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Omar Santana. Este pueblo...
 
Commenti presenti : 49 In questa pagina : da 21 a 30
   09-08-2013
Signor Mesa, oltre ad essere un valente comico, mi sembra che Lei oramai conosca molto poco Cuba. Da quello che scrive, sembra che siano almeno 10 anni che non ci vive più e si vedono tutti. Se lei legge bene quello che scrivo, le droghe sintetiche che usano i ragazzi a Cuba, basta che si rechi a qualche festa di PMM, credo che mai ci ha messo piede e forse non sa nemmeno di cosa si tratta, vedrà scorrere fiumi di pillole di meta-anfetamina, con costi relativamente bassi. Io ho scritto CHIARAMENTE, che la produzione è fatta da personale infedele delle varie strutture farmaceutiche, ci sono stati anche arresti a Cuba per questo, quindi non centra nulla lo Stato cubano che è semmai parte lesa in tutta questa storia.
La sua voglia di nascondere la vera situazione cubana, poi dimostra che assolutamente non ha percepito il nuovo corso sfociato con il XI congresso, rappresenta quella vecchia nomenclatura, stantia, che ora mai a Cuba a parte in qualche sperso municipio del campo, non rappresenta più nessuno, se non come residuato, che risulta comico agli occhi di chi a Cuba ci vive oggi. La sua ricerca di non argomentare, scappando da tutti gli argomenti e cercando solo di screditare il suo interlocutore la dice lunga, da che tipo di scuola esce. Per fortuna la gente come Lei a Cuba sta sparendo, e magari come Lei preferiscono vivere all\' estero, con la pancia piena e pontificando cose assurde. Faccia pure, tanto non sono le sue parole che cambieranno il corso di Cuba, oramai avviato e irreversibile. Lei è un vecchio arnese di un paese cambiato e che sta correndo ai 200 km ora, rimanga in Italia, che a Cuba di sicuro nessuno lo rimpiange. Rimanga a sguazzare con i vari signor Filetti, e compagnia, che sono fermi al 1976, che sicuramente la trattano da eroe, ma lasci perdere la Cuba di oggi, che sia Lei che la sua compagnia conoscete molto poco.
Cuba sta passando un momento di transizione molto importante, si stanno gettando le fondamenta per un socialismo sostenibile, che con passi alle volte lunghi, alle volte più stentati, e difficili, e con l\' impegno di tutti, senza false ipocrisie, come le sue, si sta portando chiarezza in molte cose, anche degli errori fatti e critici anche sugli errori che possono essere commessi. Capisco che per gente come Lei questo è difficile da capire, anzi gli toglie le sicurezze, per anni hanno fatto la sua vita facile e senza pensieri, ma se ne faccia una ragione, Cuba non più quella che ha lasciato. Sia un bene o un male io non lo so. Però io a Cuba del 2013 ci vivo Lei no e questo è un fatto inconfutabile. Io credo nella nuova Cuba, sostenibile, inserita in ampio gruppo mondiale, dove il bloqueo non ci fa paura, dove non esiste un nemico, ma solo la voglia di migliorare un paese, rimasto indietro e zoppicante per troppi anni, per troppi dogmi e per scelte non sempre felici. Io ci rischio qualcosa,Lei a parte scrivere qualche cosa di comico, preferisce rimanere in Italia, e come già detto pontificare, riempirsi la bocca di stupidate, ma nulla di più. Quindi nuovamente la esorto di rimanere in Italia, che a Cuba di gente come Lei non ne abbiamo bisogno.
Mirko   
 
   09-08-2013
In parecchi comenti di Mirko c’è un’idea fissa (maiuscole mie): bere MEDICINALI fino alla morte, uso di sostanze MEDICINALI alcoliche, MEDICINALI che contengono alcool. Il tutto: generalizzato, spesso, prassi. Perché questa insistenza? Screditare e fare complice il sistema sanitario cubano? E lo Stato? E visto l’insistenza – negata adesso – su «socialista», rendere il sistema causa di tutto ciò?
Il colmo arrivò quando nella sua insistenza dici: «nessuno vende alcool etilico, diciamo che lo vende lo stato in farmacia», confondendo metilico per etilico.
È Mirko ha dare la risposta a tutte le anteriori domande, quando assicura che «la droga, quella brutta, quella sintetica» «esce proprio da quei laboratori farmaceutici cubani». Un’enorme bugia. Una dannosa e pericolosa bugia: rinforzerebbe il Blocco ed straccerebbe gli accordi USA-URSS di non invasione a Cuba.

