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Anna Lanzetta: Un’estate insieme (divertendoci con la scrittura) 1
 
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   02-08-2009
A Leo, nel decimo anno
Leo era un ragazzo come tanti che vivono l’emozione della loro età, posta alle soglie della giovinezza. Lo conoscevo fin da piccolo; conoscevo tutti i ragazzi di quella classe elementare, vivaci, esuberanti e pieni di vita.
Leo era il più vivace, sempre pronto allo scherzo, poco propenso allo studio ma con una gran voglia di crescere e di vivere le proprie esperienze.
Leo era figlio unico, la speranza per i suoi genitori che in lui avevano riposto ogni progetto di vita. Lo ricordo mentre giocava felice con i miei tre bimbi e le merende consumate in occasione di feste a scuola e di compleanni.
Di anni ne sono passati, i ragazzi sono cresciuti, sono diventati adulti, con le loro responsabilità; ognuno ha trovato nella vita la propria collocazione. Ogni anno il “gruppo di piazzetta”, così i ragazzi si sono definiti, ricorda Leo, che non c’è più, con un torneo di calcio alla presenza della sua mamma che trova la forza di rivolgere un sorriso a tutti. Quale forza la animi, non riesco a capirlo ma ce l’ho nel cuore. Ora è sola in quella casa ancora animata dai quadri dipinti dal marito espressione della loro stessa vita, nei colori, nei suoni ormai spenti. La casa è vuota, il babbo è morto, la consunzione del dolore se l’è portato via, forse il desiderio di unirsi al suo ragazzo: “potenza della fede”.
Ricordo! Sono trascorsi 10 anni, la notizia fulminante e le lacrime di mio figlio che scorrevano a fiumi: era il suo amico più caro…mamma, Leo è in coma; e così restò tra lo strazio dei genitori per molti giorni e la speranza che si riprendesse. Non si era fermato in tempo all’uscita della sua casa, e una macchina lo avevo travolto in motorino; un attimo e il corso di un’intera vita cambiò come pure le speranze in lui riposte.
Così morì Leo…ai funerali c’erano tutti, il “gruppo di piazzetta” e un numero infinito di ragazzi, e le canzoni che scandivano ogni passaggio, ogni ricordo, tra singhiozzi infiniti e il viso impietrito del padre stretto al braccio della mamma, proteso verso di lui.
La vita è un dono troppo prezioso che va custodito con amore.
Cari ragazzi la storia di Leo è quella di tanti ragazzi che perdono la vita in incidenti; l’invito è a ripensare alla propria vita e a non buttarla via, basta volersi bene e voler bene agli altri; basta il pensiero del proprio progetto di vita, basta pensare ai propri affetti e porre attenzione all’attimo, al momento che potrebbero trasformarsi in tragedia e forse il destino crudele, quel fato a cui molte volte si addebita una fine prematura potrà essere sconfitto.
Leo mi guarda dalla foto, piccolo, con quel ciuffo impertinente e mi chiedo come sarebbe stato da grande.
Buona estate ragazzi
Con affetto
Anna Lanzetta

A Leo, nel decimo anno   
 
   01-08-2009
Ci siamo incontrate e innamorate: amore di mamma e di figlia. Solitudine e tristezza sono fuggite lontano da noi. Io sono diventata mamma e mi specchio nei suoi occhi azzurri, lei, a otto anni, è diventata la mia bimba e leggo nei suoi occhi gioia e tanto affetto.
Questa è la nostra famiglia felice. Per noi è il regalo più bello di quest'estate 2009, da non dimenticare per la vita.
Franca e Maria Anna   
 
   29-07-2009
come tutti gli anni l'estate inizia con il torneo dedicato a Leo........
rivedere vecchi amici, tornare con la mente agli anni dell'adolescenza, tirare due calci al pallone ci fa rivivere momenti indimenticabili..... crescendo ci perdiamo di vista, è sempre più difficile mantenere i contatti e queste occasioni diventano sempre più speciali.....

