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Commenti da 2481 a 2490
Commento di Carlo Forin aggiunto il 24.12.2016 Caro Matteo,
io continuo a darti del tu da sessantottenne, invitandoti a far altrettanto, da curioso della verità. Ti ringrazio di aver citato Mauro Biglino, un ottimo traduttore dall'aramaico, che non vede Dio nella Bibbia. Io tendo a dimenticare il suo nome, per non enumerare i motivi della sua ignoranza culturale. E' arrivato a dire che Nergal, vel Nerugal,è un extraterrestre, nel senso astronomico di questo mondo, di altri astri. In realtà, Nergal è zumero 600, Satan, il simmetrico di Gesh.bu, 'albero (di) conoscenza', da leggere Gesh.ub, 'albero (del) cielo'. Io ti invito ad approfondire la storia con l'archeologia del linguaggio. Ma, se vuoi permanere nella storia, spiegami perché si continua ad ignorare il fatto che santa Lucia in origine era festeggiata la vigilia di Natale, 13 dicembre, e dovrebbe venir festeggiata il 24 dicembre, oggi, a seguito dell'abolizione di 11 giorni fatta dalla riforma calendariale di Gregorio XIII! Articolo di riferimento :
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] Commento di matteo ruffoni aggiunto il 24.12.2016 Salve Carlo capisco poco cosa scrive di sumero, seppur mi pare interessante, al contrario di lei, non credo di potermi occupare di verità, ma molto più semplicemente vorrei che i metodi scientifici e di indagine storica venissero usati in modo corretto, e non piegati a proprio convincimento.
Per quel che riguarda Gabriele posso solo rifarmi a quello che dice MauroBiglino: "Nel capitolo 6 della Genesi si narra che i figli degli Elohìm si unirono con le donne terrestri e ne nacque una razza definita dei “Ghibborìm” (uomini forti, potenti, famosi); il singolare del termine Ghibborìm è Ghevèr e “uomo forte di El” in ebraico si dice Ghevrìel cioè Gabriele che era dunque un nome funzionale e non un nome proprio. Un Ghevrìel visita Maria e lei rimane incinta… ma qui mi fermo”."
Auguri di buone feste Matteo Articolo di riferimento :
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] Commento di Annagloria Del Piano aggiunto il 23.12.2016 E quindi anche in appello la decisione e'stata questa... Per la sentenza del 2014 l'articolo, cui si accompagnava la famigerata vignetta, non travalicava i limiti del diritto di cronaca e di critica pero' la vignetta si', travalica il diritto di satira. Si decide con sentenza che non vi e' ironia, nella rappresentazione di quella locandina. Il punto e' che anche la vignetta, a mio parere, rappresentava esercizio di diritto di critica. Ne deduco che, se il "pugno di ferro" rappresentato a corredo dell'articolo fosse stato quello di Gig robot o Mazinga Z tutto sarebbe andato diversamente... Una locandina che, invece, rimanda ai partigiani (per chi lo sa) e', invece, proibita. Mah... se non fosse che in ballo c'e' stata la sussistenza di un piccolo giornale di provincia senza assicurazioni e liquidita' tali da poter sostenere il proprio coraggio rimanendo attivi, sarebbero questioni di lana caprina. Sono invece questioni di diritto per le quali, dalla magistratura, si sarebbe auspicato diverso trattamento. Forza Enea! Articolo di riferimento :
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] Commento di Giuseppina Rando aggiunto il 23.12.2016 Grazie Patrizia di aver "continuato "... l'immaginifico percorso di ascesa che l'anima della Poesia persegue sempre
nel "fiume in piena " dell'esistenza pur tra " conchiglie / frantumi di bagliori / donati dalle stelle ". Articolo di riferimento :
Commento di patrizia garofalo aggiunto il 23.12.2016 se non provi niente di quello che dici è diffamazione....parlo di Saviano....e internet è pieno di tali risentimenti.
Scrivi visto che sei un bravo autore ma non perderti nel gossip.
scrivo qui perchè è su tellus che hai parlato di Saviano che se la riderà mentre parliamo. Ha cose più importanti ed utili alla società per essere toccato da chiacchiere! Articolo di riferimento :
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] Commento di matteo ruffoni aggiunto il 23.12.2016 Salve Giuseppina le rispondo punto per punto per facilitare la lettura.
“L’esistenza di Gesù Cristo nella Storia è documentata da testi scritti dai primi cristiani e anche da non cristiani oltre che dai Vangeli e numerosi testi apocrifi.”
