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Cuba. Sull'incidente che ha causato la morte di Payá e Cepero
I due sopravvissuti negano di essere stati inseguiti e urtati da un'auto
 
Commenti presenti : 73 In questa pagina : da 61 a 70
   02-08-2012
Tutto il mondo ha scritto di uno strano incidente???
Solo la stampa di destra o quella che amplifica i commenti made in Miami...
Sembra di sentire i politici italiani prima lanciano la bomba e poi rettificano, tipico di chi parla o scrive per sentito dire... insinuare, fare credere, alludere, dire e non dire, questa è il vostro modus operandi, ma siamo adulti e vaccinati non crediamo più alle vostre favole.

Non fidarsi dei fiancheggiatori dei mafiosi e un obbligo.

Oggi ricorre il 30° anniversario della strage di Bologna,
a parte che Fioravanti-Mambro sono liberi, che i mandanti non li hanno mai trovati e chi ha depistato è ancora in libertà, il Sig. Casini Pierfardinando invece di cercare di far luce sui misteri italiani si permette di chiedere la verità su un incidente automobilistico?
Ma va' va'
Lucas   
 
   02-08-2012
Leomesa è il solito dispensatore di fumo. Lo è sempre stato. Probabilmente è andato a una scuola dedicata a quest' arte per riuscirci così bene. Quello che lo frega, è che qui non siamo a Cuba e il teatrino del depistatore che mette in piedi non attacca
marc   
 
   02-08-2012
Tutto il mondo ha scritto di uno strano incidente. Ma Leonardo Mesa é inquieto. Quando gli strani incidenti avvengono ad un dissidente politico in un luogo dove i dissidenti politici vanno in galera é lecito sospettare. Ma Leonardo Mesa non sospetta, é educato a credere.
Poi hanno costretto Angel Carromero alla solita scena cubana dell'umiliazione in video e tutto il mondo ha dubitato che questa non sia stata estorta. Ma Leonardo Mesa non dubita.
Ci sono strani uomini al mondo, che rendono il mondo amaro. Ma ci sono anche uomini che vogliono capire e che lo rendono più dolce. Il sospetto rimarrà fino a che Angel Carromero, nomen omen, non sarà ritornato in Spagna. Non fidarsi delle dittature non é un diritto, é un obbligo morale.
Massimo campo   
 
   02-08-2012
Lupi aveva sposto tante tesi; ma – contrario a quel che afferma – TUTTE dei dissidenti. A volte citando altri: «non è stato un incidente», «L'hanno ucciso, il responsabile è il governo, è stato un omicidio premeditato», «alcuni PARLANO di delitto di Stato, di omicidio premeditato», «La responsabilità è di Raul Castro e del regime comunista». A volta mettendo pure del suo: «dopo avere pianto Laura Pollán, [...], in circostanze POCO CHIARE, si AGGIUNGE la morte [di Payá]», «[l’auto] è uscita di strada, successivamente è stata investita da un altro veicolo», «Antonio Díaz, uno dei sopravvissuti, […], ha chiamato i familiari, CONFERMANDO che l'auto era stata investita da un camion fino a provocare il fatale incidente» (Tutte le maiuscole sono mie).
Abbiamo dovuto aspettare una settimana perché Lupi sponessi una tesi del governo cubano in Tellusfolio.
Lupi aveva depositati tutta la verità nelle dichiarazioni dei sopravvissuti; ignorando quella di altri 3 testimoni, le multiple e logiche evidenza, la ricostruzione e le foto. Perfino ignorando le dichiarazioni della Commissione di Diritti Umani campeggiata da Elizardo Sánchez, al quale Lupi, di solito, crede ciecamente.
Lupi, dopo, afferma: «L'autista spagnolo […] ha DICHIARATO davanti al suo console:», «dopo le DICHIARAZIONI dell'autista spagnolo, non ci credo per niente [all’omicidio di Stato]», «dopo la TESTIMONIANZA dello svedese mi pare indubbio che non sia un delitto di Stato»
Lo stesso “stile” adottarono il peggio di Miami e i dissidenti in Cuba.
Ma… bastò poco – un giorno – per il contro colpo: «le loro dichiarazioni NON rivestono un valore DECISIVO, sarebbe opportuno ATTENDERE quando saranno rilasciati e potranno parlare […] da persone libere».
Lo stesso “stile” adottarono il peggio di Miami e i dissidenti in Cuba: la perpetuazione del dubbio e, con esso delle accuse; come già avanzato da Torreguitart.
Non c’era bisogno di essere un guru per capire dove Lupi andrebbe a finire. L’avevo avvertito in un commento del 30.
Lupi, mi dice: «Non mi scambiare per i dissidenti che non condivido e che pescano nel torbido». Una gran contradizione, perché lui continua a pescare nel torbido e continua ad appoggiare al MCL nonostante anche loro lo continuino a fare; soprattutto Antonio Dìaz, capo a Miami, e Regis, portavoce all’Avana e braccio destro di Payá. Lupi, prodigo in parole contro il governo cubano, su questi non dice una parola. Niente sulle loro menzogne, contradizioni e manipolazione. Nessuna amonizione. Lupi, penso – e voglio pensare – che non sei assoldato – o "aiutato" – da nessuno ma che, cosciente o incoscientemente, brindi servizi a “loro”, non ci sono dubbi.
Lupi, è sempre più difficile credere che continui a essere parte degli «spiriti liberi». Ma ciò non è colpa mia.

