Venerdì , 26 Aprile 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
Sandra Chistolini. Il Coronavirus visto dai bambini della scuola dell’infanzia all’aperto
Il nuovo stile di vita per esorcizzare la paura
 
Commenti presenti : 70 In questa pagina : da 21 a 30
   13-04-2020
Sembra strano, eppure in una situazione angosciosa e difficile da sostenere come quella che stiamo vivendo in queste settimane, dobbiamo ammettere che questo piccolo e ostinato nemico ci ha fatto un dono davvero prezioso: il tempo.
Il tempo, quello che non abbiamo mai a disposizione per niente nella frenetica vita che ci siamo imposti, in giornate trascorse sempre in fretta e furia, correndo da una parte all’altra come trottole impazzite. Questa forzata sospensione spazio-temporale ci ha fatto scoprire la nostra casa, luogo di protezione e rifugio e i veri valori della vita come i rapporti familiari e lo stare con i nostri meravigliosi bambini. Che valore ha il tempo trascorso a parlare, a giocare, a pasticciare con loro?
E’ inestimabile. Grazie alla loro semplicità nel guardare le cose tutto ci sembra meno angoscioso, il loro adattamento a questa situazione è incredibile: avere gli insegnanti al telefono, mettere in pratica le norme per evitare il contagio è per loro diventato normale e lo hanno reso normale anche a noi. Questo tempo riconquistato e insperato deve costruire un tesoro per il futuro; l’insegnamento da trarne è quello di imparare a ritagliare il tempo per vivere in modo più umano, più tranquillo seguendo ritmi più naturali di vita.

Marika Scala   
 
   13-04-2020
Questa emergenza ha portato i bambini a trascorrere più tempo con i loro genitori e viceversa, finalmente molte mamme e papà abituati a lasciare i propri bambini a scuola alle 8.00 del mattino e a rivederli a sera fatta dopo le 18.00 possono godere del tempo insieme, tutto il tempo possibile: colazione, pranzo, merenda, cena. Tanta paura ma dall\'altro lato una fortuna che mai questi genitori avrebbero sperato. Un sogno che si avvera per i bambini. Sicuramente un’occasione per tutti. E questi genitori si trovano adesso a creare delle giornate serene e gioiose per i loro figli che l’occasione sanno sfruttarla molto bene e tirano fuori le loro infinite e inimmaginabili risorse per mostrarle a mamma e papà, con l’impagabile aiuto delle maestre che sono lontane ma con tutti i mezzi e i modi possibili in fondo forse più vicine che mai.
RAFFAELLA PECA   
 
   13-04-2020
La chiusura delle scuole, la distanza e l’isolamento improvvisi sono stati uno choc per tutti: famiglie, bambini, insegnanti. Ciascuno di noi ha dovuto riorganizzare i propri spazi, tempi, abitudini creando una rinnovata routine rassicurante per dar senso e significato ad ogni giornata. In questa ricerca di equilibrio, la casa e la famiglia sono diventate nuovamente centrali, come forse non lo erano da troppo tempo. La famiglia ha riscoperto il piacere della sua essenza, ovvero quello di essere prima di tutto una microcomunità a cui ognuno sente di appartenere, perchè in essa ritrova le origini, la propria natura, il proprio sé riconoscendosi nell’altro, in un arricchimento reciproco. La famiglia, dunque, ha la preziosa occasione di rafforzarsi e tornare (continuare?) ad essere pura ed autentica socialità, nido accogliente in cui sentirsi apprezzati e valorizzati per ciò che si è.​ La famiglia può ancora e, con maggior consapevolezza, incorporare quel valore di base sicura da cui partire per conoscere, conoscersi e crescere con fiducia, soprattutto in questo delicato periodo. Il ritmo frenetico che cadenzava la nostra quotidianità ha lasciato, per un pò, il passo a un tempo “lumaca”, un tempo fatto di attesa, condivisione, dialogo, ascolto, un tempo da “sprecare” con qualità. Il tempo lumaca ci regala la percezione più viva della temporalità e di ciò che vogliamo essere e fare mentre il tempo scorre, tutti ne possiamo beneficiare adulti e bambini. Il mio pensiero va a loro, ai bambini che stanno godendo di caldi momenti di intimità con le famiglie, ai bambini che intrecciano relazioni e scambi speciali con le loro maestre senza sentire troppo il peso della distanza e infine ai bambini che non perdono la voglia di esprimere se stessi, le emozioni e i desideri che li animano e che lo fanno liberamente, in autonomia dimostrando agli adulti di essere veri soggetti competenti e costruttori del proprio sapere.
Vanessa Babusci   
 