No purtroppo non è così. I testi apocrifi sono praticamente tutti scritti in anni lontanissimi dall’inizio del cristianesimo. Persino i primi papi di roma hanno ce fondamento gli elenchi forniti da Origene citato da Eusebio, quindo saimo già nel quarto secolo.
Vi sono gli scritti degli Esseni, gesù non è citatao, e i papiri di nag hammadi, ma sono frammenti e raccolte di detti, nulla dicono dell’esistenza di gesù sulla terra.
I vangeli come ho scritto, ed è universalemente riconosciuto, sono tutte copie del vangelo di marco, probabilmente una grande opera di fiction.
I primi cristiani, ad esempio i carpocraziani, credevano le cose più disparate.
“Si ricorda che nel 70 d.C., i Romani invasero e distrussero Gerusalemme e la maggior parte di Israele, massacrandone gli abitanti.
Intere città furono letteralmente rase al suolo!
Molte prove dell’esistenza di Gesù ovviamente si sono perse.”
Purtroppo anche in questo caso ricorre ad una presunzione di esistenza, non sappiamo se si sono perse le prove, strano l’invasione di reliquie cominciata dalla madre di costantino, e che ha avuto il suo compimento in torno al 100 direbbe esattamente il contrario. Ma aldilà dei dubbi non sono le prove dell’esistenza ad essersi perse , ma le prove dell’inseisstenza ad essere state camncellate: Cassio Dione e le opere storiche di tacito, e non lea sua citazione dei cristiani, sono state “attentamente ripulite”
“Molti testimoni oculari di Gesù sono stati uccisi .”
Nessun in nessun libro di storia, ne in nessun testo religioso da notizia di testimoni oculari, persino quando ne avrebbe indubbi vantaggi. Nella disputa Origene-Celso, riportata da Eusebio , Origene nemmeno cita il testimonium flaviano, libro che aveva a disposizione, per qualcuno è la dimostrazione che fu Eusebio a falsificare il testo di Giuspeppe Flavio. Nè gli evangelisti furono testimoni oculari, nè paolo, non abbiamo nessun testo scritto da un testimono oculare. In palestina in quegli anni nessuno scriveva? Con la cura dedicata inventare prove e a censurare le prove contrarie, i monaci non hanno avuto in mille e passa anni tra le mani nulla che potesse riportare ad uno scritto di un testimone, nemmeno una pietra con su una incisione?
“Prove storiche importanti tuttavia ci vengono dallo storico romano Tacito, del I sec., il quale menzionò i superstiziosi "cristiani" dicendo: “Il fondatore di questa sètta, il Cristo, aveva avuto il supplizio sotto il regno di Tiberio, per ordine del procuratore Ponzio Pilato” (Annali, XV, 44 );”
A parte il fatto che anche qui in quanto a falsificazioni... In ogni caso Tacito cita i cristiani e quello che loro credono, e nessuno lo mette in dubbio, ma il fatto che lo credessero non porta nessuna prova a favore dell’esistenza storica di gesù. E’ un bel trucco ma è un trucco!
“Svetonio, il segretario personale dell’imperatore Adriano, scrisse che vi fu un uomo di nome “Chrestus” (ovvero Cristo) che visse durante il I sec.”
Anche in questo caso vale quanto detto per Tacito
“Giuseppe Flavio , storico ebreo, in “Antichità giudaiche” fa riferimento a Giacomo, “fratello di Gesù il cosiddetto Cristo”. C’è un passo controverso (XVII, 63-64) che dice: "Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie […]. Questi era il Cristo. […] Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d'altre meraviglie riguardo a lui". Un’altra versione recita: "A quell'epoca viveva un saggio di nome Gesù. La sua condotta era buona, ed era stimato per la sua virtù. Numerosi furono quelli che, tra i Giudei e le altre nazioni, divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò ad essere crocifisso ed a morire. Ma coloro che erano suoi discepoli non smisero di seguire il suo insegnamento. Essi raccontarono che era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo. Forse era il Messia di cui i profeti hanno raccontato tante meraviglie".”
Nessuno storico, che non sia un apologeta, si fida a difendere l’integrità del testimonium flavaiano e della citazione di Giacomo. Strano che uno storico raccontando la storia della palestina di quegli anni dedichi così poco spazio ad un evento così importante. La letture delle voci riguardanti giuseppe flavio e il testimonium flaviano su wikipedia in inglese è un ottimo inizio di indagine, purtroppo in italiano la pressione culturale non riporta un corretto indagare.
