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Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 04.03.2008
Ho il libro. Devo leggerlo. Ne parlerò presto.

Gordiano Lupi
Commento di Massimo aggiunto il 04.03.2008
Onestamente l'analisi delle % relative a votazioni palesemente così poco democratiche ha qualcosa di grottesco.
Come dire, parlando della Bulgaria anni '70, che per un tale Caio che ha raccolto solo l'87% dei voti rispetto al precedente 92%... il popolo manifesta una voglia di cambiamento.

Le % hanno mai un valore a Cuba? Aldilà dei ragionamenti che possono sconfinare nel terreno delle diverse posizioni politiche... ha senso dire "hanno nominato questo o quello"?
Lo dico senza malizia. Il regime cubano ha una "casta governante" ben definita e strutturata... molto difficilmente (credo attualmente sia impossibile) si può pensare che un Tizio o un Caio nella posizione A o B possano mutare qualcosa.

Faccio una domanda, ingenua, ai fiancheggiatori del regime cubano. Non credete che socialismo e democrazia possano trovare una ragionevole (leggi "umana") applicazione a Cuba?

In modo che anche voci diverse possano esprimersi? In modo che il regime dittatoriale più a lungo attualmente presente sul pianeta possa finire?
Articolo di riferimento : Cuba senza Castro. L'ottimo libro di Giorgio Ferrari
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Commento di Leonardo aggiunto il 04.03.2008
Il Consiglio di Stato e Ministri (dal 1976) non lo elegge Fidel Castro. L’attuale Consiglio è stato approvato da 600 delegati (1 ogni 20 mila abitanti) eletti con il consenso dal meno il 90% dei aventi diritti al voto. La costernazione per la nomina di Machado Ventura, non la capisco; già vicepresidente, come Carlos Lage. Questo ultimo, con più visibilità dovuto alla sua carica di Segretario Esecutivo del Consiglio di Ministri.
Spesso si sottolinea la longeva età del presidente e vicepresidenti del Consiglio, però si omette quella del resto dei membri e , su tutto, che il Parlamento ( l’organo supremo) è stato rinnovato delle 2/3 parti e il 60% ha meno di 50 anni.
Chi si aspettavano al Consiglio? Payá? Bene, facciamo un’ipotesi, confondendo tutte le firme del Progetto Varela come voti alla sua candidatura, quasi, quasi Payá avrebbe 1 posto nel Parlamento cubano (equivalente a 0,16%). Per arrivare al Consiglio di Stato dovrebbe compere con altri 613 deputati che non ci dichiarano ogni pezzettino “il prossimo presidente di Cuba”.
Cuba è cambiata, però non lo vede chi vuole un unico e preciso cambio: dal socialismo al capitalismo. Ricordo a quelli di fuori che nei suoi paesi si può scegliere fra un capitalismo orientato a destra o un capitalismo orientato a sinistra, però capitalismo sempre resta. Perché chiedere, da fuori, cose diverse a Cuba?
Fidel non ha “consegna Cuba al fratello”, Cuba non è una dinastia monarchica, né il popolo cubano un pacco.
Saluti
Articolo di riferimento : Cuba senza Castro. L'ottimo libro di Giorgio Ferrari
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Commento di giorgio aggiunto il 04.03.2008
Esimio sig.Gordiano dalle sue parole traspare una sincera "simpatia" per il regime dell'Avana, e da come parla mi sa proprio che lei a Cuba non c'è mai stato,infatti dopo innumerevoli viaggi a Cuba appunto non ho mai visto un cubano morire di fame,anzi quasi tutti hanno anche un pò di pancetta,la sanità è sicuramente migliore di quella che c'è negli Usa,l'istruzione è gratuita fino all'università ed è aperta a tutti i cittadini del mondo infatti vi studiano ragazzi e ragazze di tutto il latinamerica...proprio come le università nord americane che se non hai un reddito cospicuo non avrai mai accesso...vogliamo parlare poi dei 600.000 venezuelani operati di cataratta all'Avana?o dei migliaia di bolivariani venezuelani ed equatoregni che hanno imparato a leggere e scrivere grazie agli insegnanti cubani con il metodo Yo puedo...poi se ci puntiamo il dito per i 300 prigionieri politici dovremmo dire che a Guantanamo (base Usa illegale in territorio cubano) i prigionieri in nome del terrorismo islamico sono + del doppio..quasi ogni anno "Forbes" (illustre rivista Nordamericana) stila una classifica degli uomini più ricchi del mondo ed include sempre Fidel Castro attribuendogli una fortuna stimata in milioni di dollari, lo stesso comandante ha sempre risposto:trovate un solo dollaro e mi dimetto...guarda caso non hanno mai trovato nulla...
Grazie per l'attenzione
Articolo di riferimento : Cuba senza Castro. L'ottimo libro di Giorgio Ferrari
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Commento di Alfredo aggiunto il 03.03.2008
La descrizione è talmente ben fatta che probabilmente andrò a vedere l'opera.

