Moretti, dopo aver invitato D’Alema a dire qualche cosa di sinistra, dopo aver sconsolatamente diagnosticato che con la classe dirigente attuale la sinistra non avrebbe mai vinto le elezioni, al Festival del film di Locarno dello scorso agosto ha bacchettato anche tutti noi, dicendo:
è morta l'opinione pubblica.
Spesso, quando uno spara una castroneria troppo grossa, se tutti gli danno addosso, chiude il caso buttandola sulla “provocazione” che ha voluto fare.
Moretti, grande come regista, è anche grande nelle provocazioni. Cioè, nel dire castronerie.
Vogliamo dare un esempio in cui un’opinione pubblica esiste ed è quasi unanime?
Non sappiamo se a Tellusfolio siano arrivati commenti negativi o insulti per l’articolo “A Bossi: tuono nel vuoto”. Commenti da cestinare non per il dissenso, ma per la forma incivile del linguaggio. Oltre ai commenti, tutti di approvazione, arrivati a Tellusfolio e pubblicati, ne sono arrivati parecchi in forma privata e sempre di entusiastica approvazione.
Anche se è irrisorio il numero dei lettori di Tellusfolio rapportato alla popolazione italiana, disponiamo,quindi, di un micro-test per sostenere la bontà della proposta che segue:
Assegnare a Umberto Bossi “l'Asino d'Oro alla carriera”.
Assegnargli l’Asino d’Oro 2008.
Metterlo poi fuori concorso per non dovergliene assegnare uno all'anno.
Poiché è un autentico fuoriclasse, bisognerà valutare addirittura se escluderlo, per manifesta superiorità “asinesca”, dal “Palio degli Asini”, che verrà organizzato dopo un certo numero di anni, per avere un sufficiente numero di Asini in gara.
Ricordiamo che l’Asino d’Oro per il 2007 è stato vinto da Piergiorgio Odifreddi, autore dell’anacronistico articolo “Sette volte sette” (Le Scienze, n. 463, marzo 2007, pag. 103), infarcito di grossolani errori, numeri inventati per dimostrare la tesi sostenuta e frasi oscure. Tutto messo in evidenza nel commento “Teoria dei numeri, numerologia e materia oscura” (vedi Tellusfolio).
Nota di fondamentale importanza: l’assegnazione del premio non deve avere natura politica. La motivazione deve essere basata su affermazioni, dette o scritte, che siano ritenute errate da tutti gli uomini, a prescindere del loro credo politico, religioso ecc.
Le affermazioni devono essere indifendibili, cioè errate in modo assoluto.
Odifreddi lo scorso anno vinse perché i suoi errori erano e resteranno indifendibili. Né lui, né i due direttori de Le Scienze, Bellone e Cattaneo, riuscirebbero mai a trovare un matematico, un fisico e un musicista disposti a difendere l’articolo. E nessuno dei tre (sappiamo che Odifreddi legge Tellusfolio) ha potuto o potrà contestare la lettera, leggibile su Tellusfolio.
La Commissione, i cui nomi consiglieremmo di non rendere pubblici per motivi di sicurezza, composta anche da chi vota centrodestra, valuterà eventuali altre proposte suggerite dai lettori o dagli stessi commissari. Proposte che, come lo scorso anno, dovranno arrivare entro il 31/12/08.
Paolo Diodati e Marco Cipollini