“Nelle sue Lettere (10, 96-97), Plinio il Giovane registrò le antiche pratiche cultuali cristiane incluso il fatto che i cristiani adoravano Gesù come un dio e che erano molto etici, includendo un riferimento all’àgape e alla Cena del Signore.”
Svetonio, Taciot e Plinio non citano mai l’esistenza di gesù storico, ma solo ciò che i cristiani credono.
Infine che Gesù Cristo sia esistito lo sostengono implicitamente gli storici ufficiali che datano gli avvenimenti a decorrere dalla sua nascita : prima Cristo o dopo Cristo.
“Da controaltare si pone la tesi del “mito di Gesù “ originata nel secolo XVIII in larga parte figlia delle controversie sulla data da assegnare alla redazione dei vangeli. Tale tesi , rigettata dal mondo accademico, è stata ripresa in tempi recenti da saggisti e opinionisti.”
Il mondo accademico, al 99% composto da religiosi, non può accettare che l’oggetto del suo studio, solo basato sulla coerenza dei testi ripeto, venga di fatto negato. Non c’è nel mondo accademico nessuna possibilità di trovare rispontro a tesi miticiste, e ci credo. Mi ripeto ma il positivismo apologetico del mondo accedemico è fuori discussione non è possibile ammettere le tesi del mondo accademico in un dibattito storico basato su metodi corretti.
“Nel rispetto delle convinzioni e teorie altrui chiudo questo mio intervento riportando il pensiero di Albert Einstein, fisico tedesco di origine ebraica,che ha affermato: “Sono un ebreo, ma sono affascinato dalla figura luminosa del nazareno” e quando gli venne chiesto se considerava Gesù un personaggio storico, rispose: “Senza il minimo dubbio! Nessuno può leggere i Vangeli senza avvertire la presenza reale di Gesù. La sua personalità pulsa in ogni parola. Nessun mito è così pieno di vita”
(W. Isaacson, Einstein: la sua vita, il suo universo, trad. di T. Cannillo, Mondadori, Milano, 2008, p. 373).”
Einstein è un genio assoluto, ma si è sbagliato anche sulla costante cosmologica, se avesse avuto il tempo de dedicarvisi forse sarebbe arrivato a conclusioni diverse.
Ovviamente rispetto anche io le convinzioni altrui e mi preme di circorscivere i termini del dibattitto che sono quelli sulle presunte prove storiche e documetali ad un fatto presunto storico, che, nella mia opinione, non è per nulla provato, e quindi, senza scomodare categorie di verità, storicamente inesistente.
questo non ha nulla a che fare con le convinzioni religiose di ognuno di noi.
cordiali saluti e auguri Matteo Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 23.12.2016 Brava Patrizia, ma scriviamoci ogni tanto. Conosci la mia mail, no? Credo che siamo sempre amici... Wendy Guerra è bravissima e mi piacerebbe tradurre le sue poesie. Leggi TODOS SE VAN, che si trova anche in italiano. Pini mi ha copiato molto, purtroppo è vero, il suo editore aveva il mio manoscritto che poi ho pubblicato con IL FOGLIO (L\\\\\\\'Avana amore mio) e credo che glielo abbia dato. Lo sa bene anche lui, ma io non faccio beghe. Pini è stato più corretto, perché mi cita. Se leggi con attenzione il pezzo di Saviano uscito con L\\\\\\\'Espresso noti troppe cose che non vanno. Lui è molto scorretto: parla di cose che non conosce e non ti cita... Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 23.12.2016 Sono nato nel 1960. Mazzola era il mio idolo, da ragazzino, visto che ero interista, e mio padre mi aveva comprato un pallone di cuoio e una bella maglietta nerazzurra a rigoni dopi, come andavano un tempo. Considerate che anche il mio Piombino è da sempre nerazzurro e che ero un piccolo calciatore - scadente - della squadra della mia città, poi arbitro di calcio, migliore che calciatore. Sandrino Mazzola è il sogno della mia fanciullezza e del mio voler essere simile a lui. Grazie Alberto, per questo regalo poetico. Articolo di riferimento :
Commento di Carlo Forin aggiunto il 23.12.2016 Caro Matteo,
la ricerca del vero è ciò che a me interessa sopra ad ogni altra cosa, tant'è che iniziai da agnostico ad indagare la parola antares 24 anni fa, quando non ero religioso. Ho osservato che Antares denominava il colle al centro di Vittorio Veneto, la 15° stella del cielo per luminosità ed era il dio del capodanno, AN TAR ISH per i zumeri, TAR AN ISH per gli Accadi, la stella di Betlemme, se accetti -ma non è quella stella cometa apparsa allora!-. Una donna, Mirijam, che in zumero significa -che venga, -am, la compagnia, -rij-, dello Spirito, Mi-, pur vergine (e qua tu dirai che non è scientifico, infatti, non esiste un altro caso così) partorì un bimbetto, il Figlio di Dio (e qua, a maggior ragione dirai...). L'angelo (...) Gabriele, che dal zumero è GAB-RI-EL (Dio, El, in cammino, -ri-, cambia Gab: auguro a te che cambi il tuo punto di vista), che disse alla vergine: lo chiamerai Gesù e sarà il figlio dell'Altissimo.
