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Commenti da 1941 a 1950
Commento di Carlo Forin aggiunto il 24.01.2019 Caro Alfredo, la tua sintesi mi piace. L'apprendistato glocale è ben radicato nella tua esperienza. E' divertente anche il vestito della tua narrazione atteggiata a 'scarpe grosse cervello fino'. Sarebbe bello che i nostri contemporanei italici venissero a scuola da te. E lasciassero al vento chiacchiere, sindacalismi, sovranismi e tutti gli -ismi.
Ciao, Carlo. Articolo di riferimento :
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] Commento di Francesca P. aggiunto il 23.01.2019 Dai, Giulia!
Bella intervista, Mazzoni. Articolo di riferimento :
Commento di Roberto Malini aggiunto il 13.01.2019 Ciao, Carlo e buon 2019. Resistiamo e "resiliamo", perché il seme non muoia... Grazie. Articolo di riferimento :
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] Commento di Carlo Forin aggiunto il 11.01.2019 Roberto,
la civiltà resiste. Resiste in Luisa, a Treviso. Ieri, 10, ho visto il suo presepe, fatto con pezzi arabi originali, di ambiente marrocchino. Rispettoso dell'ambiente di Gesù, costruito con la sapienza di una paesaggista. Meraviglioso!
Lei si domanda dove finirà con la sua morte. Ed io cerco qualcuno che muova un'istituzione culturale ad accettare il suo regalo. La civiltà resiste. Non so se quel presepe andrà in frantumi. So che Lui è nato tra di noi. Ed è un dono anche questo. La civiltà resiste. La cittadinanza unica europea va chiesta per unificare 27 Stati divisi e riottenere il ventottesimo che a giorni deve decidere se isolarsi del tutto completando l'operazione più imbecille dell'ultimo millennio. Empiristi del menga! Ciao Roberto! Articolo di riferimento :
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] Commento di Roberto Malini aggiunto il 04.01.2019 Eh sì, cara Maria. Esiste, ma è come una piccola pianta che cresca su un muro di pietre, tra le fenditure, allungandosi con grande sofferenza per cercare la luce del sole e così... esistere. Ma con quanta fatica! È fondamentale che qualcuno la noti, la piantina sofferente, e l'aiuti a diventare ogni giorno più forte. Articolo di riferimento :
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] Commento di maria aggiunto il 03.01.2019 certamente la civiltà esiste se si pongono certe domande, ma a fronte di quanta arrogante vergognosa inciviltà! Articolo di riferimento :
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] Commento di Roberto Malini aggiunto il 01.01.2019 Caro Carlo, innanzitutto, buon anno! Pur essendo astrazioni, ogni volta che arrivano la fine dell'anno precedente e il capodanno, ci sentiamo sgravati da un peso e convinti che tutto attorno a noi si rinnoverà e che... anche i miracoli diventeranno possibili. È un'ingenuità cui neanche l'esperienza pone rimedio, ma ci fa stare bene pensare, come quando eravamo bambini, che "il nuovo anno sarà migliore". L'Unione europea sta cambiando. Non vi è più la fiducia di qualche anno fa, a sessantun anni dalla sua formazione. Le basi giuridiche su cui si fonda non sono state costruite secondo il progetto, ma secondo una serie di compromessi fra i 28 stati. La libera circolazione, che avrebbe dovuto renderci cittadini europei nel vero senso dell'espressione, è partita in un modo convincente, ma successivamente sono stati posti troppi paletti e non è affatto semplice né naturale trasferirsi permanentemente da una nazione all'altra. Tantomeno per chi è indigente. La lotta contro la discriminazione e l'esclusione sociale sono rimaste chimere, tanto che assistiamo al fenomeno incivile dei porti chiusi e degli sgomberi di insediamenti di emergenza senza più limiti né misure sociali successive alle operazioni delle ruspe. L'incremento del comune benessere socio-economico è rimasto un fantasma e constatiamo le disparità fra le diverse nazioni e anche fra i diversi gruppi sociali. Non parliamo della moneta unica. A volte per costruire un edificio, è necessario abbattere il precedente, perché lavori di restauro e recupero non sono sufficienti. Bisogna poi vedere se gli inquilini destinati a quell'edificio lo desiderino realmente; se si trovino bene in quella zona; se siano in grado di andare d'accordo; se abbiano uno spirito accogliente (che comporta sempre qualche sacrificio); se siano disposti ad avere un'amministratore, a pagarlo e ad accordargli certi poteri. La domanda precedente a quella che mette in discussione l'esistenza di un'Unione europea simile a quella del sogno dei suoi ideatori potrebbe essere un po' più ad ampio spettro: "La civiltà, esiste?". Articolo di riferimento :
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] Commento di Carlo Forin aggiunto il 31.12.2018 Roberto, la tua domanda alla nebulosa europea ha una risposta netta: no, l'unione dei cittadini europei non esiste. A 62 anni dalla nascita del MEC il progetto rivela una tabe d'origine: i 27 Stati sono rimasti divisi ed i cittadini non sono mai stati uniti con un'unica cittadinanza. Quando, finalmente, saranno tutti con un passaporto ed una carta d'identità europea l'accoglienza di qualche milione di migranti l'anno in mezzo ai 500 milioni di europei non darà più scandalo. Sono il solo a continuar a gridarlo? Tu, ad esempio, sei pronto a cestinare gli Stati Uniti d'Europa come primo stadio del lancio della cittadinanza unica, in voga 2000 anni fa nell'impero romano? Articolo di riferimento :
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] Commento di Carlo Forin aggiunto il 30.12.2018 Grazie della bibliografia. Questo somaro dovrà tappare un bel buco! Articolo di riferimento :
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] Commento di Pina Rando aggiunto il 29.12.2018 Un gigante della letteratura israeliana e non solo. Articolo di riferimento :
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