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Commento di Marco aggiunto il 31.05.2007 basta leggere le prime 10 righe per accorgersi di chi è che scrive e, probabilmente, da dove scrive questo losco personaggio. Forse a Miami non sanno che radio reloj non trasmette ne salsa ne bolero ma solo notizie, e questo da piu' di 40 anni. lo sanno anche i bambini. e come disse Peppino a Toto', "e ho detto tutto". Articolo di riferimento :
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] Commento di Alivento aggiunto il 30.05.2007 Molto graditi gli interventi di Daniela e Silvia, che spero d'aver modo nel tempo d'invitare a partecipare all'inizitiva in corso, che spero vorranno accettare.
Concordo sulla difficoltà di trattare il tema immenso, sfaccettato, contraddittorio e intenso dell'amore.
A volte mi chiedo con quale coraggio abbia mai potuto accettare di svolgere un decorso/discorso amoroso.
Potrei persino dire che chiamare altri a discorrerne con me è un modo per trarre da loro conforto e forza. Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 29.05.2007 Ottima e documentata la precisazione di Isotta.
Il pezzo non ha pretese di essere esaustivo.
Gordiano Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 29.05.2007 La Villetta Piombino legge soltanto testi consigliati dal regime. Forse quello di Hilda a Fidel non piacerebbe troppo, però... Lo avete letto davvero? Sapete cosa c'è scritto? Dubito... Aleida ha scritto La mia vita con il Che ed è persona degna del massimo rispetto, così come lo era Hilda e così come lo era il Che. Ma avete letto il pezzo di Torreguitart o avete saltato le righe? Non è facile parlare con chi legge solo il Granma, certo...
Lupi Articolo di riferimento :
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] Commento di silvia molesini aggiunto il 29.05.2007
Ci stai stretta, Iole, ma fai parlare uno sfarfallante e tutto libero, lì, Zanzotto. Non tutti i guai vengono per nuocere, direbbe l'ultimo "che chiude la porta".
Mi piace cosa parli e ciò che dici, dico io che passo dal blog. Articolo di riferimento :
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] Commento di mat aggiunto il 29.05.2007 E' la crisi generale della politica, ancor di piu' per quella ideologica.
Al cittadino poco importa della costruzione di uno Stato sociale.
Ne è disposto ad aspettare altro tempo per decurtare (di poco) l'onere fiscale.
Esige delle garanzie immediate che tutelino il suo fabbisogno individuale.
D'altro canto viviano in un tempo accellerato che poco si concilia con la lentezza di Prodi.
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Commento di vispo79 aggiunto il 29.05.2007 Si, veramente intenso il personaggio di Edith Piaf, leggero eppure a tratti pesantissimo, come solo le grandi anime riescono ad essere. Mi sono imbattuto in un cd della Piaf nel sottopassaggio della stazione di Firenze, tra le tante compilation spazzatura messe a disposizione a pochi spiccioli, c'era lei, con la sua anima aperta al mondo e fedelmente presente in ogni piccola sfaccettatura della sua voce meravigliosa. Sono contento delle tante similitudini trovate dal critico in quelle poesie che più di altre hanno colto il male di vivere ancestrale che s'annida negli animi più sensibili e che si presenta all'improvviso, lasciandoci impotenti. Edith Piaf l'ha conosciuto rimanendone schiava fino alla morte. Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 29.05.2007 Tutti i testi di cinema in commercio attribuiscono Gola profonda nera a Guido Zurli. I siti internet di cinema idem. La VHS pubblicata da Mosaico Media pure. Ho scritto le cose che sapevo, niente di più. Sono le cose universalmente note. Il suo commento può accendere un utile dibattito per chiarire la cosa. Chi è il regista di Gola profonda nera? Marco Giusti attribuisce a Zurli pure la sceneggiatura.
Lupi Articolo di riferimento :
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] Commento di Anna Lanzetta aggiunto il 28.05.2007
Il fascino del libro, quale depositario della memoria storica dell'uomo, resta inalterato nel tempo ma nel tempo subisce trasformazioni nell'uso e nella struttura.
Stretto è il connubio tra la parola e l'immagine, l'una per narrare, l'altra per rappresentare in una sincronia di linguaggi interattivi che nel tempo hanno affinato i propri mezzi dando al libro una veste diversa nel carattere, nelle finalità, negli elementi compositivi, facendolo apprezzare per la sua unicità.
Siamo abituati a pensare al libro come al -Codice antico- opera degli amanuensi; al libro, impreziosito da oro e gemme, dato in dono a personaggi importanti; al libro di piccole dimensioni, così caro a Francesco Petrarca; al libro che raccoglie segreti, memorie individuali, di famiglia, di generazioni, di popoli; al libro tematico, al sussidiario; al libro di parole e di immagini, per leggere, sognare e creare, ma altro è il "libro d'artista" o il "libro oggetto"
Il libro contraddistingue epoche e con il progresso tecnologico e multimediale segna le tappe della sua evoluzione in unione con l'arte, staccandosi dal suo prototipo: l'artista dà un'impronta al libro a seconda del genere prescelto e dialoga con la scrittura, creando un nuovo oggetto -libero- nella costruzione che si veste di elementi semplici o sofisticati, a seconda della sua fantasia.
Il libro d'arte coniuga con perizia passato e presente e segna un elemento di continuità storico-culturale tra ciò che era e ciò che rappresenta: un oggetto prezioso, affidato alla perizia di artisti che in ogni tempo lo hanno reso unico con linee, forme, colori e materiali d'uso.
Il "libro oggetto" e il "libro d'artista" che si possono ammirare in occasione della mostra allestita presso l'Accademia di Belle arti e l'Archivio di Stato di Firenze, sono una risposta alla creatività dell'artista e uno stimolo alla fantasia e all'estro di tutti, ma specialmente dei giovani per orientarli verso la conoscenza e l'applicazione di un'arte che rende unico il soggetto operante.
Anna Lanzetta
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] Commento di villetta piombino aggiunto il 28.05.2007 PRIMA DI SCRIVERE STUPIDAGGINI LEGGETE QUESTI DUE LIBRI:
1)= I MIEI ANNI CON IL CHE (di Hida Gadea; 1.a moglie del Che) Editore Roberto Massari, 1995, 250 pagine, 10 euro ---
2) LA MIA VITA A FIANCO DEL CHE (di Aleida March; 2.a moglie del Che) Ed. Bompiani, 2007, 220 pagine, 16 euro ---
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