Sabato , 07 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Comunisti Anarchici. Per una scuola pubblica di libertà e laicità. Senza steccati religiosi
02 Novembre 2009
 

Insospettabili politici di destra hanno lanciato l'idea dell'introduzione dell'ora di religione musulmana all'interno delle scuole pubbliche, facendo sorgere un dibattito fondato sul nulla, tanti e complessi sono i passaggi necessari per giungere ad una situazione come quella di cui gode attualmente l'ora di religione cattolica.

Ma se tanti e complessi sono tali passaggi (necessità di un'intesa con la confessione islamica, definizione dei contenuti didattici, individuazione e formazione dei docenti, legiferazione parlamentare, ecc.), qual è allora lo scopo recondito di questa operazione di apparente “liberalizzazione” dell'ora di religione?

In realtà si tratta di una manovra che dovrebbe consentire di procedere al rafforzamento della presenza - già solidissima - della chiesa cattolica all'interno della scuola, mano a mano che questa perde la sua natura di istituzione per darsi quella di servizio pubblico e al tempo stesso muta il suo ruolo di luogo di formazione di coscienze libere e laiche per quello di luogo di formazione di identità basate su appartenenze religiose, etniche, territoriali, e così via.

In una scuola pubblica che va in questa direzione, la presenza ed il ruolo di presidio della religione cattolica diventa dunque elemento decisivo di processi identitari che facciano piazza pulita della laicità e delle coscienze critiche. I 136 milioni di euro per le scuole paritarie non bastano più. Occorre rafforzare presenza e ruolo della religione cattolica nella scuola pubblica, e questo per il ministro in carica e per le autorità vaticane significa due cose: procedere nella ridefinizione dello status degli insegnanti di religione cattolica da un lato e dello status dell'insegnamento stesso della religione cattolica (IRC), dall'altro.

Per poter garantire agli insegnanti di religione le stesse condizioni degli altri insegnanti (in buona sostanza il diritto di voto negli scrutini) si apre così la facile strada di una modifica dell'intesa Stato-Vaticano del 23 giugno 1990, laddove si recita che il voto dell'insegnante di religione cattolica «se determinante diviene un giudizio motivato», insieme ad una modifica dell'art. 309 del Testo Unico n. 297/1994 che consente allo Stato di poter liberamente decidere in fatto di valutazione del rendimento in religione cattolica. Percorso affatto impossibile, che porterebbe l'IRC all'equiparazione con le altre discipline, pur tra i mari burrascosi di una verifica di legittimità sul piano costituzionale ed a costo di inibire i diritti degli alunni che non si avvalgono dell'IRC, i quali verrebbero a trovarsi in una condizione di disparità. Va da sé che già oggi le attività alternative per coloro i quali non si avvalgono dell'IRC, non ricevono finanziamenti per retribuire i docenti eventualmente necessari.

L'altro passo necessario è quello della equiparazione dell'IRC alle altre discipline sul piano dello status culturale e scientifico. Può sembrare un paradosso, dato che - a differenza della altre discipline il cui status ed insegnamento sono liberi - l'IRC è oggi emanazione delle autorità religiose e da queste posti sotto controllo sia i contenuti didattici che la formazione e conformità dei docenti; eppure in una lettera alle conferenze episcopali del 5 maggio scorso, la Congregazione per l'educazione cattolica, ha rivendicato il carattere scientifico, persino laico, dell'insegnamento della religione cattolica e - al tempo stesso - si è premurata di avvertire che spetta alla conferenza episcopale emanare norme generali su questa materia ed ai vescovi quello di vigilare.

Non bisogna cadere quindi nella trappola offerta ai media dell'ora di islam, quanto prepararsi per affrontare quello che sarà probabilmente l'affondo decisivo dell'integralismo cattolico verso la scuola pubblica, pronto a demolire gli ultimi baluardi di laicità e di libertà di insegnamento che si frappongono al ritorno dell'autorità dei chierici in campo di scienza e di cultura. L'ora di islam, se mai si farà, sarà ben poco prezzo da pagare.

