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Commento di Paolo Diodati aggiunto il 27.05.2008
Nella primavera del 2006 azzeccai tre previsioni: la vittoria per un soffio del centrosinistra, la meritatissima elezione di Giorgio Napolitano e la semiparalisi dell'esecutivo di Prodi. Sbagliai invece nel prevedere il voto di Berlusconi. Pensavo che avrebbe votato anche lui a favore di Napolitano. Probabilmente lo avrebbe votato se avessero concesso al centrodestra la presidenza di una delle due camere.
Aver fatto il nome di Napolitano quando ufficialmente ancora nessuno lo faceva e aver poi così clamorosamente indovinato l'esito diede, del tutto ingiustificatamente, più peso alle mie parole sul quesito che subito riemerse sulla vena poetica del nostro Presidente. Per gli amici più intimi espressi allora il mio pensiero nell'articolo che, per iniziativa del poeta Marco Cipollini, fu sottoposto al direttore di Tellusfolio, Claudio Di Scalzo, dopo quasi due anni.
L'enciclopedico matematico Umberto Bartocci, mio carissimo amico, fu il primo a leggerlo. Lo trovò coinvolgente e interessante nell'impostazione e vinse la mia avversione a spedirlo a qualche giornale. Fu spedito a due giornalisti molto noti.
Lo scritto fu aspramente criticato in chiave "politica". Criticato da destra, perché lascia trapelare la mia grande simpatia per Napolitano (cosa vera) e da sinistra, perché tira in ballo il clima del "conformismo culturale" che c'era e che talvolta riemerge (anche loro fatti così veri che il negarli è prova di "conformismo culturale").

Forse non è un caso che siano stati due letterati, con grande sensibilità poetica, Cipollini e Di Scalzo, a ritenere che l'articolo andasse letto. Anzi, non può essere un caso. Perché non bisogna guardarlo né da destra, nè da sinistra. Ma solo con la partecipazione e la comprensione di chi sente la forza, la potenzialità, il dramma di ciò che potrebbe essere e che non sarà. In questo caso un ruscello, la poesia, che poteva diventare un fiume e che invece, almeno finora, sembra essiccato, perché si è voluto/dovuto spegnere 'O chiarfo' (il temporale) che aveva iniziato ad alimentarlo.

Grazie Cipollini, grazie Di Scalzo. PD
Commento di Valeria aggiunto il 27.05.2008
Auguro a Massimo il successo che merita. Anche se siamo passati fra alti e bassi, come su un'altalena.
Articolo di riferimento : NNI 15. Massimo Campo. Raccontare Cuba parlando di sesso
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Commento di Massimo aggiunto il 26.05.2008
Si parla di tutto. il NUOVO regime è straordinariamente fertile d'idee... modifiche al regime monetario, alberghi aperti a tutti, dvd, computer....

dimenticano solo i diritti civili, la libertà di stampa e opinione, il diritto di riunirsi in libere associazioni/partiti politici, il diritto di viaggiare, dell'intrapresa privata... dimenticano solo di parlare di libertà. Di Libertà.

Ma grazie a dio il regime è morente... in ognuna di queste fantomatiche novità... v'è tutta la debolezza delle idee, la palese fine dell'illusione, dell'utopia.

