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Commento di Anna Maria aggiunto il 02.06.2007 cara Alessandra, un po' di ironia non mi salverà dal disappunto dovuto alla impossibillità di partecipare alla 'festa dell'arte', da te organizzata e proposta alla Barbagianna per tutti noi da te chiamati a
far parte dei tuoi multimodali progetti di verticale editrice, nonchè appassionata promotrice di cultura: come già avevo scritto a Cristina Landi, ed a te detto in quel ns. 'lampo d'incontro' davanti alla Biblioteca Nazionale, parto quel giorno per la Puglia... I puntini non sospendono,
ripetono il disappunto, perchè - sai - in tutta confidenza la
sottoscritta è un po' stufa delle solite serate di 'poesiaquasi' a cadenza, e commenti (miei inclusi, of course) trop souvent pret à porter... et ennuyer. La tua 'soirée' invece si presenta in un luogo ameno, en plen air, senza muffe né crinoline, ma allettante e frizzante, perché disinvolta quel tanto che basta a divertire per far pensare e
corrispondere. Per ora, purtroppo, mi limito però via web a
ringraziarti ancora della cordialità della tua preziosa attenzione a me rivolta, confidando in prossime - e più favorevoli - occasioni di incontro, nel ludo dell'intelletto condiviso.
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] Commento di Marcantonio aggiunto il 02.06.2007 La testa dura, caro Mastrantoni, l'avete Voi che continuate a perseverare sulla linea del nuovo liberismo, dettato da "Scienziati" economisti dell'ultim'ora (Giavazzi?), che tanti danni ha gia' fatto e che adesso volete sottoporre al settore dei taxi. Il Suo giudizio non rispecchia neanche quello dei politici europei che hanno visto il disatro nell'attuazione della deregolamentazione laddove attuata. E lei,voglio aggiungere, è troppo intelligente per non saperlo...getti la maschera. Una deregolamentazione porterebbe alla fame il settore! Perchè non la si applica ai lavoratori dipendenti? Io assumo chi lavora a meno! questo non sarebbe l'applicazione della sua teoria? Tutto costerebbe meno.... I problemi di Roma se li deve risolvere Roma... in altre città questo liberismo provocherebbe soltanto dissesto. Ma a chi è sordo, questo non interessa. Queste qui sotto sono considerazioni che cito affinchè il cittadino sappia chi siamo, e non si faccia gettare fumo negli occhi da chi si dice difensore dei consumatori, ma che in realtà è soltanto difensore dei MONOPOLI!(leggi commenti sopra per capire la finalità di questi neo economist distructors).
Questo invece è un link che porta ad un sito americano di difesa dei diritti civili che individua nel nuovo liberismo Italiano e in particolare sui Taxi Italiani, la solita scusa per mettere le mani dei potenti monopolisti su un settore economico. Spero soltanto che NON sappiate quello che dite, altrimenti dovrei pensare che state aiutando consapevolmente i pochi ricconi potenti ad allargare il proprio potere economico politico (confindustria, coop, Fiat, Montezemolo,... i soliti insomma)
http://www.larouchepac.com/pages/breaking_news/2007/05/21/italy_taxi.shtml
Concludo dicendo...Viva la libertà, quella vera, quella che vedo attorno a me quando a guidare un taxi c'è un giovane della mia città che si sacrifica per portare a casa quello che realmente produce, e non un fisso mensile per fare arricchire il CAPO! ABBASSO i MONOPOLISTI!
........................dal sito di UNICATAXI
Forse non tutti sanno che il servizio taxi...
Nulla costa alla collettività: viene pagato solo da chi fruisce del servizio senza ulteriori costi indiretti mascherati sotto forma di tasse, diversamente da quanto avviene con altre tipologie di servizio pubblico ;
Lavora con tariffe non decise dai taxisti: le tariffe sono sempre concordate con l’ Amministrazione Comunale e con un’ Associazione dei Consumatori. Esse possono variare da una città all’ altra in base al costo reale della vita. Il Decreto in discussione in questo periodo non prevede nulla in merito a presunti cali di tariffe….
