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Cuba. Sull'incidente che ha causato la morte di Payá e Cepero
I due sopravvissuti negano di essere stati inseguiti e urtati da un'auto
 
Commenti presenti : 73 In questa pagina : da 21 a 30
   05-08-2012
Leonardo.

mi dici "Confondi la magnitudine della dipendenza alimentare dell’estero. Quando si dice che Cuba importa l’80% è in valore di mercato, non in quantità. Il valore porta in sé la differenza anche fra il CUP e il USD e si paragonano prodotti immediati e industrializzati, costi di importazione e distribuzione interna. Basta prendere – superficialmente – un pacco di wurstel importato per vedere che per uguale quantità di carne c’è una differenza in valore oltre 20 volte."

Questa è retorica. Puoi fregare altri.


poi affermi: Mi sono limitato a “correggere” alcuni dei tuoi tanti e continui sbagli"

Ho solo detto, ed è un fato pubblico, Che Cuna è fortemente dipendente dall'estero per quello che riguarda gli alimenti umani. Perché il sistema di produzione di massa gestito dallo stato è un fallimento storico. Tutto qua.


Mi dici "a te piacciono soltanto le persone che ripetono ESATTAMENTE quel che già TU hai pensato e detto."

Assolutamente il contrario. Lo so che tu sei un castrista e stavamo razionalizzando le differenze sulle architetture sociali possibili. Il tuo Monopartitismo e la tua Gestione statale dei mezzi di produzione... contro il sistema occidentale.

Oltre che castrista... sei anche permaloso? :)
Massimo Campo   
 
   05-08-2012
Appena poche ore sono passate dalle nostre imbattute sulla democrazia formale e reale.
Il «Mondo» di Spagna (Maurizio Weibel, Santiago di Cile, 4 agosto) pubblica un articolo per riflettere abbondantemente: «L’incredibile piano di intelligenza per ritornare alla democrazia in Cile».
L’ipocrisia esce sempre a galla. L’ipocrisia del governo cileno e, di fatto, del governo Usa. E di passo, dei dissidenti cubani e di tanti commentatori.
Nel «Mondo» si legge: «il ritorno alla democrazia che gli permettesse [ai militari di Pinochet] di preservare un “principio di autorità” su [il governo] dei civili di Cile [ovvero, sul governo fatto passare per democratico]», fare che nella Costituzione «Pinochet mantenesse la sua “sostanza” e permanenza nel tempo», «progettare la costituzionalità [secondo] il modello neoliberale istaurato […] durante [Pinochet]», «di fatto, fino […] al 2000-2006, i capi militari [di Pinochet] non potevano esse appartati delle sue cariche [nemmeno da] i presidenti [eletti dal popolo]», annessi dove si parla di «”azione socio-economica”, “azione sovversiva e politica”, “azione religiosa [sic!] ed educativa”», i militari credevano nella «possibilità di raggiungere una “continuità della società libera” [sic!!!]» depositata nella figura di Sergio Diez, del partito dell’oggi presidente Piñera, «la Santa sede [sic!!!] [aveva] centrato suoi sforzi nel re orientamento delle comunità ecclesiastiche di base», «la chiesa cattolica [in Cile] […] sarà capeggiata dal clero conservatore non vincolato all’opposizione attiva contro Pinochet», i militari «osservano con preoccupazione le difficoltà del democratico cristiano Patricio Aylwin per erigersi come UNICO candidato dell’opposizione [di destra]» e propongo «misure».
Queste sono le “democrazie” delle quali nessuno ne parla.
Questa è soltanto UNA delle ragioni per la quale NON credo nelle democrazie occidentali in Latinoamerica.
È interessante come l’esecutivo cileno, sostenitore della dissidenza cubana, si sia attivato per esigere spiegazioni a Cuba per «lo strano incidente di Payá» e non si occupino minimamente delle miglia di assassinati a casa propria e del centinaio di alti capi militari assassini che ancora oggi vivono nella ricchezza e in piena impunità.
Dove sono i paladini dei diritti umani? Dove sono quelli che citano a Martí in nome si «sentire in guancia propria lo schiaffo dato ad altri»? Ipocriti!

Leonardo Mesa   
 
   05-08-2012
Questa è l’ultima volta nella stazione che rispondo a commenti spuri.