In zumero, GESH.UB è 'albero (del) Cielo'. l'Altissimo è 'anima alta', ba.al che si legge al.ba. Alba per te e tutti. Articolo di riferimento :
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] Commento di Giuseppina Rando aggiunto il 22.12.2016 L’esistenza di Gesù Cristo nella Storia è documentata da testi scritti dai primi cristiani e anche da non cristiani oltre che dai Vangeli e numerosi testi apocrifi.
Si ricorda che nel 70 d.C., i Romani invasero e distrussero Gerusalemme e la maggior parte di Israele, massacrandone gli abitanti.
Intere città furono letteralmente rase al suolo!
Molte prove dell’esistenza di Gesù ovviamente si sono perse.
Molti testimoni oculari di Gesù sono stati uccisi .
Prove storiche importanti tuttavia ci vengono dallo storico romano Tacito, del I sec., il quale menzionò i superstiziosi "cristiani" dicendo: “Il fondatore di questa sètta, il Cristo, aveva avuto il supplizio sotto il regno di Tiberio, per ordine del procuratore Ponzio Pilato” (Annali, XV, 44 );
Svetonio, il segretario personale dell’imperatore Adriano, scrisse che vi fu un uomo di nome “Chrestus” (ovvero Cristo) che visse durante il I sec.
Giuseppe Flavio , storico ebreo, in “Antichità giudaiche” fa riferimento a Giacomo, “fratello di Gesù il cosiddetto Cristo”. C’è un passo controverso (XVII, 63-64) che dice: "Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se pure bisogna chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie […]. Questi era il Cristo. […] Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d'altre meraviglie riguardo a lui". Un’altra versione recita: "A quell'epoca viveva un saggio di nome Gesù. La sua condotta era buona, ed era stimato per la sua virtù. Numerosi furono quelli che, tra i Giudei e le altre nazioni, divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò ad essere crocifisso ed a morire. Ma coloro che erano suoi discepoli non smisero di seguire il suo insegnamento. Essi raccontarono che era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione e che era vivo. Forse era il Messia di cui i profeti hanno raccontato tante meraviglie".
Nelle sue Lettere (10, 96-97), Plinio il Giovane registrò le antiche pratiche cultuali cristiane incluso il fatto che i cristiani adoravano Gesù come un dio e che erano molto etici, includendo un riferimento all’àgape e alla Cena del Signore.
Infine che Gesù Cristo sia esistito lo sostengono implicitamente gli storici ufficiali che datano gli avvenimenti a decorrere dalla sua nascita : prima Cristo o dopo Cristo.
Da controaltare si pone la tesi del “mito di Gesù “ originata nel secolo XVIII in larga parte figlia delle controversie sulla data da assegnare alla redazione dei vangeli. Tale tesi , rigettata dal mondo accademico, è stata ripresa in tempi recenti da saggisti e opinionisti.
Nel rispetto delle convinzioni e teorie altrui chiudo questo mio intervento riportando il pensiero di Albert Einstein, fisico tedesco di origine ebraica,che ha affermato: “Sono un ebreo, ma sono affascinato dalla figura luminosa del nazareno” e quando gli venne chiesto se considerava Gesù un personaggio storico, rispose: “Senza il minimo dubbio! Nessuno può leggere i Vangeli senza avvertire la presenza reale di Gesù. La sua personalità pulsa in ogni parola. Nessun mito è così pieno di vita”
(W. Isaacson, Einstein: la sua vita, il suo universo, trad. di T. Cannillo, Mondadori, Milano, 2008, p. 373).
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