Leonardo Mesa   
 
   09-08-2013
Egregio signor Scatenoni, almeno da parte mia, mai ho parlato di sistemi socialisti o capitalisti. Mi sono limitato a spiegare un fenomeno vero, quello del alcolismo a Cuba. Altri, evidentemente con la coda di paglia sono partiti ad una difesa del sistema a priori. Poi la critica che io faccio è che a Cuba, come in gran parte del mondo, se non in tutto il mondo, esistono differenze sociali, chi beve merda pura - perdonate il francesismo- e rischia la vita, chi invece fa parte di quella casta, burocrate/militare, beve prodotti decenti. Queste se mi permette si scontra con l' etica socialista e Rivoluzionaria, ma con dispiacere le cose stanno così.
Che il problema sostanze, usate specialmente dai più giovani, nel così detto mondo occidentale è vero, e la cocaina ha sostituito negli adulti, l' uso del alcool. Sicuramente segnale di non felicità e di problematiche sociali del mondo così detto occidentale. Le statistiche esistono, anche se non le conosco penso che siano drammatiche. Cuba nel suo piccolo, ha molti di questi problemi, ora posso aggiungere con sicurezza, è arrivata anche la droga, quella brutta, quella sintetica, che guarda caso esce proprio da quei laboratori farmaceutici cubani, chiaramente al insaputa di tutti, preparata da lavoratori infedeli. Mi creda signor Scatenoni, io non so se esistono statistiche a Cuba sul numero degli alcolisti, più o meno cronici, ma le posso assicurare che il numero è altissimo. Nella quadra dove io abito ci sono almeno 5 alcolisti cronici, e una decina di alcolisti messi già maluccio. Nella quadra abitiamo forse in 100 persone compresi i bambini.
Mirko   
 
   08-08-2013
Sono contento che qua l’unico che faccia ridere sia io.
Giorgio, in tempi quando si trovavano le acque di colonie e i deodoranti liquidi (veda che non generalizzo) alcuni alcolisti cronici lo bevevano. Quando non furono accessibili, lo chiedevano; come negarlo a chi tiene a se? (a Cuba i profumi sono importanti). Dello stesso modo chiedevano alcool di cucina; come negarlo a chi non ha come accedere per mangiare? Sappia che attualmente certi profumi si trovano a un prezzo minore alle bevanda alcooliche.
Giorgio, sono esperienze vicine a me: mio zio (qpd) fu un ubriacone.
Rida se vuole.

Leonardo Mesa   
 
   08-08-2013
Mirko, il Granma a usato toni durissimi e rivela molte cose, ma come è il Granma non vale; vero?
Poi, quelli che POTREBBERO essersi confusi sono i ladri, che sono di una ditta esterna, non quelli dell’Università. Poi, lei stesso è prova di essa possibilità: non sapeva la differenza fra etanolo e metanolo. Non creda che lei sia l’unico impreparato al mondo.
Anzi, impreparato è meglio che altro: lei, immerso nella sua voglia di colpire, nemmeno si è reso conto che questo particolare della confusione aggrava le circostanze propiziatorie e allarga le responsabilità.