Tutte le forze laiche, libertarie, anticlericali, tutti gli oppositori di ogni integralismo e di ogni steccato religioso, tutti gli irriducibili ad ogni divisione della società fra appartenenze religiose, etniche, di sangue e di terra, sono chiamati perciò ancora una volta ad una nuova mobilitazione per la difesa della laicità. Una mobilitazione di carattere culturale, politico e sociale che attraversi le scuole, gli operatori della formazione, l'associazionismo di base e quello sindacale per una campagna di salvaguardia delle basi costitutive della scuola di tutti e di tutte; per un allargamento delle iniziative e delle proposte che favoriscano una società ed una scuola interculturali senza autorità religiose e senza dogmi, fondate sulla solidarietà reciproca e sul riconoscimento dell'essere donne e uomini liberi nelle scelte e nella lotta.

 

Federazione dei Comunisti Anarchici

28 ottobre 2009


Articoli correlati

  Antonia Sani. Il Convitato di pietra
  “Scuola e Diritti”. Quale stato, quale diritto, quale fede, quale potere?
  Non è più l’ora?
  Gino Songini. “Non c'è più religione”
  Piero Tognoli. Proposta… indecente?
  Roma. Iniziativa ora di religione e laicità della scuola
  Aboliamo l'Ora di Relgione
  “Scuola e Diritti”. Discriminazione!
  “Noi Siamo Chiesa” sull'ora di religione
  Incontro di “Scuola e Diritti” con il Dirigente scolastico provinciale
  Sul voto del docente di religione cattolica nello scrutinio per l’ammissione
  Separazione Stato-Chiesa. La scuola pubblica è ancora territorio italiano?
  Donatella Poretti. Ora di religione. Libertà di scelta o imposizione?
  “Scuola e Diritti”. Educare a 360°… o a 15°
  Gli spettacoli di Natale e la laicità della scuola
  Rosario Amico Roxas: Ora di religione obbligatoria? No grazie
  Sen. Poretti. Ora di religione: bene Profumo
  Scuola e Diritti. Spontanea la domanda: “A quando la stella gialla?”
  Donatella Poretti. Scuola: voto all'ora di religione?
  Ora di religione. Una domanda al ministro dell‘Istruzione: all'asilo è libera scelta?
  Andrea Salina. Ancora sull'Ora di Religione
  “Scuola e Diritti”. Ancora sull’ora di religione…
  Ora di religione a scuola. Impossibile cambiare idea durante l'anno. Interrogazione
  Per la Scuola della Repubblica/CGD. La Gelimini ci riprova?
  Eliana Cambieri. Io mi dichiaro… CONTRARIA
  Insegnare solo il cattolicesimo è razzismo e discriminazione
  Andrea Salina. “Non capisco...”
  Tagli alla scuola. Come risparmiare soldi comportandosi da Stato laico
  Scuola e Diritti. No alla discriminazione
  “Scuola e Diritti”. Da Fioroni a Gelmini
  Comitato Torinese per la Laicità della Scuola. IRC e "attività alternative"
  Scuola e Diritti. «Le idee malsane di libertà»...
  Quale Laicità nella scuola pubblica? Seminario CGIL a Roma, martedì 17
  I fondi per l'ora alternativa ci sono e sono a carico della direzione generale
  “Scuola e Diritti”. Una giornata speciale… a scuola di laicità…?
  Anna Lanzetta: L'ora di religione tra proteste e dissensi.
  “Scuola e Diritti”. Ore… di religione
  Privilegi vaticani. Un esempio per tutti: gli insegnanti di religione
  Eliana Cambieri. Ancora a proposito di... diritti
  Andrea Salina. Religione a scuola? Non facciamone... un dramma
  “Per la Scuola della Repubblica”. La Gelmini ha poco da esultare
  Prospettive dell'IRC nella scuola statale
  Eliana Cambieri. Europa laica!
  Franca Corradini. Dissonanza contestuale l'ora di religione nelle scuole pubbliche
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.9%
NO
 29.1%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy