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Commenti da 161 a 170
Commento di Carlo Forin aggiunto il 06.03.2024 La fiducia nell'esistenza della dimensione dello Spirito sola può aiutarci a ricordare la storia della spedizione sul Don (DUN = Padrone in zumero) senza cadere nella depressione.
Le anime dei morti di allora avranno avuto giustizia secondo le loro invocazioni.
Dio, che hai cura per ogni anima, abbi pietà di noi! Articolo di riferimento :
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] Commento di G.R. aggiunto il 05.03.2024 Dell'Armata italiana in Russia fece parte un giovane che ho conosciuto da bambina : si chiamava Nino ed era figlio di un'amica di mia madre. E'sopravvissuto al gelo ( 45 gradi sotto zero ) ma è tornato a casa tetraplegioco . Grazie alla famiglia potè vivere quasi "normalmente " e circolare per le strade del paese su una carrozza-letto costruitagli appositamente. Nonostante le condizioni fisiche lo ricordo sempre gioviale ed allegro . La forza dello spirito. Articolo di riferimento :
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] Commento di G.R. aggiunto il 04.03.2024 Grande fluidità di versi a ritmo musicale come da tutta la produzione poetica dell'autrice, chiamata "alta Sacerdotessa dei Preraffaelliti, appellativo che rievoca la toccante :
"Quando io sono morta, mio carissimo,
non cantare canzoni tristi per me;
non piantare rose alla mia testa
nè ombroso albero di cipresso:
sia la verde erba su di me
con acquazzoni e gocce di rugiada umida;
e se tu vuoi, ricorda
e se tu vuoi, dimentica.
Io non vedrò le ombre,
non sentirò la pioggia;
non udirò l’usignolo
cantare come se fosse addolorato:
e sognando durante il il crepuscolo
che nè sorge nè tramonta,
per caso possa ricordare
e per caso possa dimenticare.
Christina Rossetti è stata una poetessa britannica, il padre, Gabriele Rossetti, era un poeta italiano.
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Commento di Piera Isgrò aggiunto il 04.03.2024 Poeta veggente, sensibile e profondo che nel silenzio e nella solitudine apre canali di percezione su dimensioni altre.
"Volti evanescenti e cenere " parlano una musica infinita, nella sinfonia di numerose stelle.
Bellezza senza fine che Giuseppina Rando sa regalarci.
Piera Isgrò Articolo di riferimento :
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] Commento di Andra Teodora Mocanu aggiunto il 03.03.2024 Il convegno "Le Collezioni Pedagogiche" è stato un vero e proprio tesoro per chiunque lavori nel campo dell'educazione. È stata una preziosa opportunità per approfondire le conoscenze su queste risorse e per scoprire nuove modalità di utilizzo in ambito didattico. Un'esperienza formativa davvero interessante che ha arricchito il nostro bagaglio professionale e ci ha fornito strumenti utili per migliorare la qualità dell'insegnamento. Grazie a questo convegno possiamo offrire ai nostri studenti un percorso educativo più completo e stimolante. Articolo di riferimento :
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] Commento di carla consoli aggiunto il 03.03.2024 Preziosa opportunità, quella offerta al territorio valtellinese, anche per il cortese tramite di TELLUSFOLIO.IT, di poter inter reagire con soggetti istituzionali: Università europee, il Fondo Pizzigoni, associazioni locali e varie realtà pedagogiche.., operanti per la promozione (culturale, sociale e scientifica) della crescita sia del singolo: bambino, studente, membro adulto del territorio valtellinese, che della comunità tutta. Due soli riferimenti: quello relativo al Palazzo del Podestà di Caspano e quello delle cappellette votive della Costiera dei Cech. Un meritato bravissimi! Che possa essere d'ulteriore stimolo a tutti i promotori di queste belle iniziative affinché continuino nella lodevole azione intrapresa.
Carla Consoli Articolo di riferimento :
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] Commento di Patrizia Rovedatti aggiunto il 02.03.2024 IERI-OGGI -DOMANI.
Edicola vuol dire casetta ,una casetta
dove non ci si può abitare ,una casetta che cambia nome a seconda di ciò che custodisce.
Se custodisce ostie consacrare è un tabernacolo,se custodisce reliquie è un reliquiario ,se custodisce immagini venerate è un edicola votiva .Sarebbe molto interessante proporre un progetto nelle scuole che porti le scolaresche sul territorio a vedere ,toccare con mano ,osservare ,catalogare , raccogliere piu' informazioni possibili sulle cappellette,conoscere .
Perché ciò che è stato e parte di noi .E per non essere dimenticato va guardato con gli occhi di oggi per riportarci a sguardi lontani ...per non dimenticare quello sguardo ,per sentire ancora quel patos che ha tanto lasciato tracce del nostro passato . Articolo di riferimento :
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] Commento di Nifabom Andrea DAH aggiunto il 02.03.2024 Le Burkina Faso qui signifie patrie des hommes intègres est mon pays d'origine. En ce est de la vie chrétienne, notons le pays a 30% de sa population qui sont de cette confession religieuse qui sont vraiment fervents. Pour cela, il y a sur plusieurs paroisses, des chapelles d'adoration au très saint sacrement et surtout des dévotions à la Vierge Marie, saint Michel, saint Pio, saint Benoit et le saint pape Jean PaulII.
Pour ce qui est du deuxième point à savoir la culture du materiel, il a signaler que les réalités de notre monde contemporain nous dépeignent et nous laissent percevoir une course éffrenée voir meme exagérée du bien etre matériel, avoir sa maison, sa voiture, sa moto. Articolo di riferimento :
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] Commento di Sandra Carmela Colagiovanni aggiunto il 02.03.2024 Il Convegno “Le collezioni pedagogiche: cultura materiale e processi di apprendimento” è stata un’esperienza formativa utile e interessante. Attraverso la cultura materiale la collettività è protagonista e partecipe alla storia dell’oggetto, tangibile e concreto, che viene trasmesso da generazione a generazione. È sostanziale partire dalla cultura materiale per progettare il futuro affinché aumentano sia le possibilità di trasformazione degli spazi di un museo sia le modalità di comunicazione e interazione con i visitatori, sia grandi che piccoli, creando così con il pubblico dei rapporti duraturi e costruttivi di grande testimonianza.
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] Commento di Carlo Forin aggiunto il 29.02.2024 Oggi, giovedì 29 febbraio, è il 60° giorno del 2024. 60 è il numero del zumero AN, dio del cielo.
La dimensione spirituale esisteva negli individui zumeri, che pensavano di essere oggetti in creta modellati dagli dèi per il proprio servizio. Sapevano che il loro destino era di terminare come materia, alla fine del servizio. Sapevano anche che dopo sarebbero finiti agli inferi se avessero servito male o al cielo se avessero ben servito.
E' curioso: 4.000 anni fa la dimensione spirituale era forte, oggi è solo un'ipotesi creduta da asini come me. Articolo di riferimento :
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