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Commenti da 14521 a 14530
Commento di marina aggiunto il 18.06.2007 vorrei lasciare qui soltanto alcune brevi parole di ringraziamento per Stefano Guglielmin, che con tanta cura ed acutezza ha visitato e commentato il mio sito "Parole in viaggio", e che, con questa rubrica, permette a "poeti in nuce", poeti conclamati, bloggers e visitatori in generale di conoscere nuovi e vecchi autori in poesia e in prosa, e questa intricata realtà che contamina parole su carta e parole in video
Marina Raccanelli Articolo di riferimento :
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] Commento di cittadino stufo aggiunto il 15.06.2007 costa 16.000 € più le spese di grafica e varie. le foto sono comprate quasi tutte su internet altrimenti la spesa salirebbe. Articolo di riferimento :
Commento di silvia molesini aggiunto il 14.06.2007 Alivento, quando vuoi. Un abbraccio. Articolo di riferimento :
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] Commento di toni aggiunto il 14.06.2007 Interesssanti alcuni passaggi Articolo di riferimento :
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] Commento di moro aggiunto il 13.06.2007 grazie mi serve per gli esami di stato.
moro Articolo di riferimento :
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] Commento di Leo aggiunto il 13.06.2007 complimenti per l'ottima recensione Articolo di riferimento :
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] Commento di Alivento aggiunto il 12.06.2007 Non lunga Paola, non per me almeno, questo tuo leggermi anzi mi gratifica.
Dici la paura che la poesia faccia a noi ciò che noi facciamo a lei, e mi ritrovo.
Dici, l'arrendermi alle parole, molto più di quanto vorrei e l'urgenza che ho avuto di trovarle. E mi riconosco.
Quasi tutte queste poesie sono fusioni di parole in atto unico, pochi minuti, pochi ritocchi, io credo che denuncino anche in questo l'urgenza che avevano di emergere, ma non in leggerezza, non per superficialità e nemmeno in compiacimento di lustrini e manierismo, bensì per l'essere state a boccheggiare dentro tutto il tempo richiesto da macerazione o da fermento. Articolo di riferimento :
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] Commento di Costanza aggiunto il 12.06.2007 Mi auguro davvero che tanti possano passare dalla Barbagianna per respirare quell'aria piena di lucciole (vere e dello spirito).
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] Commento di cara polvere aggiunto il 11.06.2007 "perché comunicare qualcosa, fosse anche l’emissione narcisistica e modulata della mia voce, era diventato in un preciso periodo della mia esistenza esattamente esigenza vitale, quasi come nutrirsi, bere oppure dormire."
(uno)
una presentazione che non ha bisogno di nome e cognome
come non ne ha la poesia - i poeti si sentono piccoli
piccoli piccoli piccolissi a volte dietro a quello che scrivono:
dico questo con grande rispetto, mi si intenda, poi parlo per me
e per quelli che conosco che la pensano così.
non credo che usare il proprio nome o un nom de plume
aggiunga o tolga qualcosa alla connotazione specifica
di una certo stile che si fa poi voce riconoscibile tra mille.
dare nome e cognome per chi fa poesia non vuol dire "calare la maschera"
alla poesia.
la poesia come tutta l'arte gode o soffre dei benefici o malefici strumentali
d'espressione che ognuno di noi manipola in quello che crea come più gli si addice
- come meglio riesce poi a identificarsi - in parte - solo in parte.
io vedo chi fa poesia come una cosa che apre un'altra cosa (se stesso) e la scarnifica,
la disossa e non la riempie mai più, fino a renderla irriconoscibile persino a se stesso:
a volte si ha anche paura della propria poesia, si ha paura che essa stessa faccia di noi
quello che di noi facciamo attraverso lei... forse a qualcuno è capitato.
scusate la confusione, la divagazione.
Alivento ascolta le parole chiamarsi
nel loro atto di meraviglia e anche di finitezza di disgregazione
e le prende con urgenza di sentirle parlare.
ascolta le parole e l'urgenza che in lei hanno di trovarsi -
la sua poesia è angoli tagliati d'ombra e di calamite e di bocche/parole autrici a sè che
di se che poi vorrei parlare del demone della poesia.
tralascio per evitare fraintendimenti.
i chiaroscuri di Alivento sono i suoi atti di disvelamento - ascoltarli tra le righe
sono atti di resa molto più di quanto lei vorrebbe arrendersi - a volte -
il significato o il senso quando leggo dei versi lo indosso via via e sono certa
che parte del poeta che li ha scritti - se non tutto il poeta sia ormai molto lontano da lì -
la poesia vive nel suo effetto di vicinanza con il lettore.
sono stata lunga. forse non esaustiva. forse anche teatrale involontariamente.
me ne scuso con Alivento ma ci tenevo a passare qui e rinnovarle la mia stima
e il mio apprezzamento.
paola
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] Commento di ABV aggiunto il 11.06.2007 Caro Arnaldo, sei molto gentile e ti ringrazio. Quando agli inizi degli anni Novanta trovai questa casa abitata soltanto dai barbagianni, pensai che era un luogo ideale per l'arte e quindi decisi di lasciarla il più possibile “intatta” in ogni senso. Spero che imparata la strada tu non la dimentichi, anche se so bene che il persorso è difficile da individuare e, per giunta, impervio. Ma chi davvero vuol arrivare arriva sempre, non credi? Con simpatia, Alessandra
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