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Paolo Diodati. Risultato dell’esperimento voluto da Lucio Battisti
(Lettera a Enrico Mentana ed Alessio Vinci)
 
Commenti presenti : 83 In questa pagina : da 51 a 60
   03-09-2009
ara Sig. Garofalo non per andare sul personale ma se lei dietro e davanti Panella non vede niente io le posso tranquillamente dire che ho trovato altrettanto squallido e presuntuoso un suo libro capitatomi purtroppo tra le mani circa 10 anni fa in un' estate romana dal titolo mi pare" anche le bambole si pettinano".Per cui mi pare poco attendibile come critica la sua.
Gloria   
 
   02-09-2009
Io sono un battistiano della prima ora, uno che ha sempre amato le canzoni scritte con Mogol.Ho letto gli interventi di chi ha difeso i testi di Panella anche se spesso i toni sono stati troppo accesi.Allora ho riletto l' articolo del sig. Diodati per capire il perchè di tanto livore.E devo dire che purtroppo ho trovato, a differenza della signora Garofalo, l' articolo molto poco intelligente. Panella viene definito farfugliatore, alzheimeriano, si dice che chiunque avrebbe fatto meglio.Mi pare venga offeso in maniera piuttosto becera e poco costruttiva.In sostanza chi non accetta le posizioni e le idee altrui è proprio Diodati. Imbarazzante poi mi sembra la sua canzoncina finale di cui non riesco a cogliere ne il senso ne l' ironia.Detto questo pur non amando le canzoni Battisti Panella le rispetto profondamente, in quanto è palese che dietro c' è un progetto comune ben strutturato ed articolato.Lo stesso Greg Walsh afferma che nessuna nota ne alcuna parola sono messe li per caso.Poi sinceramente trovo squallido cercare sempre un senso ed un significato dietro qualsiasi produzione artistica.
nicola   
 
   02-09-2009
Sinceramente non ho perso molto tempo con Panella ma ho molto amato Battisti quindi ne conosco tutta la produzione.
A mio avviso non possiamo chiamare genio sperimentalista chiunque metta due parole in fila e i testi di Panella non solo li trovo squallidi ma presuntuosi e sa perchè?
Perchè dietro la destrutturazione della parola, l'aritmia , la rivoluzione c'è sempre il senso del non-sense, c'è sempre il dolore dell'ovvio che spinge a striturarlo, c'è sempre l'emozione...magari ad una seconda lettura..magari non subito..ma arriva.
Ho letto qualche poesia di Panella, conosco Hegel- compilation ma anche quello vero, e sempre rimanendo dell'avviso di quanto già scritto che ognuno cioè deve dire la sua, dietro Panella non vedo niente e davanti neanche.
patrizia garofalo   
 
   02-09-2009
Per la signora garofalo? Conosce Panella? ci racconti...
sandro   
 
   02-09-2009
Caro Diodati, lei ha ragioni da vendere e su tutta la linea. Complimenti per quello che ha scritto e per come l'ha scritto. Ma mi chiedo perché lei perda il suo tempo per una battaglia persa contro chi darebbe un senso anche ai numeri usciti al lotto.
un realista   
 
   01-09-2009
Che tristezza Diodati....triste perchè non ha capito nulla dei testi di Panella, triste perchè non argomenta le sue affermazioni, triste come la bronzea mediocrità appunto.Quei testi erano e rimangono delle chicche, dei lampi di genio nella monotonia della canzone italiana.Poi , come qualcuno ha giustamente osservato,se artisti come Zucchero,Minghi, Mina,Branduardi,cocciante e altri ancora hanno voluto collaborare con Panella credo un motivo ci debba pur essere.Nessuno discute i gusti personali, ognuno la vede a modo suo ma questo non è assolutamente un valido motivo per poi esprimere pareri categorici.A me quelle canzoni continuano ad emozionarmi, ogni ascolto nasconde nuovi percorsi.Per lei probabilmente Battisti( genio indiscusso) è improvvisamente impazzito.....però stranamente a distanza di 22 anni da Don Giovanni siamo ancora qui a discuterne.
franco   
 
   01-09-2009
Bravo !! Le canzoni di Battisti con Mogol sono ancora amate, ascolate e cantate da tutte le generazioni. Quelle con Pannella sono praticamente sconosciute...perchè incomprensibili e incapaci di dare le stesse emozioni.
Carlo   
 
   01-09-2009
Capita spesso che alcuni articoli e scritti trattino argomenti che non conosco ma mi suggeriscano curiosità, allora cerco e mi documento, e sono dell'avviso che così debba essere il logos. mai un sopra-voce , un insulto, ma un confronto per esprimersi anche nella differenza. E' questo quello che tu chiami coraggio.Panella però lo conosco e concordo su quanto scrivi senza mi e ni
Aspetto il tuo scritto.
Fammi sapere delle tue attività a Perugia, ne sarò felice come del cd simpaticissimo. Mi piacerebbe leggerne e saperne di più.

patrizia garofalo   
 
   01-09-2009
Per R&L: ma voi avete mai visto come mangia Panella? E se usasse mettere succo di pomodoro guasto con teste di cavalletta e gusci d'uovo in panna inacidita, tanto per rivoluzionare anche l'arte culinaria? Attenti alle sorprese... .

Per Patrizia Garofalo: complimenti per il coraggio! E ben venuta... tra gli incompetenti! Vediamo se ti becchi qualche insulto pure tu... . Il raddoppio l'ho scritto domenica notte. Spero d'inviarlo entro oggi (ho avuto tra ieri e stamane un sacco di problemi, tra i quali uno scherzo o un tentativo di furto di un ignoto che ha fatto sparire il mio pc per tutta la mattinata...).


Per Marco S: lei potrà dire che non condivide una virgola di quanto ho scritto. Ma se afferma che dovrei stare zitto per incompetenza, sbaglia tre volte. La prima, perché per giudicare i testi delle canzoni e in particolare a quel livello, non ci vogliono grandi competenze. La seconda perché testi e musiche delle canzoni si giudicano in modo istintivo: piacciono, lasciano indifferenti, non piacciono. Ha mai sentito che "De gustibus et coloribus, non disputandum est"? La terza è perché il suo tono mi fa venire in mente di invitarla ad uno degli incontri che organizzo all'Università per Stranieri di Perugia, sulla creatività nella Scienza e nell'Arte. O a qualche conferenza-concerto all'Auditorium Santa Cecilia in cui, spesso, si torna a parlare di creatività. Per sentire un po' le sue interpretazioni dei farfugliamenti panelliani. Mi segnala il nome di chi ha usato l'espressione "bronzea mediocrità"? Uno potrebbe essere Panella (scrisse che gli unici testi chiari erano quelli che rifilava a Battisti...) E gli altri o l'altro?
Paolo Diodati   
 
   01-09-2009
Una domanda semplice semplice: ma le parole delle canzoni, vengono buttate giù per essere ricordate, memorizzate, oppure no??
E' retorico dire che noi, come tantissimi nostri amici, siamo cresciuti cantando le canzoni di Battisti e Mogol e che ora continuano a cantarle, mentre di quelle di Panella non ce ne ricordiamo neanche un pezzo? A che cosa sono servite quelle canzoni? A Panella bisognava dirgli "Parla, e scrivi, come magni!"
R&L   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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