Ha investito milioni di euro in nuove tecnologie satellitari: le Cooperative che erogano il servizio radio taxi, i cui costi sono poi sostenuti dai soci taxisti, hanno investito somme ingenti al fine di rendere sempre più efficiente ed economico per il cliente, questo servizio. La tecnologia GPS satellitare rileva la vettura più vicina all’ indirizzo del chiamante e la dirotta per l’ evasione della corsa. Il cliente attende e spende meno;
Svolge il proprio servizio a Bologna con un’ attesa media di circa sette minuti: probabilmente si attende di più alla cassa di un ipermercato (non necessariamente vicini a Natale altrimenti…….) o in posta, o in un negozietto qualunque di alimentari;
Ha da sempre estremo riguardo nei confronti di bambini e persone diversamente abili;
Sta da tempo lavorando sulla costituzione di una valida tariffa di taxi collettivo: potere trasportare più persone con destinazioni diverse ma lungo lo stessa direttrice nella stessa vettura, consente di ottenere un forte risparmio per gli utenti, una minore attesa nei punti critici (stazione e fiera) e un beneficio a cascata sulla città, del servizio offerto;
Applica tariffe che, come media nazionale, sono al 14° posto assoluto in Europa: questo significa che in altri 13 paesi europei, l’ utenza paga di più per un servizio analogo;
Ha come spesa primaria il carburante: nell’ ultimo anno il costo del gasolio è cresciuto di circa il 25%, senza determinare alcun adeguamento delle tariffe in vigore. L’ aumento è stato interamente “assorbito” dai taxisti senza incidere sulle tasche degli utilizzatori!
Viene svolto con una flotta di vetture moderne, sicure e di classe medio-alta;
Ogni taxista, che è un lavoratore artigiano, lavora mediamente dalle 60 alle 70 ore settimanali (spesso di notte e ne giorni festivi) e si assume un RISCHIO cosiddetto di Impresa;
Non è una lobby: siamo una categoria che lavora con licenze (da sempre incrementabili a discrezione delle Amministrazioni Comunali secondo un criterio di programmazione), con tariffe non decise autonomamente e soggetta ad un Regolamento comunale. Come possono definirla lobby?
IN SINTESI NON SIAMO PERFETTI, MA LAVORIAMO SERIAMENTE PER OFFRIRE IL MIGLIOR SERVIZIO POSSIBILE ALL’ UTENZA, NEL RISPETTO DELLE CARATTERISTICHE PECULIARI DELLA NOSTRA CATEGORIA!
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] Commento di Carmen Manzo aggiunto il 01.06.2007
Il film è veramente struggentee e poetico, un omaggio a questa cantante,oggi sconosciuta e dimenticata, che ha vissuto senza risparmiarsi. Volendo avrebbe potuto lasciarsi dietro tutte le brutture della sua infanzia e adolescenza, ma ha preferito mostrarsi così com'era. La sua vita non è stata semplice, non è stata una "vie en rose." Con quella voce, utilizzata per caso un giorno per chiedere l'elemosina, così possente e particolare si faceva perdonare qualunque capriccio.
Complimenti all'attrice che ha interpretato così magnificamente la Piaf, mi sono ricordata della trasformazione subita, per modo di dire, dalla bellissima Nicole Kidman quando interpretò Virginia Wolf.
Il cinema per questo è bello, ti fa sognare e volendo ti può far ragionare, riflettere su avvenimenti che non si conoscono a fondo, ecco perchè è la "settima arte".
Carmen.
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] Commento di Alivento aggiunto il 01.06.2007 anch'io trovo "oltranza oltraggio" di una bellezza stupefacente ed a proposito di luna, alessandro, nel ringraziarti del gradito passaggio, mi sembra interessante citare la seguente, sempre di Zanzotto
Luna puella pallidula,
Luna flora eremitica,
Luna unica selenita,
distonia vita traviata,
atonia vita evitata,
mataia, matta morula,
vampirisma, paralisi,
glabro latte, polarizzato zucchero,
peste innocente, patrona inclemente,
protovergine, alfa privativo,
degravitante sughero,
pomo e potenza della polvere,
phiala e coscienza delle tenebre,
geyser, fase, cariocinesi,
Luna neve nevissima novissima,
Luna galcies-glaciei
Luna medulla cordis mei,
vertigine
per secanti e tangenti fugitiva
La mole della mia fatica
già da me sgombri
la mia sostanza sgombri
a me cresci a me vieni a te vengo
………………………….
………………………….
(Luna puella pallidula)
………………………….
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] Commento di iole toini aggiunto il 01.06.2007 Mi è raro leggere articoli che trattano di poesia e riuscire ad arrivare in fondo senza annoiarmi, senza avere voglia di saltare dei pezzi, senza chiudere magari addirittura prima il foglio o la pagina web. Quindi per prima cosa voglio ringraziarti , Silvia, di essere riuscita a farmi stare dentro un discorso intorno alla poesia , muovendo considerazioni, sollevando problemi più o meno noti e aprendo una prospettiva che auspicherei senza ombra di dubbio.
