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Commento di Anarkik aggiunto il 28.10.2007
elviejoyelmar, tu la chiami ironia ma mi sembra piuttosto stupida volgarità. Se per te questo è ironizzare, sei preoccupante
Commento di Quijote aggiunto il 28.10.2007
Guardate che per fare l'elenco dei cubani a favore del Governo ci vorrebbe un bel momento, sono parecchi milioni.
Se poi qualcuno vuole fare l'elenco degli italiani "dissidenti" verso il nostro sistema "democratico" ci impiegherebbe ancora più tempo. Provate a preoccuparvi un po' di più dei tremendi problemi che assillano il mondo, lasciate Gordiano Lupi e c. alle loro fissazioni ed impiegate meglio il vostro spazio, ce n'è bisogno. I cubani hanno ampiamente dimostrato di sapersela cavare da soli senza l'aiuto indesiderato di squallidi personaggi.
A chi mi chiede di conoscere la storia di Cuba, vorrei tranquillizzarli, io ho sposato oltre trent'anni fa una cubana, sono pensionato (c'ero quindi nel 52) e vivo a Cuba, mi dedico quasi esclusivamente alla conoscenza di quel popolo, della loro storia e della loro cultura, e posso contare sull'aiuto di tantissimi amici e parenti cubani che quella storia l'hanno vissuta. E vi assicuro che le ossessioni dei Lupi li fanno sorridere. Compresi quelli che sono contrari al Governo che, ve lo assicuro, non hanno nessun timore ad esprimere il loro dissenso. Ne ho alcuni tra i miei parenti più stretti ed a nessuno di loro è mai stato torto un capello. Magari fosse così in Italia dove le discriminazioni sono sotto gli occhi di tutti chi le vuol vedere!!!!
Vi lascio con una domanda: a che pro tanta acredine contro Cuba? Con tutti i disatri e le atrocità a cui stiamo assistendo, guerre, distruzioni, miserie, violenze inaudite, studenti che vanno a scuola armati e fanno stragi, genitori che ammazzano i figli e viceversa, e potrei continuare all'infinito, a che pro, ripeto, tanta acredine contro Cuba, popolo tranquillo dove la vita trascorre ancora secondo ritmi e necessità più consone all'essere umano?
Bahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.................
Che Dio vi benedica, e magari vi renda un poco più saggi e consapevoli.
Adios
Articolo di riferimento : Gordiano Lupi. Vieni avanti, Miná!
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Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 27.10.2007
Carlo Alberto (o chiunque lui sia) cerca di screditarmi per far passare il messaggio che le cose che scrivo non sono credibili. Casca male, perchè non ho mai negato di essere stato comunista, di aver votato Rifondazione e di aver apprezzato Gianni Minà e la sua rivista Latinoamerica. Se il signor Carlo Alberto avesse letto soltanto una pagina dei miei libri saprebbe davvero come la penso su Cuba. Avrebbe persino letto certi passaggi dove condivido alcune idee di Minà e dei comunisti. Non ho mai fatto mistero di aver cambiato molte opinioni sulla situazione cubana, soprattutto dopo aver toccato con mano. La prima cosa che ho scritto su Cuba (nel 1999) è un racconto intitolato Un paradiso perduto, dove esprimo idee molto lontane da un comunista convinto, idee critiche da comunista sulla via del pentimento. Vero è che adesso certe idee contro il comunismo cubano si sono acutizzate e sono diventate più dure. Soltanto gli imbecilli non cambiano idea, soprattutto di fronte all'evidenza. Ora, mi sembra almeno ridicolo dire che scrivo le cose che penso su Cuba e su un personaggio equivoco come Gianni Minà perchè non avrebbe recensito i miei libri. E' verissimo che (quando ero cretino e idealista) glieli ho mandati in redazione a Latinoamerica, ma erano i tempi in cui capivo poco di certi meccanismi, ero giovane e ingenuo, non lo sapevo che su certe riviste si recensiscono solo i libri degli amici. Adesso lo so che a Latinoamerica si parla dei di Aldo Garzia, Bianca Pitzorno, Gianni Vattimo, Edizioni Achab e via dicendo... Non mi sognerei più di mandarglieli...
Ultima considerazione. Visto che la lettera da me scritta al Manifesto è vera (risale al 2000 se non vado errato, tempi in cui litigavo molto con mia moglie perchè difendevo ancora certe cose di Castro) e visto che la lettera l'ho scritta alla mail di Gianni Minà, ne deduco che soltanto lui la possa avere conservata e diffusa. Quindi, o il signor Carlo Alberto è Gianni Minà in persona o è la sua segretaria Giulianetti di Latinoamerica (o forse la Giulianetti è Tytti...).
Credete che Gordiano Lupi possa essere così pericoloso da usare contro di lui metodi stalinisti?

