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Anna Lanzetta: Letture per l'estate 1. Con il gioco della recensione...
 
Commenti presenti : 94 In questa pagina : da 11 a 20
   16-04-2009
Ho appena terminato la lettura del romanzo PASSAPORTO ALL'IRANIANA, di Di Nahal Tajadod e mi permetto di segnalarvelo perchè è un testo che annulla quell’mmagine cupa della società iraniana, che i nostri media ci rimandano, mostrandoci una città “che resiste”, grazie alla solidarietà e alla complicità tra i cittadini.
Silvia Biancalani   
 
   15-04-2009
Twilight


Twilight parla della storia di una ragazza, Isabella, soprannominata da tutti Bella, che si trasferisce dal padre a Forks, la citta più piovosa degli USA. Si trova subito bene alla nuova scuola e fa nuove amicizie, tra cui quella con Edward Cullen di cui lei si innamora. Tra i due c’è qualcosa che sia Edward che Bella non avevano mai provato. Dopo qualche disavventura che vivono, sempre fianco a fianco si instaura un legame. Edward ha paura per Bella perché lui è un vampiro e ha paura di non riuscire a controllare la sua sete. Ma riesce a evitare di mangiarla; così le presenta tutta la famiglia. Un giorno decidono di andare a giocare a baseball ma a mezza partita arrivano dei vampiri cattivi, tra cui James, che cercherà in tutti i modi di mangiare Bella, così la famiglia Cullen, affezionatale, decide di salvarla. La portano il più lontano possibile, ma è tutto inutile, visto che James riesce a trovarla e a trarla in inganno. Lei corre da James che le aveva detto che sua madre era in pericolo, ma si rende conto solo, troppo tardi che era un tranello. Sta per essere trasformata in vampiro, James l’avvelena, ma per fortuna arriva Edward e la sua famiglia che la salvano. Bella decide di ritornare a Forks per stare con Edward. Dopo Twilight c’è New Moon, il continuo della storia di Edward e Bella. Oltre a New Moon la storia continua con Eclipse e Breaking Down.
Io ho mandato la mia recensione, cari amici non so se vi piace ma mi piacerebbe leggere la vostra.
Sara


Sara   
 
   05-04-2009
Mi chiamo Giuseppe e ho 85 anni. Ho appena finito di leggere il libro di Erri de Luca "Il giorno prima della felicità". Mi sono molto emozionato quando lo scrittore parla delle "quattro giornate di Napoli". Anch’io svolsi allora il servizio militare e ricordo la forza che i napoletani misero nella difesa della propria città. E mo’basta, basta, si sentiva dire e uno che non ce la faceva più, lanciò la lastra di un cassettone su un carrarmato, colpendolo e disorientandolo. Ma il mio ricordo è anche personale: mi ritrovai in una baruffa e due donne si accapigliavano; cercai di separarle e mi ritrovai tra le braccia la più giovane, la veste strappata che mi mollò anche un ceffone. Ma Napoli si difese con le unghie e con i denti e a distanza di anni, spero dall’alto dei miei anni che lo rifaccia con la stessa baldanza. Lo scrittore è bravo e la lettura accattivante.
Giuseppe   
 
   07-02-2009
Se mi permettete, inserisco la recensione di questo libro che, come il precedente, parla delle "Foibe", la riporto come l'ho trovata scritta e vi ringrazio per lo spazio che occupo.
Pupo Raoul, IL LUNGO ESODO
Istria: le persecuzioni, le foibe, l'esilio
Un libro che getta finalmente nuova luce su una delle pagine più dolorose e a lungo rimosse della storia del Novecento italiano.
Dopo la seconda guerra mondiale più di un quarto di milione di uomini, donne e bambini che vivevano a Zara, a Fiume e nell'lstria furono costretti a emigrare in massa dalle loro case cercando fortuna in Italia e oltreoceano: famiglie divise, senza più una patria, senza un lavoro, che in interminabili file si imbarcarono sulle navi della speranza abbandonando ogni certezza. Dai territori della Dalmazia e dell'lstria in cui erano storicamente insediate, e che le conseguenze della sconfitta avevano posto sotto il dominio jugoslavo, le comunità italiane furono strappate a forza e cancellate quasi integralmente.
Della loro tragedia la storiografia si è occupata fino a ora raramente e in modo lacunoso; Raoul Pupo riempie questo vuoto presentando con autorevolezza i risultati più recenti della ricerca storica sull'Esodo, inquadrandolo per la prima volta in un'ottica di lungo periodo. L'Esodo degli italiani appare così come il picco di una serie di violenze e flussi migratori che hanno attraversato buona parte del Novecento: le persecuzioni fasciste e la conseguente emigrazione di decine di migliaia di sloveni e croati fra le due guerre, l'aggressione italiana alla Jugoslavia nel 1941, le annessioni e gli orrori della guerra partigiana e della controguerriglia, e ancora le stragi delle foibe del 1943 e del 1945, l'interminabile "questione di Trieste", l'ultima ondata migratoria verso l'Australia alla fine degli anni Cinquanta. A fare da controcanto all'analisi storica è la voce semplice e autentica degli esuli, consumati tra la volontà di difendere la propria identità nazionale, il baratro della loro condizione di profughi e le difficoltà dell'integrazione. Un importante spunto di riflessione in occasione della prima giornata del ricordo delle foibe, dell'esodo dei giuliano-dalmati e di tutte le tragedie consumatesi alla frontiera orientale d'Italia.
La foiba è un tipo di inghiottitoio naturale dalle elevate dimensioni riconducibile alla tipologia delle doline carsiche comuni nella regione del Carso, regione condivisa da Italia, Slovenia e Croazia. Il termine può riferirsi anche a un profondo abisso a livello di un fiume nel luogo in cui si immette nel suo percorso sotterraneo."Ora non sarà più consentito alla Storia di smarrire l’altra metà della Memoria. I nostri deportati, infoibati, fucilati, annegati o lasciati morire di stenti e malattie nei campi di concentramento jugoslavi, non sono più morti di serie B." (Annamaria Muiesan - Testimonianza)