Alessio
Alessio   
 
   25-07-2009

A tutti coloro che amano l'arte, che la rappresentano, la interpretano e la vivono, dedico questa bellissima frase di Gregorio Magno: -La pittura può servire all'analfabeta quanto la scrittura a chi sa leggere-
Alla prossima
Mara   
 
   25-07-2009

Vorrei segnalare due testi, la cui lettura ho ascoltato per caso alla televisione e che mi sembrano interessanti per i temi che trattano.
Il primo si intitola "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano, letto da Fabrizio Gifuni.
Chi sono i numeri primi? Lo scoprirete leggendo il libro.
Il secondo s'intitola "Vitto in the box" letto da Paolo Giordano. Anch'io mi progongo di farne una lettura adeguata.
Nicoletta Sgherri   
 
   23-07-2009

I tre fiori

C'era una volta una ragazza gentile, educata, mora, molto povera, sempre vestita di bianco, ma era vittima di un incantesimo: di giorno era un bel fiore bianco-platino.
Purtroppo c'era un solo modo per sciogliere l'incantesimo e cioè cogliere il fiore, ma sfortunatamente c'erano altri due fiori uguali a lei.
Un giorno un giovane che aveva sentito parlare della fanciulla, si fece dire da una maga come riconoscerla e la maga gli disse: cogli il fiore bianco senza la rugiada del mattino e così ruppe l'incantesimo e vissero felici e contenti.
Vi piace il mio raccontino? Io l'ho anche disegnato, fatelo anche voi e vi divertirete.
Ciao, Irene
I tre fiori   
 
   22-07-2009
Signora Lanzetta...il gioco che ci propone presuppone un suo intervento ogni tanto o si farà ancora viva con la vendemmia? Noi mandiamo i commenti e lei cosa fa? Fa castelli sulla riva? In attesa di chiarimenti...! Distinti saluti.
Andrea Bordin   
 
   22-07-2009
E con l'estate è ritornata anche la grande kermesse musicale Italia Wave che si è tenuta lo scorso weekend a Livorno.
Una maratona musicale ereditata dalla famosissima "Arezzo Wave" e transitata per un solo anno a Firenze per poi approdare a Livorno.
Quest'anno era di scena la musica elettronica, suonata dai più grandi interpreti mondiali (Kraftwerk) che hanno nel loro repertorio anche una musica dedicata al Tour de France tra l'altro in corso proprio in questi giorni.
Peccato che Firenze, città del mondo, si sia fatta sfuggire un'occasione cos'ì importante di tenere sul proprio territorio un festival che attira migliaia di giovani da tutta Italia...ma che dire speriamo nel futuro e in tempi migliori per la mia città!
Alfredo
Alfredo   
 
   22-07-2009
Quest'estate profuma di fiori appena nati e un fiore è sbocciato alla vita stanotte, si chiama Alessandro e con la sorellina Agata sono i più bei fiori per mamma e papà.
Auguri di piena felicità.
A Luisa   
 
   21-07-2009
Arena estiva 3: Milk
Nella Harvey Milk Plaza di San Francisco c’è una scritta commemorativa, che dice: se un proiettile dovesse entrarmi nel cervello, allora possa anche distruggere tutte le porte dietro le quali ci si nasconde.
La vita di Harvey Bernard Milk (Woodmere, 1930- San Francisco, 1978), politico statunitense, militante del movimento di liberazione omosessuale, è stata portata sullo schermo dal regista Gus Van Sant.
Nel film biografico, Sean Penn si cala nel personaggio di Milk, primo consigliere comunale apertamente gay di San Francisco, primo gay dichiarato ad aver raggiunto una carica pubblica negli Stati Uniti, con un’interpretazione magistrale.
Milk porta avanti strenuamente la sua lotta in difesa dei deboli, dei perseguitati, degli omosessuali, che sono costretti a nascondersi perché la società li rifiuta: uscite allo scoperto se vogliamo vincere la nostra battaglia per i nostri diritti, dirà!.
Il film di grande spessore, è un atto di accusa contro la società del perbenismo pronta a ghettizzare tutti coloro che non rientrano nei termini di “normalità”; è la storia di un uomo che impegna se stesso pur di raggiungere l’obiettivo di veder riconosciuti agli omosessuali gli stessi diritti, perché licenziare gli insegnanti gay? A questo e ad altri interrogativi il film risponde come sull’assurda fine dei protagonisti.
Non è un film da raccontare ma un film da vedere, per seguirne la trama che diventa racconto impetuoso di una vita e di una società.
Non c’è da aggiungere altro ad un film che fa riflettere, ripensare e capire: siamo una società pronta ad accettare tutti? Siamo una società pronta a riconoscere democraticamente uguali diritti a tutti? Tutti saremmo solleciti a dire di sì ben consapevoli che non lo siamo…
E poi indimenticabile e impeccabile è la grande interpretazione di Sean Penn, da non perdere.
Arena estiva1: Il bambino con il pigiama a righe
Arena estiva 2: Revolutionary Road
A. L.



Arena estiva: Milk   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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