Gordiano Lupi
Articolo di riferimento : Gordiano Lupi. Vieni avanti, Miná!
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Commento di Stefano Colangelo aggiunto il 27.10.2007
Ha ragione la Chiesa ed ha ragione l'assessore comunista.. Halloween è una schifezza americana che niente c'entra con el nostre tradizioni. Ma come non festeggiamo più il Natale nelle scuole ma festeggiamo sta schifezza americana? mah...
Commento di por la precision aggiunto il 27.10.2007
Quando la maggior parte delle persone sente la parola "rivoluzione" riferita a Cuba o al Venezuela, pensa istintivamente alle immagini della rivoluzione Cubana del 1950 con Fidel Castro in primo piano o ai caustici discorsi di Hugo Chavez contro l'imperialismo Statunitense. Ad ogni modo, entrambe le nazioni stanno oggi sperimentando una rivoluzione nel modo di nutrire i loro popoli.

Dopo che l'Unione Sovietica smise di appoggiare Cuba, l'Isola si trovò senza aiuti economici. A quel tempo, Cuba importava la maggior parte del cibo necessario e fu così costretta a cambiare le modalità produttive e commerciali per nutrire i suoi cittadini. Un articolo del quotidiano britannico "The Independent", l'8 agosto aveva come titolo: "La Buona Vita all'Havana: la rivoluzione verde cubana".

Secondo l'articolo:


"Vent'anni fa, a seguito del collasso dell'Unione sovietica, la piccola isola di Fidel Castro dovette affrontare una crisi di scorte di cibo. Oggi, la rete di piccoli contadini urbani sta crescendo rigogliosa, un successo alimentare che nutre l'intera nazione...

... Il sig. Salcines e la sua piccola fattoria urbana ad Alamar, un sobborgo a est della capitale, Havana, sono al centro della trasformazione sociale che potrebbe diventare più importante di qualsiasi altra cosa fatta da Castro nei suoi 47 anni di potere.

Spronata all'azione dal collasso dell'Unione Sovietica e dal seguente disastroso impatto sull'economia sovvenzionata cubana, il governo dell'isola dovette prendere decisioni importanti e radicali per nutrire il suo popolo. La soluzione che venne presa - senza precedenti sia nel mondo sviluppato che in quello sottosviluppato - fu di stabilire un sistema agricolo di autosostentamento che per necessità fu essenzialmente biologico.

Laura Enriquez, una sociologa dell'Università della California che aveva studiato e scritto esaurientemente circa l'agricoltura dell'America Latina disse: "Quello che è successo a Cuba è veramente notevole. Hanno deciso di dare priorità alla produzione di cibo mentre altre nazioni nella regione accettavano l'opzione neo-liberale e esportavano 'tutto ciò che erano veramente capaci di fare' importando nel frattempo derrate alimentari. I cubani mirarono alla sicurezza alimentare e diedero priorità ai piccoli contadini."


Oggi a Cuba ci sono più di 7.000 appezzamenti che occupano più di 81.000 acri di terreno su cui il cibo biologico viene coltivato. Molti di questi sono situati in aree urbane, così come molti sono nelle zone rurali. All'Havana ci sono più di 200 piccoli campi (alcuni in piccoli spazi tra tenute isolate) che riforniscono la popolazione della città di più del 90% della frutta e della verdura necessaria. I contadini sono obbligati a coltivare una certa quantità di prodotti per il governo Cubano. Il surplus poi appartiene ai contadini che lo possono vendere liberamente per trarne un profitto che viene diviso tra loro.

Questo metodo di produzione del cibo ha dato lavoro a migliaia di cubani. Il loro impiego non è così assolutamente legato ai capricci della finanaza internazionale. Per quanto riguarda il fabbisogno alimentare oggi Cuba è indipendente dal resto del mondo.
Articolo di riferimento : Gordiano Lupi. Vieni avanti, Miná!
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Commento di Anna Lanzetta aggiunto il 27.10.2007
Cara Alessandra,
in questa seconda parte, il racconto si tinge sempre più di mistero e ci rende complici e partecipi di questo tuo viaggio dell'immaginario.
Protagonista è il connubio Arte-parola dove il ritratto cattura la nostra attenzione e ci invita a scoprire il significato di quel sorriso enigmatico e al contempo canzonatorio, -la forza dell'Arte è nella sua capacità di dialogare e di suscitare in noi pensieri e riflessioni-;la parola, con valenza espressiva, rappresenta in immagini situazioni, personaggi e pensieri e ci predispone alla lettura della terza parte.