Leone Masi   
 
   06-02-2009
Approfitto di questo spazio, per ricordare il massacro delle Foibe, dato che il giorno 10 febbraio è dedicato al ricordo e vorrei segnalare la lettura di un libro, tra i tanti scritti, che ritengo utile per conoscere questo periodo in cui furono vittime, insieme ad altri, molti italiani. FOIBE
Brossura, pagine 253.
ISBN: 978884249015 Prezzo Euro 13,50
Ne riporto la sintesi come l'ho ripresa:
La questione delle foibe (i crepacci carsici dove furono gettati, tra il 1943 e il 1945, dagli jugoslavi migliaia di italiani) è rimasta per molto tempo un tabù nella nosta storiografia: una vicenda terribile e "scabrosa" sulla quale era difficile scrivere. Gli storici Raoul Pupo e Roberto Spazzali sono stati fra i protagonisti del rinnovamento degli studi sul problema delle foibe avvenuto a partire dalla fine degli anni ottanta. Questo libro fornisce la documentazione necessaria al lettore per comprendere autonomamente i fatti e orientarsi nelle varie interpretazioni storiografiche. L'ultima parte, "I luoghi della memoria", contiene una mappa dettagliata delle foibe e le indicazioni indispensabili per raggiungerle.


Leone Masi   
 
   20-01-2009
Vorrei segnalare “L’anno del pensiero magico” (il Saggiatore): il capolavoro drammatico di Joan Didion, giornalista e scrittrice americana che, dopo la scomparsa del marito e della figlia, nell’arco di 18 mesi, racconta la sua storia non solo come rievocazione discreta e rispettosa di un amore, ma come constatazione lucida e rassegnata dell'impossibilità di venire a patti con certi dolori improvvisi.

Silvia Biancalani   
 
   08-01-2009
Casualmente in libreria ho visto questo libro e già la copertina mi ha colpito: una tempesta di neve. Il libro è NEVE di Orhan Pamuk, scrittore turco, premio Nobel per la letteratura 2006.

Il poeta Ka, ritorna in Turchia dalla Germania dove vive da anni in esilio per scrivere degli articoli su una serie di suicidi avvenuti a Kars: parecchie ragazze si sono tolte la vita piuttosto che togliersi il velo per continuare a frequentare l’università. E questo basta per incuriosirvi.

Giovanna   
 
   07-01-2009
Oggi si legge poco e si legge male. Perché? In alcune fasce d’età la lettura è ancora seguita, poi, più si va avanti con l’età meno si legge. Anch’io non leggo più volentieri come una volta e faccio fatica anche a scegliere un libro. Per me e per i miei figli preferisco ritornare al testo classico che oltre a formarti culturalmente, ti dava spunti per riflettere sull’essere, sull’esistenza, sulla società. Questi testi non passano mai di moda e sono la base dell’educazione, uguale penso di tanti film, dei quali ne salvo ben pochi.
In queste vacanze ho riletto e con amore: Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters a cura e con la prefazione di Fernanda Pivano che dice: La scoperta di Edgar Lee Masters non fu quella di un ambiente: della piccola città, del villaggio nordamericano. Fu la scoperta di un tono. Egli fissò con occhi chiari e spietati l’uomo americano, localizzandolo in provincia, con intento più simbolico che descrittivo. Non altro faranno gli scrittori del ventennio interbellico che si chiameranno Anderson, McAlmon, Dos Passos, O’Neil, Wilder, ecc. (Einaudi Editore)


Lettrice e mamma    
 
   07-01-2009
Cara Anna, voglio parlare di un libro che mi hanno regalato in queste feste e che mi è piaciuto. Il libro s'intitola "Il grillo del focolare" di Charles Dickens (1812-1870). Riporto ciò che c'è scritto sulla copertina: Chi non ha un grillo nel proprio focolare, dove regnano l'amore, il rispetto e la fiducia reciproca? Dove c'è serenità il suo trillo si sente ogni giorno, come una musica antica e intima. E' proprio un suono magico quello che inebria, in una fredda notte di gennaio, i protagonisti di questo commovente racconto, animato da uomini buoni che combattono contro le inesauribili malvagità dei cattivi. Il grillo del focolare è portatore di saggezza e fa luce sulle situazioni rese torbide dai maligni, aprendo gli occhi ai puri che per un attimo si erano lasciati accecare dall'inganno.
Sara
Sara   
 
   07-01-2009
The Millionaire di Danny Boyle, non è un libro, ma un film e voglio consigliarlo, perchè è uno di quei film che fanno pensare. La trama va dal gioco alla vita, ma punta l’attenzione sull’infanzia abbandonata, dimenticata, sfruttata e vilipesa in una Bombay sterminata dove la ricchezza prevarica largamente la povertà. Nessuno potrà mai dimenticare il bambino, reso non vedente dall’ingordigia degli adulti che chiede la carità. L’invito è a vederlo.


Aldo   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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