   12-04-2020
La ricchezza di un tempo ritrovato da trascorrere in famiglia, così come la cura che i genitori devono, in questa situazione di isolamento forzato, offrire ai propri figli, sono sicuramente i "doni" positivi e inaspettati di questa pandemia. Posso affermare per esperienza personale, come è espresso anche nell'articolo, che i bambini ai quali genitori e insegnanti riescono ad offrire la vicinanza e l'amore necessario a contenere ansie e paure, assieme a una narrazione dell'esperienza vera, ma adatta alle loro capacità di comprensione e di interpretazione della realtà, vivono questa situazione con relativa serenità riuscendo anche sviluppare un sano senso civico. Il mio pensiero va a quella parte dell'umanità infantile che non può accedere ad una rete di contenimento familiare efficace e che sta vivendo un momento di estremo disagio. Quando tutto sarà finito questi bambini non potranno integrare in se stessi l'esperienza della quarantena positivamente. Per questi bambini la scuola diviene spesso ancora di salvezza, e la scuola è per loro che dovrà lavorare con ancora più determinazione e volontà quando, finalmente, le porte delle nostre case si potranno aprire nuovamente.
Marzia Nencioli   
 
   11-04-2020
"Trovare il positivo in questa situazione di emergenza che stiamo vivendo". Questa è una frase che si sente ripetere spesso in questi giorni e credo che possa ben rappresentare il senso di questo articolo, nel quale si cerca di considerare l'emergenza causata da questo Re virus, non come una situazione esclusivamente negativa, ma anche come un'ccasione da sfruttare, se si guarda da una prospettiva diversa. E così, l'obbligo di restare a casa, diventa un'occasione, prima sottovalutata e poco possibile, per riscoprire il piacere di trascorrere del tempo insieme, soprattutto tra genitori e figli, che ora possono dedicarsi reciprocamente gli uni agli altri e coltivare quel rapporto educativo, ma soprattutto affettivo, prima forse un pò trascurato.
Allo stesso modo, la chiusura delle scuole, diventa un'occasione per scoprire nuove forme e nuove modalità di didattica, attraverso le quali gli insegnanti, cercano di mantenere una continuità, sia rispetto al percorso scolastico avviato, ma anche rispetto al rapporto umano e personale con i propri alunni, cercando di far sentire la loro presenza, anche se distanti. Inoltre, emerge la grande capacità dei bambini che, con la loro spontaneità e semplicità, riescono ad affrontare questa situazione, forse anche meglio degli adulti, e ad esorcizzare le paure con gli occhi della fantasia e dell'immaginazione.
Alessia Vona   
 
   11-04-2020
“Riconquista di valori dimenticati che proprio il cattivo ha permesso di riaffermare…” è il passo che mi ha colpito di più in quanto nella mia testa si è attivata una serie di immagini come il semplice fare il pane, impastare vario genere di dolci, pizze… o come ad esempio riscoprire angoli della nostra abitazione a cui non affidavamo una così eccessiva importanza in quella vita precedente ed estremamente frenetica. L’emergenza da Covid-19 ci ha permesso, a bambini in primis, giovani adulti ed anziani di riscoprire e riassaporare i valori che ci tengono vivi ed in vita. Si tratta di quella sorta di punti fissi che orientano la nostra esistenza, valori che in una società globalizzata si dava quasi per scontati, come ad esempio il trascorrere il tempo in famiglia, e quel tempo “ozioso” che ci mette occhi a occhi a riscoprire l’empatia dell’altro. I bambini, così sfavillanti di energia vitale che caratterizza il loro essere, scoprono il valore della vita e della libertà, stanno imparando, nonostante le non poche difficoltà, ad essere resilienti agli urti. Stanno imparando a riorganizzare la loro vita, le loro abitudini e il loro mondo, completamente. Ed in questa occasione negativa che stiamo RI-scoprendo le radici della nostra esistenza. Riscoprire angoli della nostra abitazione che davamo per scontati oppure il RI-tornare alle tradizioni e consuetudini del nostro Paese come il fare giardinaggio, il pane, la pizza, tutte attività che in una società globalizzata non si affidava la meritata importanza. I bambini saranno in primis i tesorieri di questa esperienza che ci sta facendo riscoprire cittadini attivi e coscienziosi per il bene proprio e per quello dell’intera collettività. Il bambino inoltre sta avendo a che fare a tu per tu con quello sconosciuto diritto alla noia che gli consente di viaggiare con la mente e lasciare che le sinapsi libere si creino da sole, così, con la testa fra le mani.
La scuola, anch'essa si sta riformulando e sta scoprendo modalità di relazioni prima poco contemplate, pensando al virus come a un’occasione di crescita evolutiva in modo da far comprendere ai bambini che bisogna sempre tenersi in vita e individuare sempre una luce in un periodo buio come questo. Riscoprire e re-inventarsi di fronte alle avversità esterne della vita, perché tutto dipende dal punto di vista con cui le situazioni si affrontano. Pertanto, questa situazione ha messo molti di noi di fronte alla possibilità di re-inventare e riscoprire se stessi, la propria famiglia e questo è stato possibile a questo stato di calma, in cui bisogna “stare fermi” tra le mura della propria casa.

