlo Forin aggiunto il 17.10.2006
Grazie a te, poetessa, del tuo interesse.
Dopo amore viene 'rosa'.
Così rispondiamo al rovello di Eco.
Commento di Gaetano Barbella aggiunto il 17.10.2006
La frase introduttiva «Dunque neppure il Papa ha più libertà di espressione», così isolata e streminsita rispetto allo stragante resto, detta da chi sembra esaltarsi nel far rivivere un passato foriero di conquiste sociali all’insegna di libertà continuamente oppresse da un potere assoluto, non senza l’appoggio della Chiesa cattolica, fa pensare a due cose: una meravigliosa lealtà ed alto senso di onore in seno ad un moderno anticlericalismo della nuova classe intellettuale, intollerante verso stranieri che offendono la loro terra, la stessa del Papa da costoro oltraggiato, o un mistificante ricercato compromesso con le forze clericali in questo difficile attuale stallo, di un Europa incapace di fronteggiare le intimidazioni ed il ricatto dell’estremismo islamico, non senza clan politici religiosi a darvi mano.
L’ipotesi buona mi ricorda un episodio, rimasto memorabile, del nobile e crudele re Saladino che conquistò Gerusalemme strappandola dalle mani del re inglese Riccardo Cuor di Leone, dopo la battaglia di Hattin del 20 settembre 1187.
Si racconta che durante la battaglia ingaggiata a poca distanza da Giaffa contro l’esercito di Saladino (5 agosto 1192), mentre re Riccardo Cuor di Leone, benché appiedato, continuava a combattere tra i suoi fanti, fu raggiunto da uno scudiero del sultano, incaricato da questi di consegnargli un inaspettato omaggio: due splendidi destrieri da guerra per permettere al re inglese di riprendere a combattere come il suo rango esigeva. Nonostante Saladino avrebbe tratto vantaggio dalla sconfitta del rivale, non tollerava l’immagine di un re che combatteva a piedi. La storia non dice se Riccardo ringraziò del pensiero “cavalleresco” il suo avversario, ma certamente ne approfittò per continuare con lo stesso impegno la battaglia; tanto che verso il tramonto l’esercito di Saladino ripiegò, lasciando il campo all’inglese. In effetti è probabile che lo stesso Saladino fosse rimasto affascinato dal modo in cui quel formidabile guerriero di Riccardo era riuscito a rovesciare le sorti di quella che sembrava essere un’imboscata perfetta. (1).
La seconda ipotesi, quella infida mi riporta invece al trattato di Tolentino stipulata dallo stato Pontificio e Napoleone Bonaparte quale condizione di pace imposta da questi, un acceso anticlericale
La trattativa tra le parti si svolse in 3 giorni e non mancarono momenti di grande tensione tra Napoleone stesso e la delegazione Pontificia. Il trattato fu firmato il 19 febbraio 1797.
A Sant’Elena, Napoleone Bonaparte, ripensando al trattato di Tolentino, sembra che ebbe a confidarsi a tal proposito e disse così : “Fui obbligato ad inoltrarmi a Tolentino. Io sentivo ripugnanza di dover mostrare le mie baionette a dei preti ed a far guerra ad un Santo (San Nicola protettore di Tolentino); ma 75.000 soldati francesi assassinati nei suoi Stati erano un po’ troppi: risolvetti di finirla. Quelli che mi circondavano avrebbero voluto ad ogni passo rovesciar l’idolo; ma la Francia era ritornata cottolica; facea d’uopo popolarizzare la rivoluzione, prevalersi dell’ascendente dei preti”. (2)

Gaetano Barbella
Il geometra pensiero in rete

(1) - Da un articolo di Pierfrancesco De Marco, «Il Saladino: eroe o carnefice?», tratto dal periodico «Graal» di Gennaio/Febbraio 2004 - Edizione Hera.
(2) - Tratto dal periodico «Manuel. The man's Evolution» n.16 - 06/1999, ediz. Manuel New Science Association. Vicenza.-
Articolo di riferimento : C’è bisogno di un nuovo Illuminismo
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Commento di beat aggiunto il 17.10.2006
Ho letto in questo weekend il libro...mi astengo per ora dal dar giudizi,lo rileggerò...Solo una puntualizazzione per quanto banale.Si fa riferimento alcune volte riportandone anche alcune strofe ad un pezzo che andava molto di moda nel periodo 95/96..."EL TEMBA"....non è di Manolin el Medico de la salsa ma della Charanga Habanera
(cd Pa que se entere la Habana").
Articolo di riferimento : Domattina il libro di Lupi a Radio Uno
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Commento di Carlo Forin aggiunto il 16.10.2006
Bravo Gino Songini!
Un bellissimo affresco sulla libertà di pensiero e sulle tragedie dalla sua negazione.
Concordo anche sulla necessità di un nuovo illuminismo, che riveda le follìe della dea Ragione e neghi il lume ad un Dio senza amore.
Il Papa, nella sua lezione, ne aveva fatto uno su 'fede e ragione'.
Nello stile di Woitila avrebbe magari chiesto scusa anche a Giordano Bruno, al rogo nel 1600 per aver scritto il De magia, pieno di eretico animismo.
Credo che la difesa accanita della libertà da tutelare ad ogni costo debba essere il nocciolo di questo nuovo illuminismo.
Ogni autocritica deve partire dal diritto alla parola e alla ricerca di tutti su tutto, salvo il rispetto della vita.
Applaudo alla forza e all'equilibrio di tutti i tuoi argomenti.
Articolo di riferimento : C’è bisogno di un nuovo Illuminismo
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Commento di Maria Lanciotti aggiunto il 15.10.2006
Grazie, Carlo, per la tua ricerca. Notevole davvero. Direi necessaria.
Che viene dopo Amore?
Commento di zorba aggiunto il 15.10.2006
gli EX sono i più balordi...ke poi non è tanto EX
Articolo di riferimento : Piacere, Italia


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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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