Leonardo Mesa   
 
   08-08-2013
Cari Giorgio, Miko e compagnia, io ci andrei piano ad associare l'uso di alcool con il fallimento di un modello statale. Se qualcuno si prende la briga di scrivere i dati sul consumo di alcool e droghe nella società italiana, il vostro castello di menzogne cade immediatamente.
PS: il paradiso capitalista USA è il primo mercato mondiale della droga per numero di consumatori! E adesso come la mettiamo?
Patemazzo Scatenoni   
 
   08-08-2013
Mirko ha ragione, Mesa è il comico del anno.
Solo pensare che gli ubriaconi cubani bevono profumo, mi sto scompisciando dalle risate. Con quel costa il profumo a Cuba, e difficoltà a incontrarlo, questi ubriaconi potrebbero bere del ottimo Champagna francese a un prezzo minore.
Mesa quando ti vediamo in TV?
Giorgio   
 
   08-08-2013
almeno una cosa va concessa al nostro mesa nel riportare le dichiarazioni di granma: non gli manca il senso del ridicolo. ve lo immaginate un bidone di metanolo da 200 litri custodito per otto anni( il vino in bottiglia, se ben tappato,può durare 8 anni; anche il metanolo in bidone?)e rubato di notte ( notare il particolare: forse era anche buia e tempestosa), cosicchè il malcapitato ladro può aver preso fischi per fiaschi. evidentemente all' università dell, havana non bastano otto anni per capire cosa c'è in un bidone.oppure il buio habanero era così fitto, da confondere un bidone da due quintali che sta lì da otto anni con qualcos' altro. Che i paria cubani festeggino a cispetren e cerveza de termo mentre i bramini vanno a chivas e moet chandon è cosa arcinota e motivo anche di barzellette da parte del popolo paziente. e magari partendo da questa constatazione mesa e il suo granma dovrebbero chiedersi perchè "la condizione sociale d' indisciplina si è radicata nella società" ( ipse dixit )
marc   
 
   08-08-2013
Il signor Mesa, attento comico della vita cubana. Consiglio il giorno che tornerà a Cuba a vivere stabilmente di fare il comico e umorista di professione. Un bel palco lo aspetta al Cabaret Cocodrillo*. Il successo è assicurato, davanti ad un pubblico al 90% cubano, figlio di quella nomenclatura borghese cubana. Lì davanti a cubani, che bevono bottiglie di liquore importato, a 50 $ al servizio, e la "Gualfara" la lasciamo, ai poveracci della Lisa e altri quartieri, con buona pace per il signor Filetti. Oltre a continuare a far ridere, magari riesce anche a capire cosa sia Cuba nella realtà, e non come la racconta nei suoi monologhi comici, che come tali, giustamente scompongono la realtà, appunto nel paradosso umoristico.

*Cabaret Cocodrillo, noto locale al Vedado, fucina di ottimi comici cubani.
Mirko   
 
   08-08-2013
Fino al 5 agosto c’erano 59 persone intossicate, di cui 11 morti, per il consumo di metanolo.
In Granma, dove secondo alcuni si parla sempre bene, si legge (5 agosto, p. 4): «atti criminali», «gravi errori di controlli interni» e «condizioni propiziatorie», «tempesta di mancanza di controllo»
L’Istituto di Farmacia e Alimenti non è una struttura sanitaria se non universitaria, che include attività di ricerca e docente teorica o pratica.
Fino adesso, sono indagati 3 custodi che, a quanto pare assodato, rubarono l’alcool di notte, probabilmente confondendolo con alcool etilico. Si precisa che il bidone di metanolo (200 l di capacità, non so quanto conteneva) era uscito dal magazzino 8 anni fa e conservato in una stanza dell’Ufficio del Gruppo di Chimica Farmaceutica.
Sono stati intervistati alti dirigenti dell’Istituto, l’Università, il Ministero di Educazione Superiore e la Custodia.
Granma evidenzia problemi di controllo e gestione, di smistamento di sostanze tossiche e dell’apparato di custodia. Fuoriesce, di nuovo, il problema dei custodi-incustodi-ladri.
Granma dice: «si tiri di qua o di là, comunque si arriva al ricorrente tema del [des]controllo all’interno delle istituzioni.» È evidente che, oltre ai 3 pro omicide e loro complice nella distribuzione e vendita (fino adesso solo 1), ci sono responsabilità altrove. E alla base di tutto c’è «la condizione sociale d’indisciplina che si è radicata [sic] nella società» cubana.

Leonardo Mesa   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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