Pagina 19 -
Commenti da 181 a 190
Commento di Valentina Cosimati aggiunto il 13.02.2024 Il senso profondo del Giubileo 2025 in un articolo.
Contemplare, respirare, dedicare e dedicarsi il tempo, col passo della montagna, nella bellezza di Madre natura che è maestra di unità nella diversità. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Maria Teresa CRUCILLA' aggiunto il 12.02.2024 UNA BELLISSIMA INIZIATIVA! COMPLIMENTI Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Patrizia Rovedatti aggiunto il 11.02.2024 Cio' che è stato è parte di noi. Un progetto che nasce 3 anni fa . La spinta mi è stata data da un caro amico purtroppo scomparso , l'architetto Roberto Paruscio .L'obiettivo è ridare vita a quanto di più bello è stato voluto dai nostri antenati .Le cappellette votive o "cian cet",raccontano la storia di queste valli .Lavoro ,cura del territorio e preghiera i cian cet(termine dialettale del posto )sono un patrimonio culturale ,artistico oltre che di privati dell'umanità intera .
Se siete di passaggio in Valtellina ,raggiungete il paesello di Civo (So),percorrendo una piacevole strada sterrata,si raggiungono due edicole votive di recente restauro .
Pace , serenità ,natura . È un benessere che lascia nell'animo grandi emozioni .Vi invito a seguirci e a sostenere il nostro progetto.Vuoi unirti al nostro gruppo di volontari ?
Non esitare a contattarci.
L'unione fa la forza.
Patrizia Rovedatti Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di G.R. aggiunto il 06.02.2024 Affiorano i doni dello Spirito che l'autore ( patrono dei poeti spagnoli e definito dalla Chiesa cattolica " maestro della mistica" ) indica come le strette vie da attraversare perchè l'anima possa raggiungere la perfezione
G.R. Articolo di riferimento :
Commento di Carlo Forin aggiunto il 05.02.2024 Il sorriso di una donna rischiara il mondo. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Carlo Forin aggiunto il 05.02.2024 Grazie. Avevo bisogno di un po' di luce sul genio. Articolo di riferimento :
Commento di Carlo Forin aggiunto il 02.02.2024 Comprovo la validità della lettura dalla sillaba centrale le espressioni zumere più onnicomprensive: nin-nu-am, me-lam-mu, sha-me-ash.
Dai grafi della prima leggo: nu, (immagine), am (venga), nin (terrore) [contro i nostri nemici]; lam, (il lampo) -mu (della) parola (sia nel) -me , atto creativo; me (l\'atto creativo) dell\'Uno d\'origine (ash) nell\'utero della donna (sha).
Quest\'ultima espressione richiede che ognuno sappia la ideologia zumera fondamentale: la dea Luna (En Zu) era la massima divinità zumera. A lei spettava il titolo della regalità. Quando il principe-re moriva, la dea femmina aveva il potere della regalità che trasmetteva alla regina, lungo un mese lunare isolata in un tempio. Alla fine del mese, la regina sceglieva il re al quale trasmettere il titolo regale.
Ed il re aveva il potere assoluto nella città che governava.
Io sono felice di tasmettere questa sintesi ai zumerologhi di mestiere perchè rielaborino la lingua zumera (tutt\'ora ritenuta morta senza seguito) al fine di farla usare alle parti in guerra perchè facciano la pace con l\'unica lingua. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di carla consoli aggiunto il 31.01.2024 Poesia, bellezza, storia, fede, quanto di nobile ed eterno è possibile trovare nelle umili cappellette.... Iniziativa lodevolissima! Prof. S. Chistolini & amici del territorio Valtellinese, avanti tutta!
Carla Consoli Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Sandra Chistolini aggiunto il 31.01.2024 Il nostro rapporto con la Natura è sempre piú in crisi. Le edicole votive aiutano a ricostruire i legami con cui affermiamo identità e appartenenza. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di mario marini aggiunto il 30.01.2024 Camminare lungo i sentieri della costiera dei Cech, attraversare i paesi solivi, insinuarsi fra i boschi fino ad arrivare a prati verdissimi ed ammirare panorami inattesi, godere di questa natura. Sono sempre di più gli amanti del camminare che attraversano queste terre: qui, lungo strade e sentieri, in mezzo ai boschi od al bordo dei prati, i nostri avi costruirono i cincett ( lo scrivo così come li sentivo chiamare dai miei nonni); per devozione, per orgoglio, come punto di riferimento o come occasione per un momento di riposo, questi cincett sono espressione di un passato che ci appartiene. Perchè dimenticarli od addirittura distruggerli? Un grande plauso a chi, a titolo volontario, dedica tempo e fatica per il loro restauro. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
]
< | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | > | >>
|