La poesia come ascolto/dialogo. Un’ottima partenza, direi. Un necessario presupposto per avvicinarsi prima di tutto alla gente, e di conseguenza al sentire, all’emozione , alla comprensione.
La poesia come porta di accesso alla vita, in sintesi. Di più ancora, la poesia come necessario motore della vita : amore.
Per questo motivo non può - non deve – non dovrebbe - rimanere privilegio di pochi. Per questo motivo non dovrebbe essere chiusa dentro un elitario mondo che delimita il mondo, per questo ha necessità di diventare pop, fenomeno di massa, collante fra l’uomo e il suo sentire più profondo.
La semplicità, come dicevi tu, quindi, come lingua che canalizzi, come strumento che porti verso tutti il codice che tiene in sé quella bellezza di cui parli, che è purissima energia, e ancora e sempre, amore.
Non vorrei sembrare una utopistica hippy che sbandiera amore e pace e bene come se vivesse in un suo mondo incantato. Sono fermamente convinta che la poesia sia il più chiaro e fondo segno dell’animo umano che apre all’ascolto, alla vita.
Tanto ci sarebbe da dire, tanti sono gli spunti che muove il tuo articolo, e di certo parlarne fa bene a tutti. Grazie, Silvia, di questa bella bella passeggiata intorno alla poesia e della possibile prospettiva e necessità che hai suggerito e che condivido in pieno.
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] Commento di comunista distratto aggiunto il 01.06.2007 E' interessante notare l'opinione che ha il sig. Leo della categoria dei farmacisti. Costui pensa che i soldi guadagnati dagli statali,dai politicanti o da altre categorie che lavorano non pagando le tasse e praticando costantemente l' assenteismo siano ben meritati,mentre chi possiede una farmacia e lavora 10/12 ore al giorno,fa i turni notturni in balia di persone poco raccomandabili ed ha a che fare con pratiche burocratiche diventate ormai insostenibili.
Invidia di chi forse ha studiato e guadagna piu' di lui e che ha fatto enormi sacrifici per comprare una farmacia???? Articolo di riferimento :
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] Commento di Antonella aggiunto il 01.06.2007 per caso ho trovato il sito, sempre per caso ed un po' incuriosita ho cominciato a leggere i racconti di Alejandro cognome difficile) Ruiz (un po' parente di Fidel?). Mi piace, è intrigante, "esotico" e reale: Cuba non l'ho mai vista, la vedo con la fantasia ma con una fantasia un po' retro , ferma al Che, alla rivoluzione, ai personaggi singolari che l'hanno combattuta, all'immagine olografica del tutto bene non ho mai creduto ma certo ho sempre cercato soprattutto di conoscerne i lati positivi, per consolarmi.... perchè, è vero, Alejandro non vive in paradiso ma neanche noi qui, in Italia, viviamo in paradiso fra nani, ballerine, corruzione, mafia, privilegi di pochi, etc.. La vita dei cubani potrà forse migliorare un giorno, la nostra chissà?
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Commento di farmacista dipendente aggiunto il 01.06.2007 sono perfettamente in accordo con leo, lui infatti ha avuto il coraggio di dire cose che sono veramente sotto gli occhi di tutti.
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] Commento di jaky aggiunto il 01.06.2007 io ho seguito il corso e mi è servito molto.
se dovesse rifarlo invito tutti gli appassionati di foto a frequentarlo. Articolo di riferimento :
Commento di movisol aggiunto il 01.06.2007 In occasione dello sciopero nazionale dei taxi del 31 maggio, il Movimento Solidarietà sta diffondendo il seguente volantino che riprende lo studio di Claudio Giudici che dimostra come la campagna di liberalizzazioni proposte dall'attuale Governo è in realtà un ulteriore passo verso lo smantellamento dell'economia produttiva in nome della globalizzazione. Il volantino è stato ripreso da numerose associazioni di tassisti, tra cui il SATAM (Sindacato Artigiani Taxisti di Milano e Provincia), e ha già provocato un acceso dibattito su molti blog.
Per la riproduzione e distribuzione è disponibile
una versione .PDF in fondo a questo documento
Taxi: un'altra vittima del 'libero' mercato
Nonostante i mass media abbiano condotto un’incessante campagna per convincerci che il servizio taxi in Italia sia caro ed inefficiente, uno sguardo attento allo studio di BankItalia sui taxi nel mondo, mostra in modo chiaro come i taxi italiani siano tra i meno cari d’Europa. Allora perché tutta questa insistenza sulla liberalizzazione di un servizio che riguarda solo una ridottissima percentuale della popolazione, e che è utilizzato prevalentemente per motivi di lavoro e da benestanti turisti?