Sara Moretti



SARA MORETTI   
 
   11-04-2020
Questo momento sta portando alla luce la riscoperta di tanti valori, troppo spesso tralasciati a causa del poco tempo a disposizione per la routine frenetica. Io stessa, mamma, lavoratrice e studentessa trascorro moltissimo tempo con il mio bambino, anzi siamo insieme h24, la sua è una gioia infinita che riempie non solo le mie giornate,ma conferma come questo momento sia servito alla crescita dei nostri rapporti personali. Non abbiamo mai avuto così tanto tempo per riflettere su ciò che realmente è importante come ad esempio il tempo, il tempo trascorso insieme, il tempo da dedicare ad attività casalinghe, il tempo libero da dedicare ai nostri figli o familiari, abbiamo riscoperto il tempo libero che in alcune occasioni sfocia nella noia. Una parola spesso sconosciuta ai nostri bambini, troppo impegnati in attività scolastiche, extrascolastiche e familiari. Una noia condivisa con il nucleo familiare che in pochi istanti recupera il momento in un tempo di condivisione e affetto.Quindi la presenza di noi genitori diventa linfa vitale per i nostri bambini, siamo noi che dobbiamo inventarci e reinventarci nel nostro ruolo da genitore educatore, dobbiamo mediare tra le nostre competenze e quelle che ci vengono fornite dalle preziose maestre in una didattica a distanza semplice ed essenziale, che per i più piccoli molto spesso si traduce in lavoretti, canzoncine e messaggi pieni di amore.
Francesca Tagliaferri
studentessa SFP
Francesca Tagliaferri   
 
   11-04-2020
In un momento d’emergenza come quello che la società italiana sta vivendo, l’attenzione verso i più piccoli mi sembra doverosa.
All’improvviso i bambini si sono ritrovati con una quotidianità sconvolta: scuole chiuse, che sicuramente a molti ha fatto esultare, genitori in casa h24, orari stravolti per le ore di sonno e dei pasti.
Insomma, per colpa di un virus, i bambini si sono ritrovati catapultati in un ambiente che non erano abituati a vivere.
Se non altro, in tutta questa situazione negativa, si è ritrovata una situazione positiva quella di riscoprire il valore della famiglia che, nella frenesia delle giornate, si va perdendo.
Non c’è bisogno più di correre, se non per giocare, per chi si può permettere un giardino fuori di casa, non c’è bisogno di contare le ore o i minuti, c’è molto tempo!
La scuola in tutto questo ha avuto il suo ruolo: anche lei si è dovuta ridisegnare e rivestire di un abito completamente nuovo.
La didattica a distanza è stata una sfida per i docenti italiani, ma basta un po’ di fantasia e anche il più terribile dei virus diventa spunto di creatività e arte, di musica e letteratura.
Anche qui i genitori, costretti in qualche modo, a stare dietro ai propri figli hanno riscoperto una complicità diversa che, forse, sarà anche difficile abbandonare quando la vita di tutti i giorni tornerà a riaffacciarsi.

Simone Miozzi Studente SFP   
 
   10-04-2020
“È nata una situazione inaspettata nella quale possono addirittura parlare, giocare, scherzare con mamma e papà, senza fretta e senza la minaccia dell’orologio che corre in fretta”, questa è la frase che più mi ha colpito, testimonianza del fatto che un evento drammatico come questo si possa trasformare in qualcosa di bello, di positivo. Ebbene sì, perché questo virus, se da un lato provoca paura e terrore, dall'altro permette di riscoprire il valore della famiglia e degli affetti. I bambini, infatti, vivono uno spazio che non sono abituati a vivere, a causa di una vita frenetica che porta spesso tutti i componenti del nucleo familiare lontani da casa (lavoro, scuola, sport). Come la professoressa Chistolini afferma, i bambini vivono ora i loro genitori in modo assoluto, senza guardare l’orologio, senza fretta! In questo periodo gli insegnanti sono comunque presenti nella vita dei bambini, anche se a distanza, attraverso vari strumenti tecnologici. Questo favorisce una collaborazione con le famiglie, permettendo ai bambini di continuare a sviluppare le proprie capacità e le proprie potenzialità.

Studentessa Scienze della formazione primaria
Convertino Rosy
Rosy Convertino   
 
   08-04-2020
Attraverso questa situazione d'emergenza, i docenti hanno dovuto, in pochi giorni, ripensare la propria didattica in un modo completamente nuovo e, nella maggior parte dei casi, mai utilizzato prima.
La possibilità dei bambini di fare didattica da casa, circoscritta a questo periodo di emergenza, favorisce una cooperazione con le proprie famiglie, impegnate, insieme ai bambini stessi, a scoprire nuovi strumenti di didattica. E' inevitabile che questa cooperazione porti alla creazione di un rapporto complice tra componenti della stessa famiglia.
Questo è un periodo assai importante per la storia della società italiana: l'auspicio è che, una volta tornati alla quotidianità, molte scoperte avvenute in questo periodo (p. es. l'importanza delle relazioni familiari) vengano prese in considerazione e che molti fattori che il tram tram di tutti i giorni portava a dare per scontato, vengano rivalorizzate in seguito della riscoperta avvenuta durante l'emergenza.
Mattia Sebastiano   
 
| 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 |
Lascia un commento
STRUMENTI
Versione stampabile
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
I NOSTRI ARTICOLI
  I più letti
  I più commentati
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 73.0%
NO
 27.0%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy