Oben ha avuto un incidente con il motorino. Ha battuto contro un albero. Il motorino non era il suo, non aveva il patentino, non aveva soldi. Si è alzato da terra. Ma che fà quel cretino, si risiede... non dormire, ma che hai bevuto? Non lo fai mai! ( forse al Pub!!) Oben è figlio di una congolese rifugiata politica. Ha telefonato Riki, suo fratello. Lo hanno trasferito a Firenze, sembra grave, in ospedale non si è più svegliato. E' in coma. Farmacologico. No, quando siamo arrivati con l'ambulanza vicino al ragazzo non c'era nessuno. No, neanche il motorino. Sì siamo stati informati da una telefonata anonima. Il cervello di Oben si è fermato. Non sono riusciti a ricomporlo. Il cuore no, batte ancora. Ci sarà il miracolo? Tornerà Oben a sorridere tra noi? E' un entusiasta, un ambizioso, uno sportivo, ha molti progetti, perchè non il miracolo. Hanno staccato le macchine... Se qualche organo è intero sarà donato. Non possiamo recitare questa sera come si farà senza il sostegno di Oben... Si chiude il locale, senza Oben e i suoi scherzi non possiamo aprire. Stanno sezionando Oben per capire. Possiamo incontrarci a scuola vogliamo stare insieme per evocare Oben. Professoressa quando comincerà la scuola ce la faremo a guardare il banco vuoto? Il pianto collettivo e la disperazione. Non doveva capitare a lui! Oben era bravo in tutto, perchè non è successo a me!! Il corpo di Oben arriverà questo pomeriggio. Domani forse i funerali a San Marcello. Quando lo decide la mamma!
Maria Lucia Querques
23-08-2009
In gruppo siamo capitati nel bel mezzo della sagra di Stio (SA) e abbiamo mangiato quanto segue, innaffiato solo da vino locale (niente bibite) e questo è buono:
Grano a lu furno: grano, uova, formaggio, peperoncino e sale.
Ciccimmaretati: ceci, fagioli, lenticchie, grano, granturco, sale, olio e peperoncino
Foglie e patane cu' lu vicci: foglie di barbabietola, patate lesse, aglio, olio e peperoncino
Mulegname 'mbuttunate: melenzane con ripieno di uova e formaggio
Struffoli cu' lu mele (miele)
Nu poco re tutto
E bancarelle con caciocavalli, ricotta salata e salame-bontà L'allegra brigata: Ciccimmaretati
22-08-2009
Il canto è la mia passione. Quest'anno sono andata in vacanza a Peschici e mi sono esibita in pubblico (dicono che sono brava, chissà!). Le mie cantanti preferite sono Mina e Mia Martini. Per ora seguo una scuola di canto e frequento il Liceo scientifico, spero un giorno di fare di più. Salutissimi a tutti, un ciao canoro. Un bacione a A...
Claudia Claudia
19-08-2009
Peccato sono ritornato in Italia dopo un affascinante viaggio in una città leggendaria:Istanbul punto d'incontro tra Oriente ed Occidente.
Costantinopoli, Bisanzio, la Nuova Roma, il Piede del trono, Città Grande, questi sono alcuni nomi con i quali, in passato, è stata chiamata questa megalopoli realmente affascinante, sia per la posizione strategica che per essere stata la culla di civiltà estremante differenti fra loro.
Santo Sofia, Moschea Blu, Basilica Cisterna, Gran Bazar, le mille moschee, i tanti quartieri tipici con ristoranti, bar, locali, persone una città sempre in movimento...una quantità inimmaginabile di cose da vedere e vivere.
Da non perdere...credo proprio che ci tornerò.
Viaggiatore
11-08-2009
E' caldo, l'afa incombe, le ferie da iniziare o già finite non sempre sono riposanti ma... cosa c'è di meglio di un po' d'ombra e una bella lettura. Qualunque genere è sempre qualcosa di rilassante e prezioso. In questo momento alterno libri gialli con fumetti di Dago e un libro di Reinhard Marx.
Una nonna che spera che i suoi nipoti e non solo, amino la lettura quanto e più di lei.
Luisa Luisa
05-08-2009
Questa proprio non me la perdo: le statistiche sulla maturità hanno detto che il massimo dei voti premia gli studenti del sud. Ripensate Lega, ripensate, uno spicchio d'acqua per pulirvi delle idee maldestre ve lo regaliamo e certamente la parola porcata non ci appartiene ed è raro trovare qualcuno che superi la maturità, per tre anni tentata, e solo per virtù dello Spirito Santo.