Massimo, non ho detto – questa volta – niente di retorico. Mi sono limitato a “correggere” alcuni dei tuoi tanti e continui sbagli. Sbagli che ti guardi di ribadire ancora preferendo una altra e poco elegante strada: attaccare sul nulla. Non ho detto – questa volta – nemmeno una parola che abbia a che vedere con la filosofia marxista. Forse è il momento che ti interessi un po’ di storia e filosofia. A quanto ho capito a te della storia non ti interessa «una massa». Figuriamoci della filosofia! Ed esso che dai “lezioni” di intellettualità e accenti nel «qui» ad altri!
Lo sapevamo, da anni: è il tuo consueto stile.
Sono stato con te diplomatico, ma nemmeno esso a te basta: a te piacciono soltanto le persone che ripetono ESATTAMENTE quel che già TU hai pensato e detto. Democratico sei, figlio mio!
Per quanto a me riguarda – coerente con la mia “filosofia” che tratto come mi trattano – della “comunicazione” con te non ti aspettare molto.

Ai lettori, castristi, anticastristi o altro, mi scuso con voi.
Questa è l’ultima volta nella stazione che rispondo a commenti spuri.

Massimo, non ho detto – questa volta – niente di retorico. Mi sono limitato a “correggere” alcuni dei tuoi tanti e continui sbagli. Sbagli che ti guardi di ribadire ancora preferendo una altra e poco elegante strada: attaccare sul nulla. Non ho detto – questa volta – nemmeno una parola che abbia a che vedere con la filosofia marxista. Forse è il momento che ti interessi un po’ di storia e filosofia. A quanto ho capito a te della storia non ti interessa «una massa». Figuriamoci della filosofia! Ed esso che dai “lezioni” di intellettualità e accenti nel «qui» ad altri!
Lo sapevamo, da anni: è il tuo consueto stile.
Sono stato con te diplomatico, ma nemmeno esso a te basta: a te piacciono soltanto le persone che ripetono ESATTAMENTE quel che già TU hai pensato e detto. Democratico sei, figlio mio!
Per quanto a me riguarda – coerente con la mia “filosofia” che tratto come mi trattano – della “comunicazione” con te non ti aspettare molto.

Ai lettori, castristi, anticastristi o altro, mi scuso con voi.

Leonardo Mesa   
 
   04-08-2012
Sottolineo, anche a mie cari “simili”, che il maggiore pregio di Tellusfolio (incluso “il” Lupi) è il non censurare. NON È COSA DA POCO!
Leonardo Mesa   
 
   04-08-2012
Leonardo

sei ritornato alla retorica marxista, piena, colma, di nulla.
M almeno per un po' abbiamo ragionato.
Massimo Campo   
 
   04-08-2012
Massimo, non esiste un socialismo classico, come nemmeno un capitalismo classico.
Ti sbagli quando insisti nel dare poca rilevanza – o nessuna – al possesso della terra. Ti faccio notare che con meno quantità o e durante dittature assassina gli Usa erano padroni di Cuba; ovviamente, anche per altre ragioni. È ben notare che esse 70% ha l’80% della produzione agricola di tutto il paese e che in esso NON sono incluse – come tu sbagliando hai suggerito – le terre date in usufrutto e prima incolte.
Confondi la magnitudine della dipendenza alimentare dell’estero. Quando si dice che Cuba importa l’80% è in valore di mercato, non in quantità. Il valore porta in sé la differenza anche fra il CUP e il USD e si paragonano prodotti immediati e industrializzati, costi di importazione e distribuzione interna. Basta prendere – superficialmente – un pacco di wurstel importato per vedere che per uguale quantità di carne c’è una differenza in valore oltre 20 volte.
In ogni caso, penso Cuba resti a lungo dipendente dall’estero. Ha un’alta densità rispetto alla terra coltivabile, ha poca variabilità di latitudine, vertenti fluviali scarse, alto scorrimento verso il mare o le zone paludose, tecnologia arretrata. Ricordiamoci che all’epoca nella quale i dissidenti dicono che Cuba funzionava molto bene (prima di Casto) e eravamo intimi degli Usa si importava uova, grani, carni e pesci; nonostante la popolazione fossi la metà d’oggi.
La questione migratori Cuba-Usa è molto complicata. Gli Usa, da una parte, con il Blocco, l’ingerenza mediatica e la legge d’Aggiustamento Cubano, fomentano – e come! – l’emigrazione; però, allo stesso tempo dell’altra, avvertono (dal 1996) che un esodo massiccio sarebbe considerato una minaccia alla sicurezza degli Usa. Ricordiamo il continuo interesse degli Usa in segnare a Cuba come fra i 4 stati più terroristi al Mondo.
I cambi si possono proporre, ma quelli verso il capitalismo comunque bloccati dalla costituzione dopo il riferendo. Scandaloso? No: tutte le costituzioni del Mondo bloccano lo stesso il cambio al socialismo sotto l’intoccabilità della proprietà.
Il sistema elettorale dell’URSS era molto diverso. In ogni caso i sistemi elettorale dovunque, anche in Cuba, sono fatti per perpetuare le basi dello stato di fatto. Non ci credo alla “democrazia” occidentale in Latinoamerica. Il monopartitismo non è democratico, come non lo è il multipartitismo sbilanciato e non di base.
Sul mono o multipartitismo Cuba dovremo rimontarci alla fine del secolo XIX fino a Batista. O Forse estenderci fino all’odierna Latinoamerica. Ma… forse è meglio lasciarlo per un altro giorno.

