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Commento di Vanessa Ricci aggiunto il 30.03.2020 In questo articolo viene analizzato l'aspetto più "romantico" dell'emergenza, quel risvolto positivo (in un certo senso inaspettato) per cui i bambini riescono finalmente a passare del tempo con i genitori come non accadeva da molto tempo, trascinato dalla frenesia dei ritmi a cui tutti siamo sottoposti fin da bambini.
In secondo luogo vengono messe in luce le loro reazioni, tutti quei comportamenti attuati dai bambini per rispondere, a loro modo, all'emergenza che li ha travolti, per concludere con la bellissima idea di raccogliere tutte queste "memorie", rendendole immortali con la pubblicazione.
Sarebbe interessante interrogarsi anche riguardo a tutte quelle situazioni in cui, per un motivo o per un altro, l’isolamento familiare non ha la stessa accezione positiva di quelle prese in considerazione per questo articolo. Penso a quei genitori che non hanno la possibilità di restare con i propri figli nonostante l’isolamento (operatori sanitari, forze dell’ordine, dipendenti di supermercati e alimentari, ecc.), o quei contesti problematici come violenza domestica, dipendenze di vario tipo, oppure condizioni di disabilità grave.
Per la situazione in cui ci troviamo la didattica online è l’unica soluzione possibile, forse non la migliore in assoluto, ma la migliore che abbiamo individuato, non dobbiamo tuttavia credere che questa possa sostituire in alcun modo la scuola (intesa come organo esterno alla famiglia), poiché essa è (e dovrà sempre essere) un luogo protetto, sicuro, un luogo in cui i bambini vittime di queste situazioni possono chiedere aiuto e trovare conforto da queste situazioni problematiche e, nel caso delle disabilità gravi, è il luogo in cui delle figure professionali e preparate aiutano a crescere e ad apprendere al giusto ritmo e con le giuste modalità.
Vanessa Ricci
Studentessa SFP Articolo di riferimento :
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] Commento di Carlo Forin aggiunto il 29.03.2020 Ursula, pussy prussiana, hai pensato male!
E ti sei detta italiana! No, non lo sei! Sei prussiana; nipote di Bismark?
Mi aveva insospettito il tuo parlare senza muover le labbra! Sei un angelo del male, capace di guardare ai morti da corona-virus come a mosche. Articolo di riferimento :
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] Commento di Maria Carmela Romsno aggiunto il 28.03.2020 Brava Roberta condivido tutto il tuo scritto,hai avuto la capacità di fare luce al nostro MONDO dando una visione vera e giusta di quello che stiamo vivendo nella penombra del dramma di tutte le altre istituzioni scolastiche in questo momento di CATAPULTA della modalità di fare scuola;nel descrivere semplicemente quello che tante insegnante di scuola dell'infanzia si sono impegnate a fare sin dal primo momento senza nessun obbligo di programma da seguire da portare a termine ai fini di valutazione,ma solo per un bisogno di ricucire questo strappo forzato che abbiamo subito tutti della quotidianità,anche in quella che noi abbiamo con i nostri bambini,dettato dalla situazione creatasi.Sicuramente non ci sentiamo e non siamo come ben hai detto tu nell'esempio dei "GIULLARI"nell'intrattenerli giornalmente,ma bensì le fondamenta del mondo della scuola dove si affacciano i bambini,e dove si formano gli uomini e le donne di domani.Come ben descrivi "adesso qui e ora" mantenere questo contatto quotidiano con loro e con le loro famiglie sta'costruendo un rapporto ancora più forte e profondo, dato che la scuola non è solo dentro quattro muro,ma un cantiere in continua espansione di sentimenti e emozioni, infatti adesso ci siamo rinforzati risollevandoci l'anima e lo spirito di tutti noi giornalmente da tutto quello che si sta' vivendo e sentendo dai notiziari,con questi momenti di comunicazione che abbiamo con loro grazie anche alla collaborazione dei genitori.Il bello che tutto questo si è attuato senza che nessuno ci abbia dettato le modalità e fornito gli strumenti,ma soltanto con tanta professionalità,volontà e spontaneità consapevoli della delicata età dei nostri bambini,su cui si scrivono fiumi di libri e teorie pedagogiche con tutti i mezzi e strumenti possibili,poi al momento in cui si deve mettere in pratica tutto questo sapere le istituzioni come corrispondono?con bonus baby sitter e congedi hai genitori di 15 giorni.Certo non so' dove ci condurrà tutta questa situazione riguardo il nostro sistema nazionale e quello modiale,l'unica certezza è che noi ci siamo e ci saremo sempre per i nostri bambini e i loro genitori. Articolo di riferimento :