Leonardo Mesa   
 
   01-08-2012
Leonardo sa bene che io non sono al servizio di nessuno, ma è il "loro" gioco trovare padroni agli spiriti liberi. Non replico nessuno, a volte traduco, ma dico sempre la mia. Sul caso Payà, per esempio, mi avete mai sentito dire che era un delitto di Stato? Avete seguito articoli e interviste? Ho sempre riportato le varie tesi e - quando me l'hanno chiesto - ho detto che a mio parere era un tragico inciente. Leonardo, lasciamo le nostre divergenze al gioco democratico e non troviamo padroni. Purtroppo io per campare devo lavorare. E tanto...
Gordiano Lupi   
 
   01-08-2012
Ecco. Come volevasi dimostrare. Anche io sarei un bugiardo. Per favore... dimmi anche che son pagato dalla CIA, in modo da concludere a tema il tuo carnevale intellettuale. La tua suggestiva epifania politica. Io, figurati, neanche ti considero un bugiardo in realtà, soltanto un uomo eticamente discutibile... in quanto palesemente "interessato" alla vulgata storica di una Cuba Libera e Felice. Sei riuscito a dire a Lupi queste parole: "Che vergogna! Lupi, dici chi sei e a servizio di chi sei? "
Sai perché? Perché l'abito mentale del fiancheggiatore di tiranni in salsa caraibica é pregno di strumenti beceri e costruzioni mentali dietrologiche. Naturalmente sarai anche stato formato politicamente alla dialettica marxista veterocastrista con qualche goccia di neoraulismo. Difendi pure la tua Cuba Prigione, lasciami sognare la mia Cuba Democratica. Amen
Massimo Campo   
 
   01-08-2012
Massimo, su Cuba ho scritto unicamente qua e in «Generazione Y». Recente in «This is Cuba» con lo stesso articolo pubblicato qua. Tu menti. Se dopo altri siti riproducono sono fatti loro.
A Lupi non l’ho mai accusato nonostante lui si lo abbia fatto in passato e odiernamente lo faccia con simpatica e gradevole ironia o con insinuazioni più ambigue come quando mi dice: «tu devi» difendere. Non ho vocazione di porre l’altra guancia. Tratto come mi trattano.
In ogni caso, nemmeno questa volta lo ho accusato: lì ho chiesto.
È evidente che Lupi sta replicando ESATTAMENTE i dissidenti, il peggio di Miami e della FNCA. Gli “angelicali”. Lupi sta seguendo perfino i “ritmi”: esagera e inveisce, rallenta, apparentemente accetta e avalla, prende rincorsa e torna esattamente quando loro lo fanno. In perfetta sincronia!
Massimo, ho parlato del dolore della famiglia di Payá, di giustificazione di comportamenti dovuto a esse, di momento luttuoso. Ho parlato de che la morte non è mai piacevole, di che Payá ripose in pace. Ho inviato pubblicamente le mie condoglianze alla famiglia e soprattutto al suo fratello Carlos, capo del MCL in Spagna, mio compagno d’università. So distinguere bene politica e ideologia da morte e il dolore.
Cosa altro voi? Che repliche agli “angelicali”? Chi mi sommi alle menzogne? Che copi Lupi? Che copi te?
Site voi chi state dimostrando mancanza d’umana pietà: state strumentalizzando la morte di Payá e il dolore.

