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Paolo Diodati. Considerazioni finali sull’esperimento voluto da Lucio Battisti | | Commenti presenti :
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In questa pagina : da 41 a 43 | 12-01-2010 | Pur interessandomi di tutt'altro genere musicale ho seguito con occhio attento e un pò ironico il dipanarsi della polemica fin dall'inizio. Intervengo ora solo per cercare di riportare la discussione in una ottica più sobria e bilanciata nei giudizi. Non entro per ora direttamente nella questione Panella-Mogol, ma sottolineo, come direbbe Edoardo Bennato, che in fondo, per quanto possano aver segnato l'immaginario collettivo di un periodo storico, "sono solo canzonette" e paragonare Battisti a Mozart o a Gershwin mi pare azzardato e anche fuori dalla realtà. Come dovremmo allora, ad esempio, definire Lennon e Mc Cartney ? Consideriamo poi, a differenza del duo di Liverpool, che al di là delle Alpi il nostro è totalmente ignoto. Anche immaginare uno sviluppo di Battisti verso “musica d’avanguardia” mi pare abbia le stesse probabilità dell’affermare che Tenco se fosse vissuto avrebbe composto delle sinfonie. Sono cresciuto anch’io con le musiche di Battisti, faccio parte della sua generazione, ma stare ancora oggi a parlarne credo significhi solo che non ci si è liberati di nostalgie di gioventù oltre che non ci sia attualmente nessun epigono di valore nel campo della musica leggera italiana. A nessuno poi è venuto in mente di sottolineare che al di là del diverso spessore e significato che si può individuare nei parolieri, quando la vena creativa si è spenta non c’è testo che tenga. Probabilmente Battisti aveva esaurito il meglio del proprio percorso artistico e l’avvento di Pannella ha solo catalizzato sui testi un problema di fruibilità che era principalmente nelle melodie. Spero di non sollevare putiferi, che sarebbero comunque del tutto superflui: oggi c’è tanta musica creativa e vibrante, parlare di canzoni( e sottolineo, canzoni, non sinfonie o improvvisazioni d’autore) di 30 anni fa mi sembra più che altro un esercizio di retorica. Roberto Dell'Ava | 12-01-2010 | Come per ogni cosa, condivido che il passaggio dal "vecchio, "consolidato" al "nuovo", "sperimentale" debba proporsi con intelligente equilibrio, cosa forse in cui ha mancato il grande Lucio. Amato per le sue melodie che raccontano le cose in cui ciascuno ci si puo' riconoscere o identificare, magistralmente interpretate, d'improvvsio cambia rotta puntando su qualcosa di completamente diverso e di piu' difficile comprensione. Battisti-Mogol, ?-?, Battisti-Panella. Puo' piacere o non piacere, fatto e' che ancora se ne parla ..... il tempo fara' il resto. Savina Martinucci | 11-01-2010 |
Spiegazione in cui si fondono fantasia e logica.
Come sempre una pagina di scrittura affascinante.
grazie Paolo
Patrizia Garofalo patrizia garofalo | | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | |
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