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Alessandra Borsetti Venier: L’albero di Natale più bello. (Racconti di Tellusfolio per le feste)
 
Commenti presenti : 66 In questa pagina : da 61 a 66
   24-12-2006
Ricambio sentitamente gli auguri. Anche per me il ricordo dei tempi andati si affaccia alla mente insieme ai profumi che non ci sono
più. Non avevamo la neve, ma ricordo il focolare scoppiettante di pigne
mentre le vecchie di casa raccontavano i fatti e le leggende antiche e
noi bambini ascoltavamo a bocca aperta e in tutta la casa odori familiari e sempre nuovi ci facevano pregustare la cena resa più appetitosa dall'atmosfera eccitata per la presenza di tante persone.
Stop, altrimenti si 'intenerisce il core'. Franco
Franco Tessitore   
 
   24-12-2006
Mi scuso umilmente con tutti quelli a cui ho inviato l'albero di natale con le lucine e gli auguri. Prometto che l'anno prossimo li manderò direttamente affanculo!
Beppino   
 
   24-12-2006
A
chi
ama
dormire
ma si sveglia
sempre di buon
umore, a chi saluta
ancora con un bacio, a
chi lavora molto e si diverte di
più, a chi va in fretta in auto ma
non suona ai semafori, a chi arriva
in ritardo ma non cerca scuse , a chi spegne
la televisione per fare due chiacchere, a chi si alza
presto per aiutare un amico, a chi ha l’entusiasmo di un
bambino e pensieri da uomo, a chi vede nero solo quando è buio.
A CHI NON ASPETTA NATALE
PER ESSERE
MIGLIORE

Auguri, Flavia Sparapani
Flavia Sparapani   
 
   24-12-2006
... e allora:
" Mi son tolta le lenti colorate:
è apparso il grigio che sembrava azzurro.
Mi toccherà ridipingere il mondo!"(Mara de Paulis)

Tanti cari auguri, Sandra


Sandra Landi   
 
   24-12-2006
Ciao...
ho impiegato quasi una vita per capire che la maschera di Natale era uno scherzo di Carnevale Preventivo e che aveva rubato l’identità di Gesù Bambino. Non mi sentivo di avere il solito viso nudo di fronte alla proliferazione dei Lunapark spuntati in ogni paese per festeggiare la ricorrenza della natività della multinazionale dei regali, allora mi sono camuffato da ballerino senza tutù con un difetto di memoria. Gira e rigira mi sono confuso con il Coniglio di Pasqua che si era travestito da Babbo Natale che si prodigava a mostrarmi oleogrammi di abeti e San Ragno-Nicolao che scalavano qualsiasi parete, a farmi conoscere entità ecclesiastiche gestori di postriboli per carità globalizzate, invitandomi a veglioni superlusso per sostenere antidoti contro pandemie mirate a puntino, mi descriveva i pregi dei cavalli di battaglia della new-economiy in location giocate in borsa...
Il povero Lazzaro è resuiscitato perchè il calendario è stato sconvolto, e mi ha invitato in loculi di lusso a un pic-nic effervescente, lasciando scoperta la tomba all’inizio della primavera per Hallowin, che sta prendendo quota come festa santificata per scordare la crocifissione tra zucche vuote, scherzetto o dolcetto.
Qualche mese dopo... viaggiando tra la quaresima e la novena con tanti "pater ave gloria" in pacchetti di vacanza il rituale dell'apparenza si ripete perpetuando lo sbaglio, la negligenza e l'alterigia.
L’esportazione della demenza va a pari passo con l’abisso colmato dal consumo, tanto da non saper cosa regalare perché tutti hanno già tutto e tutti non hanno niente, a dipendenza della priorità che si dà ai sensi di colpa.
Devo fare uno sforzo mnemonico per non confondere ricordi sfumati nel tempo, attorno alla leggenda della prima lettera scritta ad un coetaneo bambino-sacro e atta ad esaudire i desideri d’infanzia. La crudeltà dello svelamento che il bambingesù non esiste la iscrivo nel mio diario-albero genealogico come una "ipocrita-bugia" che mi ha tolto l’età dell’innocenza... ahahahahahah...
Laggiù nei profondi territori dell'infanzia iniziava l’era dove si é materializzata la consapevolezza che dal cielo non cade niente gratuitamente... solo qualche aereo, qualche cagata di volatile o qualche bomba neanche tanto intelligente...
I tempi di un inverno che fatica a vivere completamente il proprio freddo mi rende triste perchè mi anticipa il futuro. Il sole é troppo sole e il cielo e troppo terso tanto che annoia. La coltre bianca della madre terra che puliva l’anno dalla sporcizia atmosferica é latitante.
Era bello leggere i cristalli della neve come Smilla e ricordarmi spensierate e avventurose slittate da ragazzo dove l’adolescenza non era ancora considerata una malattia.
Mi immagino il caos di quando non ci sarà più neve e si festeggerà alle nostre latitudine il Natale in costume da bagno e Babbo Natale si presenterà come un Tarzan con i gorilla al posto delle renne e un perizoma al posto del costume della Coca Cola.
Riderà bene chi riderà ultimo: nel senso che la risata sarà amara e i regali non avranno più bisogno del pacchetto perché non ci sarà più niente da impacchettare.
Ci si accontenterà dell’ immagine virtuale di ciò che fu lo scambio di doni.
I re magi non troveranno più la via della capanna del sacro bambino perché la stella cometa si perderà in mezzo ai rifiuti spaziali.
Maria e Giuseppe si accorgeranno di avere bisogno di un rapporto non solo d’inseminamento artificiale e si ritireranno in un motel del deserto del Sinai a vivere la passione del coito ad oltranza. Oro incenso e mirra saranno esauriti, sostituiti da nescafè prozac e viagra. Il bue e l'asinello, modificati geneticamente, verranno venduti a pezzetti, come reliquia di ex fonte di calore ecologicamente sostenibile e obsoleta.
Per ora mi accontento di ballare la danza di orsonando nel video regalatomi dall’amico Pier visibile cliccando qui sotto...
arrivederci e grazie per esserci... ahahahahahah
balenando in tondo.


Nando Snozzi   
 
   24-12-2006
L'odore della resina lo sentivo prorio mentre leggevo... incredibile come l'esperienza ti si stampi addosso. L'albero - le candele - i mandarini... e mi sono rituffata nell'infanzia. E' stato emozionante leggerlo, i ricordi hanno galoppato come spesso si fa con i rischi che invece di correrli si galoppano... figurati che ho ricordato quando per le strade di Bolzano passava anche Santa Klaus con i biscotti per i bambini. Ah, che tuffo! Hai fatto una cosa bellissima. Rossella


Rossella Pistoi   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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