Meditate, amici! Meditate! Non perdete la faccia in una pozza ma allettatevi con un piatto di spaghetti. Pulcinella è ancora il cuore di Napoli; lasciatevi tentare in una stretta di mano e non di villano!!!!. Gaetano detto il sindaco
05-08-2009
Carmè Carmè, ma è la canzone che Totò canta nel film "Il turco napoletano":
quanno veco a na figliola,
me va o sango dint'a ll'uocchie
po' me tremmano 'e denocchie
e nun garro niente cchiù?
CARME'CARME',
Tu sola nun ma basta,
me ce ne vonno tre,...
Il gruppo del solleone d'estate segue tutto Totò per televisione, almeno salva capre e cavoli e poi Totò è sempre Totò, lasciatecelo dire.
Gruppo del solleone
05-08-2009
A chi va in barca e gode del mare tra rezze e brezze, a chi legge e resta a casa in mugugno e vo’ sape’, a chi ama e cerca amore, a tutti gli amatori, dedichiamo questi versi in musica di Antonio De Curtis
CARME'CARME',
Pure st'anno 'a primmavera,
me trasuto dint'o core
cu na smania'e fa l'ammore
cu nu fuoco 'e giuventù,
quanno veco a na figliola,
me va o sango dint'a ll'uocchie
po' me tremmano 'e denocchie
e nun garro niente cchiù?
CARME'CARME',
Tu sola nun ma basta,
me ce ne vonno tre,
CARME'CARME',
i' songo 'e bona pasta
V'accuntento a' tutte' e ttre.
CARME'CARME',
Io nun'o faccia apposta,
e tu chesta ll'he 'a sapè,
CARME'CARME',
lo tengo a capa tosta,
tosta, tosta
comma 'a chè.
Per ogni uomo, tre mugliere
steva scritto, int'o giurnale
mo na legge speciale
faciarranno 'e ssaie pecchè,
pecchè l'uommene so' poche,
mentre a donna e in abbondanza
me ne voglio fa na panza,
n'ti ddoie a fore 'e te.
CARME'CARME',
Tu sola nun ma basta,
me ce ne vonno tre,
CARME'CARME',
i' songo 'e bona pasta
v'accuntento 'a tutte 'e ttre;
CARME'CARME',
i' nun 'o faccia apposta,
e tu chesta ll'he 'a sapè,
CARME'CARME',
lo tengo a capa tosta,
tosta, tosta comm'a chè.
Gruppo del solleone
03-08-2009
L’indifferenza regna nel nostro paese. Da giorni penso e ripenso a ciò che è successo a Napoli: il cadavere di un uomo abbandonato sulla spiaggia tra l’indifferenza di tutti. Ma cosa stiamo diventando? Cosa siamo già diventati? Né un soccorso, né uno sguardo. Che cosa è diventata la vita? E la morte? Lo chiedo a tutti i lettori. Sono angosciato, i napoletani dal cuore grande si sono ridotti o li hanno ridotti a questo. E a chi lo dobbiamo? Sono sicuro che tutto questo è dovuto al clima di indifferenza che in ogni ordine ci sta prendendo tutti. E che sarà del nostro domani? Mi rivolgo ai lettori per parlarne insieme e che ognuno si interroghi su tutto ciò che in quest’estate del 2009 si sta verificando. Pasquale da Napoli
03-08-2009
È raro trovare un libro così intenso di verità su un paese pregno di mistero come l’Iran.
Azadeh Moaveni, giornalista iraniana cresciuta in California, ritorna nel suo paese e lo trova profondamente cambiato. Forte è l’integralismo ma altrettanta la volontà di cambiare e mai verrà meno la speranza. Nel libro romanzo-documento “Viaggio di nozze a Teheran”, Azadeh Moaveni, traccia un profilo energico di un paese dalla storia millenaria e svela le contraddizioni di un Iran che appare agli occhi di noi occidentali un retaggio storico ormai ancestrale.
Il libro è l’incontro tra due mondi, tra due culture in cui tutto è difficile, vivere, amare, progettare; dove la donna vive le paure dell’attesa e delle decisioni degli altri. L’amore sovrasta, Azadeh incontra Arash e decidono di portare nel loro paese nuove idee, di vivere la loro vita, ma sarà possibile? Vanno a vivere insieme e quando sanno di aspettare un bimbo decidono di sposarsi ma la loro vita cambia totalmente… Faranno crescere il loro bambino a Teheran? Basta leggere il libro per scoprirne la verità e un mondo diverso apparirà:
Feci i bagagli e nel 2000 mi trasferii come corrispondente del <