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] Commento di Emanuela Virive aggiunto il 28.03.2020 In questo articolo Roberta sei riuscita a dar voce a quello che una maestra vive in questi tempi in cui ci siamo ritrovate a interrompere un rapporto con i nostri piccoli un rapporto fatto di abbracci di emozioni di un loro stupore di fronte a una nuova esperienza....perché è questa l'età di cui noi ci occupiamo ...di bimbi nella fascia 0-6....e così senza perderci d'animo abbiamo cercato un modo per mantenere un contatto vivo con loro per trovare una via che in qualche modo dia loro ancora una volta la possibilità di esprimere i loro pensieri e le loro emozioni...e riuscire anche a dare loro voce in questi tempi dove tutto intorno a noi parla di questo virus...oggi la tecnologia ci aiuta molto...ma quello che ci accompagna a noi maestre educatrici in tutto quello che facciamo , è sempre la passione per il nostro lavoro e la ricerca continua del loro benessere e quindi oggi abbiamo trovato una via uno spazio di incontro ...così come domani che torneremo nelle aule e continueremo in questa ricerca ....dove loro sono sempre i protagonisti... Articolo di riferimento :
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] Commento di Vania aggiunto il 28.03.2020 Credo fermamente che educare i bambini alla comprensione di sé e del mondo nel rispetto di entrambi sia una missione. Le sue iniziative dimostrano la dedizione verso il suo lavoro e rendono possibile la concretizzazione dell'obiettivo educativo. Grazie! Articolo di riferimento :
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] Commento di Giulia betta aggiunto il 28.03.2020 Credo che questa sua iniziativa sia davvero opportuna. Sono pochi gli insegnanti della scuola dell’infanzia che si preoccupano davvero di come sia cambiata la vita di questi bambini nei tempi che corrono.
Molti credono che non sia importante dare ai bambini troppe spiegazioni “tanto non capiscono” invece questi piccoli lo avvertono ed è compito di un buon educatore guidare la conoscenza del bambino e anche i virus cattivi si possono sconfiggere!
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] Commento di Manuela Santucci aggiunto il 28.03.2020 So che tante sono le iniziative di didattica a distanza intraprese in questo momento il problema secondo me è che sono iniziative private e personali ma le istituzioni dove sono in questo momento? Se loro per primi considerano la scuola dell'infanzia un luogo di babysitting non possiamo pretendere che le altre persone la pensino diversamente. In queste occasioni serve una linea comune per tutti che non faccia distinzione di ordine o grado ma come al solito la scuola dell'infanzia viene trattata come serie B.
Perciò credo che non devono essere le insegnanti a dimostrare qlcosa ma le istituzioni a dimostrare che i suoi dipendenti sono in grado di operare in qlsiasi condizione, nelle aziende private è il dirigente a incentivare i suoi dipendenti e a porli nelle condizioni di lavorare anche a distanza con lo smartworking alle insegnanti chi lo riconosce? E nonostante questo ci sono tante insegnanti che portano avanti le loro idee e la loro professionalità senza chiedere riconoscimenti solo perché credono in ciò che fanno. Articolo di riferimento :
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] Commento di Eleonora aggiunto il 28.03.2020 Gentile maestra Roberta, complimenti per l’articolo, magari ce ne fossero di più come lei. I suoi bambini sono fortunati. Continui così, non ho mai visto niente del genere! Articolo di riferimento :
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] Commento di Miky aggiunto il 28.03.2020 Complimenti Roberta, hai tracciato una bellissima fotografia dello spaccato quotidiano delle nostre famiglie.
In questo periodo particolare e nuovo della nostra vita ci stiamo accorgendo di quanto sia importante il lavoro (o la missione) degli insegnanti, che seguono i nostri bambini a distanza mediante l'utilizzo della benedetta tecnologia (quando serve per davvero!) per non fargli perdere il contatto visivo con la figura stessa della maestra, infatti credo che non basti semplicemente assegnare i compiti (ma queste sono anche le linee guida del MIUR fortunatamente).
Inoltre c'è il ruolo del genitore che si deve impegnare seriamente in tutte le fasi della giornata del bambino: lezioni on-line, compiti e soprattutto giochi che riempiono le lunghe giornate da isolamento coatto.
Che Dio/Allah/Buddha/Shiva/Geova ce la mandino buona! Articolo di riferimento :
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] Commento di Gianluca aggiunto il 28.03.2020 Complimenti una maestra davvero smart...
Nella mia esperienza personale non è facile trovare tra le sue colleghe, persone così preparate, propositive ed aggiornate, bravissima Articolo di riferimento :
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