Viva Cuba libera.
Articolo di riferimento : Cuba abbandonerà il doppio sistema monetario?
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Commento di Stefano aggiunto il 26.05.2008
Anche io sento di buone e di cattive che dicono sul mio conto in giro..., ma finchè non vengono a bussarmi alla porta a dire: "Ecco tu hai fatto questo!! 10 anni di Galera!!!" ... Sai la gente è invidiosa... ne raccontano tante di frottole in giro!!!
Articolo di riferimento : Yoani Sánchez. Mi sono creduta libera... Un delitto davvero esecrabile
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Commento di Stefano aggiunto il 26.05.2008
Perchè in Italia vengono premiati gli studenti che sanno o quelli che hanno le spinte dall'alto, o hanno certe ideologie politiche??!? è sempre stato così e lo sarà sempre così.
Articolo di riferimento : Yoani Sánchez. La mitica Scuola cubana
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Commento di nino aggiunto il 26.05.2008
non credo che sarà abolito in poco tempo il sistema della doppia moneta.Si dovrà aspettare almeno 1-2lustri.Ciò perchè il cuc serve allo stato cubano per approvigionarsi di euro e dollari,che altrimenti entrerebbero con grande penuria.Fra pochi mesi molto probabilmente per 1 cuc ci vorranno non 24 pesos cubani,ma 19-20.Questo è il massimo che si riuscirà a fare quest'anno.
Articolo di riferimento : Cuba abbandonerà il doppio sistema monetario?
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Commento di Anna Lanzetta aggiunto il 26.05.2008
Carissima Ambra, ti ringrazio della tua lungimiranza e della tua essenzialità espressiva. Mi insegni tanto e io sono felice di imparare in questo dialogo che ribalta i nostri ruoli in positivo.
Un abbraccio e un sorriso, Anna Lanzetta
Articolo di riferimento : Anna Lanzetta “La tragedia di un personaggio” di Luigi Pirandello
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Commento di Banelli Ambra aggiunto il 26.05.2008
Siamo ormai nell'epoca del post moderno, un'epoca nella quale l'uomo debole ed inerte deve riuscire a recuperare la sua vera identità. Ma cos'è dunque la vera identità? Porre questa domanda sottointende una serie di riflessioni relative al nostro stato fisico, psichico, sensoriale e relazionale. E' un progetto ampio quello che la vita richiede all'uomo, un percorso composto di riflessioni ed osservazioni, aperte all'ottica del confronto e del dialogo. L'identità è stata tolta all'uomo, deprivandolo dei risultati ottenuti da specifici percorsi storico-culturali di lunga durata. E' dunque un riscoprire ed un rileggere l'esperienza individuale ma in un contesto globale, a servizio di, solo scoprendo la definizione pura di uomo, lo stesso potrà avere il coraggio di riscattarsi come "se" unico. Il nostro mondo è dilaniato ormai da un'idea uniformante della diversità, inducendo chi si trova fuori centro al margine e connotantolo di conseguenza come un emarginato. Allora come vivere in trasparenza con libertà le proprie azioni, con la possibilità di esercitare diritti e doveri propri e consoni? Penso prima di tutto lavorando sul proprio io, sul proprio essere centro e essere margine, su ciò che quotidianamente il consumismo ci obbliga a fare e su ciò, che in quanto esseri privilegiati e pensanti, dobbiamo esser in grado di fare, valutanto maturamente le nostre azioni e riconoscendo i nostri sbagli. Mascherare la nostra identità, che poi scoprir esser quella a servizio democratico della società, deve esser un obbiettivo primario per trovare un punto di incontro a livello socio-culkturale-educativo e quindi accettare l'identità ed il proprio essere implica una didattica ed una formazione a partire dalle prime agenzie educative quali scuola, famiglia, mass-media e servisi extra-scolastici.
Il tutto per risorgere da questo mondo illusorio ed immagintato costituito da noi tutti uomini bugiardi.

Banelli Ambra
Articolo di riferimento : Anna Lanzetta “La tragedia di un personaggio” di Luigi Pirandello
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Commento di Leonardo Mesa aggiunto il 26.05.2008
Massimo, Cuba è stata segnata di piani e interventi militari degli Stati Uniti; non sarebbe strano che di fronte ad evidenze e minacce non ci fascia trovare impreparata; nonostante, non possiede nessun primato militare. Secondo la CIA, Cuba dedicò nel 2006 il 3,8% del PIL alle spese militari; benché, i documenti ressi pubblici in passato, dimostrino l’abitudine di gonfiare le spese militari cubane tra un 50 e un 100%. Il governo cubano dichiara meno del 2,0% (cifra che rappresenta la media mondiale), che la situerebbe oltre il 80° posto. Può preferire le stime della CIA, tanto, la smentiscono lo stesso; per tanto, niente record, il 32° posto è il massimo di Massimo.
Cuba, invece, ha raggiunto risultati che la situano fra i campioni mondiali:
Mortalità infantile 6,2; materna 0,49 (per ogni 1000). Aspettativa di vita 77 anni. Spese sanitarie 5,6% del PIL. Abitanti per medico 158, per stomatologo 1 049. Popolazione seguita dai medici di base 99,4%. Matricola nelle scuola elementare 98,9%, nella media 85,6%. Alfabetizzatone 99,8%. Dei laureati, 67,1% sono donne; dei dirigenti il 37,4%; dei parlamentari il 43,0% e… potrei seguire.
Veda Massimo, almeno questa volta siamo d’accordo e… parlo come lei: “Anche Cuba ha certi record…”; e li suggerisco, come fa lei: “legga un po’”, Massimo, “legga un po’.
Commento di Carlo Forin aggiunto il 26.05.2008
Caro Zanotelli,
siamo in Italia, che nel 2008 è scesa al 46° posto nel mondo per competitività.
Questo implica che siamo nuovi nel terzo mondo, non ci accorgiamo neanche dagli accumuli di spazzatura di esserci, ma percepiamo che le cose non vanno più come prima.
Ed un colpevole deve esserci! Non saremo mica noi, con in capo i peggiori, i nostri politici!?!
Saranno quelli che vengono da fuori, come ripetono i più scemi tra di noi!
La diagnosi è semplice. Non è razzismo, ma anti-inforestieramento. Una forma di stupidità ed ignoranza che, con l'odio sconfina nel razzismo!


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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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