Complimenti

Commento di militante PCL aggiunto il 03.03.2008
Leggiti i primi 4 documenti dalla IC e poi parla.
I comunisti rivoluzionari (o trotskisti se preferisci) si presentano alla farsa elettorale per presentare il loro programma e far avanzare le loro posizioni.
Dunque non si piegano nè al cretinismo parlamentare, nè al cretinismo antiparlamentare, i rivoluzionari agiscono nella fermezza dei principi e nella duttilità della tattica.
Abbiamo l'ambizione di rovesciare il sistema e per farlo è necessario sfidare la borghesia anche sul suo terreno.
saluti marxisti
un militante PCL
Commento di fabio aggiunto il 03.03.2008
spettacolo dal punto di vista scenico e musicale di altissimo livello. grandissima interpretazione del direttore d'orchestra e cantanti eccezionali.
Commento di Cirano Rossi aggiunto il 03.03.2008
Il racconto scorre piacevole ed attira il lettore a seguire con forte partecipazione le vicende di questi personaggi. Le persone, descritte sapientemente nei loro tratti fisici e psicologici ed il contesto anch'esso ben rappresentato rendono accattivante la lettura. I protagonisti sembrano imprigionati e predistinati ad un drammatico epilogo, ma la storia è intrisa di un forte senso religioso, che in qualche modo riscatta anche le meschinità dell'uomo.
Consiglio vivamente a tutti la lettura di questo Autore, e rimango sicuramente in attesa di leggere nuovi episodi.
Complimenti ancora a Pierluigi Macchioni.

Cirano Rossi
Articolo di riferimento : Pierluigi Macchioni: Filanda
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Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 02.03.2008
Il Che sulla copertina non l'ho voluto io, ma la casa editrice. Non è l'autore di un libro che decide la copertina. L'autore scrive solo il testo. Penso che la casa editrice abbia ritenuto il Che un simbolo di Cuba molto riconoscibile e che potesse invogliare l'acquisto. Non ho niente contro il Che, in ogni caso. A me sta bene averlo in copertina.

Gordiano Lupi
Articolo di riferimento : Gordiano Lupi su Radio Rai Tre con “Cuba Magica”
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Commento di Carlos aggiunto il 02.03.2008
A Cuba non ci sono norme di convivenza, norme di convivenza quando vivono tre generazione nello stesso appartamento e la bronca, le lite es eterna (motivo del tasso di divorzo piu alto in America e uno dei piu alti del mondo)e poi il CDR crea casino e confonde e rovina tutto. Il governo condanna prima uno scrittore, un giornalista independente, che un criminale e questo lo sai benissimo, se sei cubano. A dirittura, al governo conviene che i dissidenti in potenza diventino delinquenti, perche quando sei delinquente, non avrai piu tempo per pensare alle vere norme, alla legge, ai diritti, al rispeto a come difenderti dalla polizia e dallo Satato perche quando ti devi presentare davanti al processo, non godi di nessuna garanzia costituzionale e non puoi scegliere il tuo difensore; il delinquente anzi, quando va in prigione diventa un prodotto piu economico che quando era schiavo dentro della prigione grande cinta dal mare, perche i prigionieri a Cuba costano poco allo Stato: il brodaglio che li danno non costa niente. La bestia di Batista- che era bestia perche otre ad essere dittatore era molto meno istruito della bestia piu longeva della storia americana -non abrogo la Corte di Garanzie Costituzionali, derivata dala Costituzione del 40 inaugurata dallo setesso Batista, nel suo periodo costituzionale perche fu per quatro anni presidente costituzionale. Devi insegnare a gi italiani che vedono il mondo atravverso lo stesso primma che lo vedi te, che grazie alle garanzie costituzionali vigenti ancora in una dittatuio ra come quella di Batista, Castro si ha salvato la sua malvagia anima, dopo l'assalto alla caserma Moncada. Vorresti dire di piu? Due tenenti del governo di Batsta l'hanno salvato prima del processo: Sarria e Yanes Pelitier (quest'ultmo mandato in prigione da Castro quando non volle accettare il comunismo). Qui bisogna raccontare anche la storia di manuel Urrutia LLeo, un magistrato che difese Castro durante il processo e che fu presidente della repubblica per meno di sei mesi perche fu costretto a rinunciare da una manovra sporca da Infidel. Fu il momento in cui Castro scopri-l'aveva ben nascosto, il suo vero piano mettendo il presidente fantoccio, il comunista osvaldo Dorticos. Anche lui si commiato dal paradiso a brandelli, intraprendendo la via del suicidio, imitando la sorella di Santa Maria che si sparo, non per il trauma che gli aveva procurato la terribile morte del fratello Abel, durante l'assalto alla caserma Moncada, bensi per quello che le aveva inflitto Castro col suo tradimento.
Ma, ad una conclusione bisogna giungere qui. Castro ha spazzato via tutti gli ostacoli: Santa Maria, Frank Pais, Echevarria, Urrutia, Miro Cardona, il primo ministro, Hubert Matos, Camilo Cienfuegos, i comnisti di vecchia data, Ochoa, etceteras (ahora es el una etcetera). Qui Bertone direbbe: Bravi fratelli Castro, le vie machiavellici del potere sono cosi infinite che gisuticano quallunque mezzo, persino i crimini: Perdonali Signore che non sanno quello che stanno facendo!
Carlos
Articolo di riferimento : PNDC. Lettera al Cardinale Tarcisio Bertone
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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