Leonardo Mesa   
 
   01-08-2012
...é cosa buffa, se non avesse un velo di drammatica ironia, vedere Leonardo Mesa che chiede a Gordiano Lupi di chi è al servizio. La saggezza popolare italiana sintetizza mirabilmente questo approccio logico con il noto "il bue che dice cornuto all'asino".
E' oltremodo curioso che colui che così mirabilmente esalta i meriti del regime castrista su decine e decine di siti italiani (leggi: Leonardo Mesa) tanto da sembrare un "lavoro" più che una passione... tenta di denigrare il mite Lupi che invece parla di una Cuba democratica. E lo fa in maniera pacifica ed equilibrata. Siamo nel paradiso delle imperfezioni, io per primo sia chiaro, ma dare a Lupi del venduto è cosa che da un lato mi fa sorridere... ma dall'altro assai meno. Che poi lo faccia Leonardo Mesa, noto "professionista" della difesa del regime castrista è davvero un boccone troppo amaro da mandare giù. In realtà è quasi interessante dialogare con un impiegato del governo cubano (dico davvero)... ma che abbia almeno il gusto di fingere dei modi garbati. Vedi, Leonardo, in questa nostra immatura, imperfetta, sporca, illecita, immorale... democrazia italiana... anche tu puoi dire la tua. Ma almeno non parlare di "essere al soldo di qualcuno". Al Capone non chiamava i propri giudici assassini.
massimo campo   
 
   01-08-2012
Hanno costretto anche Carromero all'umiliante confessione di colpa In video. Nei decenni passati questi autodafé stile Inquisizione sono stati presagio dei piú disgutosi comportamenti del regime castrista.
Massimo campo   
 
   01-08-2012
Eccolo! E tornato Lupi a essere Lupi.
Dal primo giorno basava la “verità” nelle dichiarazioni dei sopravvissuti; prima dello spagnolo, dopo dello svedese. Lupi così ignorava – e negava – QUALSIASI altre versione. Ignorava le evidenze collaudate da grafici e foto più che spiegative. Facendosi passare, temporaneamente, per obbiettivo preparava la sua rincorsa. E la sua “rivalutazione”!
Lupi ignorava pure la logica: tanti chilometri percorsi in poche ore: 120 Km/ora. Il massimo delle migliori autostrade di tutto il mondo. Una velocità di pericolo dovunque. Lupi ignorava pure le tante menzogne e contradizioni dei dissidenti.
Ignorava pure le SUE menzogne quando, con la sua firma, aveva assicurato che l’auto dove viaggiava Payá era stato «successivamente […] investita da un altro veicolo». Affermazione fatta da lui come se fosse stato sul luogo; nonostante fossi a 9.000 km di distanza.
Prima gli “impeccabili” dissidenti parlavano di un camion, dopo di un’auto, dopo di due; adesso di una moto. Lupi a queste contradizioni e fandonie non ha dedicato nemmeno una parola! Perché?
Lupi già aveva affermato («Muore il dissidente cubano Oswaldo Payá», 23 luglio) che «Elizardo Sanchez non ha voluto esprimere opinioni sulle cause del sinistro» quando già Elizardo si era pronunciato confermando la versione ufficiale del governo. Mentiva spudoratamente! Cosa si poteva aspettare da lui?
Oggi Lupi ci dici: «sarebbe opportuno attendere quando saranno rilasciati [i sopravvissuti] e potranno parlare in patria, da persone libere».
Quel che si prevedeva, è successo! Già l’avevo fatto notare in un comento (30 luglio, «Un uomo di nome Payá»). Si capiva CHIARISSIMO quel che Lupi avrebbe detto in seguito. Altro che «cane sciolto». Cane fedele – molto cane – direi!
Che vergogna! Lupi, dici chi sei e a servizio di chi sei?

Leonardo Mesa   
 
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TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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