Leonardo Mesa   
 
   04-08-2012
Guerri, è lei chi ha parlato di 25 anni di conoscenza, io soltanto la ho “ringraziato” – con tanto di simpatiche virgolette – per il “favore” che mi aveva fatto.
I paesi con petrolio? Ebbe. Cuba è stata il più di 100 paesi, è arrivato petrolio da 1. Matematicamente parlando: 1 a 99! Mi dispiace informarla che Cuba aveva anche collaborato con Venezuela quando di là non arrivava una goccia di petrolio. Estragga lei – se le pare – le conclusioni della sua ingiustificata insinuazione.

Leonardo Mesa   
 
   04-08-2012
Leomesa, e quando mai ho detto che la conoscenza si misura in anni? Se non l' hai capito da solo, te lo spiego: intendevo dire che 25 anni sono abbastanza per conoscere qualcosa. Senza fare classifiche. La classifica l' hai fatta tu, così adesso sappiamo tutti che con i tuoi 40 anni ti consideri il primo. Non hai capito la frase sui paesi pieni di petrolio? Il Venezuela per te cos'è? E lì i medici cubani ci vanno a centinaia come merce di scambio.
carlos guerini   
 
   04-08-2012
Lucas...

ti rispondo ancora più semplicemente.... Affermare che la limitazione dei diritti personali a Cuba sia in qualche modo giustificata dall'imperfezione delle democrazie occidentali è un "non argomento". E' la solita fuga di chi non ha opinioni concrete da condividere.

Massimo Campo   
 
   04-08-2012
Guerri, non ho mai detto che Cuba sia un paradiso. Confronto opinioni. Contesto errori, bugie e tergiversazioni, soprattutto quando sono voluti.
Mi fa ridere quando qualcuno somma e dice, per esempio, «aver frequentato per 25». Per questo ha più ragione? Non credo, invaliderebbe ingiustamente a molti, “castristi e anti castristi” e tanto ma ingiustamente “beneficerebbe” me. Sono nato là nel 1964, da genitori nati là di provenienza sociali diverse e con lunga storia, ho vissuto permanentemente fino al 2001, sono tornato in diverse occasioni, l’ultima per quasi un anno, non mi sono mai slegato. “Somma”: 40 anni; minimo. Ho “vinto”!
I «medicini e i preparatori atletici» e anche i biologici, gli infermieri, i tecnici e i maestri è vero che vanno nei «paesi più sfigati»; 100 paesi. Assai di sfigati ci sono in questo Mondo! Vanno in quelli paesi dove tanti paladini dei diritti vanno soltanto per provigionarsi. Non ho capito invece il «o più pieni di petrolio».
Sul Blocco gli suggerisco andare a guardare la sua storia e la sua vigenza.
Guerri, di Leonardo non si preoccupi più di tanto, sia atleta sportivo o del sesso: nessune delle due sono male! Peccato che non sia né l’uno né l’altro.

Leonardo Mesa   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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