La realtà è che il piano di liberalizzazioni punta a fare entrare i grandi capitali nel settore, così come in tutti i settori del servizio pubblico. Si tratta di torte ghiottissime per chi già ha potuto disossare altre aziende pubbliche (Telecom Italia e Autostrade dicono niente?). Grandi guadagni per gli oligarchi, nessun vantaggio per gli utenti.
Lo stesso modello di deregulation, giustificato con l’idea che il ‘libero mercato’ è sempre il sistema più efficiente, è stato sperimentato negli Stati Uniti per i settori delle ferrovie, il trasporto aereo e i prezzi dell’energia elettrica. Il risultato? Numerose società in bancarotta, un sistema ferroviario praticamente scomparso, e prezzi energetici alle stelle.
Lo stesso succederà in Italia se si seguirà un modello che punta a fare risparmiare qualche euro ai consumatori, ma a scapito di garantire un servizio pubblico regolamentato e basato su una società di produttori con un tenore di vita dignitoso.
Per la Banca d’Italia, i taxi italiani sono tra i meno cari d’Europa
Bruxelles
12,16 euro
Amsterdam
11,75 euro
Copenhagen
11,46 euro
Berlino
9,95 euro
Londra
9,87 euro
Stoccolma
9,78 euro
Praga
9,39 euro
Milano
8,75 euro
Barcellona
8,43 euro
Roma
7,36 euro
New York
7,24 euro
Parigi
7,24 euro
Auckland
6,6 euro
Dublino
4,3 euro
Prezzo di una corsa in taxi di 5 km nell’area urbana in alcune città europee ed extra-europee nel 2003[1]
Dalla tabella risulta che a Bruxelles i taxi costano il 39% ed il 65% in più rispetto a Milano e Roma, e a Londra il 13% ed il 34% in più.
Olanda, Svezia ed Irlanda hanno visto liberalizzato il servizio taxi tra il 1989 ed il 2002. In Olanda vi è stata la liberalizzazione dei prezzi ma nonostante ciò i taxi costano ad Amsterdam il 59,6% in più rispetto a Roma.
In Italia si punta ad aumentare il numero delle licenze – come in Irlanda – ma non a diminuire i prezzi. Quindi il risultato sarà un aumento massiccio delle macchine in circolazione a tutto vantaggio delle grandi società che il Governo intende fare entrare nel settore. Fino ad oggi la legge vietava sia il cumulo delle licenze sia il controllo delle stesse da parte di società. Abrogare questo divieto significherebbe diminuire le regole e la sicurezza costringendo i tassisti ad aumentare gli orari di lavoro (come accade già con gli n.c.c.).
Vogliamo ripetere l’esperienza del primo decreto Bersani sulla liberalizzazione del commercio (d. lgs. 114/98)? Si diceva che servisse per agevolare l’apertura di attività a tutti, ed una più ampia distribuzione dei prodotti sul territorio. Il risultato è stato la moria delle piccole attività (i fondi vengono trasformati in mono e bilocali) a tutto vantaggio della grande distribuzione. Chi lavorava ha perso il lavoro ed i prezzi non sono certo diminuiti!
La nostra proposta è che si abbandoni l'ideologica politica delle liberalizzazioni e si apra un bilancio in conto capitale con cui finanziare l'allargamento delle reti di trasporto pubblico metropolitano, assieme a tutte le altre opere infrastrutturali di cui il Paese ha urgente bisogno. Si tratta di attuare una svolta rooseveltiana – come indicata dal leader democratico americano Lyndon LaRouche – in cui i nostri rappresentanti politici e di governo abbiano il coraggio di mettere in discussione i diktat della grande finanza internazionale che si esprimono nella politica dei tagli al bilancio imposta dal Patto di Stabilità. Gli investimenti nelle infrastrutture – garanzia per la crescita futura – vanno considerati indispensabili perché diretti a incrementare il bene comune. O si attua questo cambiamento o l'Italia e l'Europa tutta sprofonderanno nell'ingovernabilità!
Città
Superficie (km2)
Lungh. metro (km)
Monaco
310
90
Milano
182
75
Roma
1285
38
Barcellona
100
102
Se si vuole veramente migliorare la vivibilità delle nostre città, si deve potenziare il sistema metropolitano – questo sì veramente deficitario a cospetto delle altre città europee!
www.movisol.org
email: movisol2@libero.it – Tel: 02/2613058
Claudio Giudici
Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà
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