Anna Lanzetta
Commento di esplora aggiunto il 27.10.2007
Sì, certo, caro/a 'paga liborio', mica è una lista di santi quella che ho fatto...
Son semplicemente nomi e storie (ciascuno la sua, e tutte diverse) di cui sono venuto a conoscenza stando da un po' a gironzolare sulla Nave Terra e altri angoli interessanti di questo giornale. E vedi che anche tu, alla storia di quel nome, hai già aggiunto qualcosa...
Il mio intento era semplicemente quello di dare la sveglia a certi soloni che pretendono di saperla lunga e larga e magari credevano di venir qui e farci intendere che, quella di Gordiano o del giornale, fosse - come han scritto - un'ossessione. Ci capiamo?
Cordialmente
Articolo di riferimento : Gordiano Lupi. Vieni avanti, Miná!
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Commento di paga liborio aggiunto il 27.10.2007
Egregio Esplora, sono pienamente d'accordo con te...ma...io Eloy Gutierrez Menoyo lo toglierei dalla lista: primo non è cubano, ma spagnolo anche se è stato "comandante della Revoluciòn" e poi il suo comportamento ambiguo, dal fallito attentato a Fidel, all'esilio di Miami e all'attuale rientro a Cuba (da circa due anni) dove le Autorità (dicono) di non avergli dato il permesso di residenza, ma non lo hanno mai espulso come un clandestino qualunque e gli "permetterebbero" di svolgere propaganda controrivoluzionaria all'interno...puzza. Ho conosciuto, qualche anno fa, a Miami, dei veri esuli dello "zoccolo duro" (magari anche troppo) e già prima che Eloy decidesse di tornare a Cuba, dove era già stata sua figlia per una conferenza sui motivi dell'emigrazione di tanti cubani, avevano molti dubbi sul personaggio che definivano un "agente di Castro"...vedi tu.
Articolo di riferimento : Gordiano Lupi. Vieni avanti, Miná!
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Commento di paga liborio 2 (la vendetta) aggiunto il 27.10.2007
Dimenticavo di dire qualcosa in merito al "criminale embargo": al di la che si tratta di un problema bilaterale e dal momento che Cuba (intesa come regime) se ne frega degli USA non vedo perchè rincorra tanto i suoi prodotti, comunque all?Avana fanno bella mostra di se tanti articoli "made in USA", ai turisti non è mai mancata la coca-cola e a Raul Castro non sono mai mancate le "Marlboro", naturalmente lui non fuma "Popular".
Siccome il coma-andante ha sempre mangiato spaghetti italiani, aragoste cubane e ogni altro genere di leccornie che gli frega se gli USA mantengono un embargo economico?
Lui i soldi per pagare i prodotti li spende per giocare ai soldatini e rafforzare le misure di repressione, non sarebbe meglio se si sedesse (o facesse) sedere qualcuno a negoziare? O a Cuba è dovuto tutto senza contropartite?
Articolo di riferimento : Gordiano Lupi. Vieni avanti, Miná!
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Commento di Scuola e Diritti aggiunto il 27.10.2007
Risposta a ins. di ruolo IISS cellini.
Caro professore,
ci spiace che lei ritenga "considerazioni di natura filosofica" l'esplicitazione di vissuti emozionali così profondi e privati quali lo sgomento, il profondo disagio, a volte la discriminazione vissuta sia dai genitori che dagli alunni (stiamo parlando della scuola dell'infanzia, della primaria e della secondaria di I grado) nel vivere, molto frequentemente, il non riconoscimento esplicito ed implicito, delle loro legittime scelte attraverso l'imposizione di una cultura che, ci scusi, ma non è di tutti.
La sua posizione ci appare mercenaria e alquanto discutibile: della serie l'esercito c'è, ci costa, facciamolo combattere!
Se permette, vorremmo continuare, legittimamente, a dissentire e a chiedere che altri lo facciano.
Inoltre riteniamo che un'azione educativa possa essere svolta partendo dai valori condivisi che strutturano la Costituzione della Repubblica Italiana e progettata e gestita dai docenti della scuola pubblica e non da insegnanti "sotto ricatto" quali quelli pagati dallo Stato ma scelti dalla Chiesa ed in servizio fino a quando corrispondono a quanto la Chiesa detta.
Ci sembra deontologicamente scorretto che i docenti della scuola pubblica deleghino l'aspetto educativo a degli insegnanti che rappresentano esclusivamente una e sola idea, peraltro non condivisa da TUTTI i cittadini italiani.
Ultima nota: abbiamo riletto il nostro articolo per verificare eventuali ambiguità e facciamo questa riflessione, la competenza nella comprensione dei testi è un obiettivo che devono acquisire gli alunni, ma siamo sicuri che gli insegnanti l'abbiano pienamente acquisita?
Distinti saluti.
"Scuola e Diritti"
Articolo di riferimento : “Scuola e Diritti”. Ancora sull’ora di religione…
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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