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Paolo Diodati. Risultato dell’esperimento voluto da Lucio Battisti
(Lettera a Enrico Mentana ed Alessio Vinci) | | | | Commenti presenti :
83 |
In questa pagina : da 11 a 20 | | 02-01-2010 | Peccato che nessuno tragga una conclusione di questo gioco finito nel nulla chissà perché.
Ho scritto altri interventi sugli articoli successivi a questo. Qui voglio solo trarre una delle conclusioni interessanti. Se non sbaglio un dottorando pescarese ha posto questa domanda molto interessante, ai difensori dell'arte di Panella: segnalatemi qualche testo di quel genere, di Panella o di seguaci, che abbia avuto successo.
Sempre se non sbaglio, nessuno ha risposto.
Rispondo io, che però non sono un colto in musica leggera. Ho sentito recentemente alla TV che un testo di Panella, musicato da quel rivoluzionario che fu Mino Reitano (da non confondere col vero rivoluzionario Rino Gaetano) addirittura fu scelto per San Remo. Titolo: La mia canzone.
Testo banalissimo e tradizionale. Una vera schifezza complessiva. Infatti, ho chiesto in giro, nessuno se la ricorda.
Questa fu la fine della rivoluzione voluta da Battisti.
Mi scuso col prof. Posso chiedere alla direzione, perché quella che forse è stata la tematica di maggior successo in TF, almeno nei commenti, debba ha fatto questa fine miseramente misteriosa? Perché non pretende, dopo tutto il casino iniziale, che il prof scriva 4 righe di conclusione?
o forse la conclusione era previsto che non ci fosse?
Simone
| | 15-12-2009 | dispiace molto anche a me non leggere Diodati.
Veramente molto
patrizia garofalo
patrizia garofalo
| | 15-12-2009 | ho seguito con molto interesse i tre articoli su questo argomento. Sto aspettando il bilancio finale che sembra non arriverà per motivi intuibili ma non chiari. Era uno dei pochi argomenti proposti che avrebbero portato ad una conclusione comunque interessante. L'ultima domanda del dottorando mi sembra determinante. Possibile che panelliani e antipanelliani si siano ammutoliti di colpo tutti quanti? Il prof, si può controllare, già lo scorso anno aveva comunicato di interrompere la collaborazione. Questa volta, sembra che faccia davvero sul serio. SEnza polemiche, ma sembra sparito. Non più un articolo, non più un commento. Peccato! Peccato per Tellusfolio che, secondo i miei gusti, ha troppa gente che scrive cose banali e spessissimo in modo pesante.
Domenico Marcacci
| | 15-11-2009 | Torno a sollecitare in particolare Mario, Luca, Simone e quanti hanno difeso la
riuscita artistica dei testi di Panella a indicare testi su quello stile e non di
Battisti, che hanno avuto un certo risalto, se non proprio successo.
Credo che un'indicazione simile sia importante per trarre le conclusioni finali.
Grazie.
Un dottorando pescarese
| | 30-10-2009 | Salve, sono Giovanni Pannacci e lavoro nel settore Msicale/Discografico da 30 anni. Scrivo espressamente per congratularmi della genuinita' dell'articolo e per rendere noto che, un Produttore discografico e' sinceramente interessato, alla realizzazione di un CD con i testi "alernativi" che ritiene molto validi.... giudizio che condivido pienamente.
Per contatti
Giovanni Pannacci:
gianpaudio@yahoo.it
348-2320398
075-5158072
Giovanni Pannacci
| | 26-10-2009 |
un testo alternativo, perfettamente corrispondente come metrica all'originale.
dopo avere letto i testi alternativi scritti dal Prof Diodati utilizzando la medesima metrica utilizzata da Pannella e musicata da Battisti, lancio una sfida a musicisti che vogliono aderire per musicare questi testi.
Anche Battisti si è adeguato alla metrica di Pannella nell inserimento della melodia.
Penso che questi musicisti sarebbero avvantaggiati, rispetto a Battisti, nel senso che dovrebbero musicare il senso e non il "non senso".
emilio
emilio spizzichino
| | 01-10-2009 | mi congratulo veramente con chi si firma ed esprime chiaramente le proprie opinioni.
Finalmente!!!!!!!!!!!
Patrizia Garofalo
patrizia garofalo
| | 01-10-2009 | Giustifico il mio intervento: lodi sperticate al Prof. Per l'iniziativa, per il livello, per lo stile, la pacatezza e, soprattutto, la pazienza. Ha proposto dei testi alternativi che sono, loro sì, dei gioielli. Lo afferma uno che vive di musica in modo professionale.
Ci vuole più coraggio a difendere Panella che a scrivere quello che ha scritto lui? Beh, ragazzi, contate gli insulti che s'è beccato, senza reagire a parole, ma tappando la bocca a tutti con le critiche, le domende poste e i testi alternativi proposti, contateli e poi ripetete l'affermazione.
Dopo aver motivato la mia intromissione, aggiungo che sono rimasto esterrefatto dai "commenti" di Lettore e Lettrice, da quello che chiedono (la censura a un giornale "libertario anarcoide") e dgli aggettivi usati per pochi interventi che non hanno gradito. Il fatto poi che nessuno dei due si pronuncia in merito ai quesiti posti, la dice lunga, molto, moltissimo lounga. Ma non ho apprezzato neanche l'intervento della Redazione che, pur lodando l'iniziativa del Prof, lo invita a non farla troppo lunga. Ma dov'era la Redazione, quando arrivavano a valanga gli insulti al Prof? E a lettore e Lettrice andava bene il livello di quel linguaggio? Invito Diodati a tirarsi fuori da un ambiente simile. E invito Lettore, Lettrice e Segugio, che credo sia il responsabile di tali uscite spropositate, a presentarsi con il loro nome.
Gianni Pannacci, musicista
Gianni Pannacci
| | 30-09-2009 | La Redazione vede con assoluto favore l'esperimento di Paolo Diodati, sia sul piano linguistico-creativo sia sul piano degli scambi nei commenti. "Lettore" e "Lettrice" possono esprimere ovviamente il loro dissenso, ma la Redazione è sicura che sarà lo stesso Paolo Diodati (la scienza che si dedica al gioco è un bell'esempio di prassi contro le mummie della letterarietà sempre e comunque! avessero questo spirito poeti e scrittori), quando il gioco apparirà troppo lungo, il brodo troppo allungato si dice a Pisa, a inventarne un altro. REDAZIONE TF
REDAZIONE TF
| | 29-09-2009 | Concordo con "LETTORE": qualcuno ci dà un taglio, per piacere? Ne va del buon nome del giornale se continuano questi commenti da blog di frustrati perditempo noiosi e annoiati.
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