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Commento di Liliana Mosca aggiunto il 30.08.2007
Gentile Dr. Ciucci,
ho letto l'articolo e credo che più che protestare contro l'agire della Francia, di cui è data notizia nell'articolo di oggi sul MIDI Madagasikara :
(Consulat de France à Madagascar La version du Consul sortant sur les questions de visas était explicite, hier, au ministère des Affaires étrangères à Anosy.
1 visa sur 6 refusé, selon le Consul sortant, Roland Brejon
S’il y a un sujet qui fâche entre l’administration française et les Malgaches, c’est bien les questions de visa. C’est sans doute pour cette raison que Roland Brejon, consul général sortant de France, a devancé toutes les interrogations pour faire valoir son point de vue hier, lors de sa cérémonie d’adieu au ministère des Affaires étrangères, à Anosy. A cette occasion, il a été fait officier de l’ordre national malgache par le Ministre Marcel Ranjeva.
Si ce dernier a été élogieux dans ses propos sur le séjour de Roland Brejon à Madagascar, le qualifiant « d’homme de terrain », le consul a quant à lui tenu des propos faisant penser qu’il ne s’amusait pas tellement dans la gestion de son quotidien professionnel. Il n’a pas en effet hésité à révéler qu’il n’y avait « aucune réception, aucune sortie en ville, un dîner ou un déjeuner » au cours desquels il n’était pas sollicité pour une histoire de visa. Chiffres à l’appui, il a annoncé qu’en 2006, 16.363 visas ont été délivrés, et le taux de refus était de 1 sur 6 visas, c’est-à-dire une proportion de 15%. Ces formalités relèvent du pouvoir discrétionnaire de l’administration française et sont régies par la politique générale de l’Etat, et aucune nation n’est privilégiée, a également argumenté le Consul.
Consensus
Il a aussi évoqué les facteurs culturels pour expliquer les incompréhensions de part et d’autre sur la délivrance ou non des visas. Selon lui, la culture malgache favorise la négociation pour aboutir à un consensus. « On a du mal pour que tout soit négociable » a tenu à expliquer Roland Brejon, qui a ajouté que les refus étaient souvent interprétés comme une intransigeance de la part des employés du consulat. Il a même illustré ses propos par le fait que si tous les Malgaches voulaient se rendre à la Réunion, l’île serait envahie ! Pour les refus de visas, si tous les demandeurs malgaches étaient des personnes louches et sujets à l’immigration clandestine, on pourrait comprendre le facteur culturel évoqué par le Consul. Mais quand il s’agit de personnes se rendant temporairement sur le territoire français et justifiant d’une activité bien réelle à Madagascar, le refus devient effectivement incompréhensible, surtout quand on prône que la France est une terre d’accueil. Apparemment, le débat sur ce sujet ne finira pas avec le départ de Roland Bréjon, qui va se tourner vers l’Union Européenne, et son successeur, Alain Jouret, reprendra le flambeau.) ed altri quotidiani malgasci.
La Sua protesta andrebbe formulata nei confronti del nostro governo: Roma ed ambasciata di Pretoria.
Con molti saluti
Liliana Mosca
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prof. Liliana Mosca
Docente di Storia e Istituzioni dei Paesi Afro Asiatici
Dipartimento di Scienze dello Stato
Università degli Studi di Napoli Federico II
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] Commento di carlo alberto aggiunto il 29.08.2007 Mi scuso per come ho scritto Washington
Carlo Alberto Articolo di riferimento :
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] Commento di lidia pizzo aggiunto il 29.08.2007 Il mio contatto è per il maestro Poggiali, di cui mi ha sempre parlato l'Architetto Gaetano Gulizia, che non lo incontra nè lo sente da circa cinquant' anni e avrebbe il piacere di sentirlo. Io mi sostituisco a "Chi l'ha visto?" nel fare da tramite tra i due, se effettivamente il maestro Poggiali è stato amico di Gulizia.
Mi scuso per l'intrusione ma Tanino non ha computer o meglio internet. Sperando nella ricerca lunga e faticosa nei meandri della mente del maestro, mi scuso ancora per l'intrusione e saluto il maestro.
Distintamente
Lidia Pizzo
P.S Bellissima carriera e belle opere, almeno quelle sul computer!!! Complimenti! Anch'io mastico d'arte!!!! Articolo di riferimento :
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] Commento di carlotta aggiunto il 29.08.2007 Grazie Francesca,
forse è un feeling tutto Toscano che ti fa apprezzare questa pagina ricopiata da un lontano quadermo di scuola... Non so se ne seguiranno altri di certo è che su Tellusfolio ci sono personaggi che meritano di essere pubblicati ma sopratutto letti e apprezzati molto più di me, tipo Antonella Pizzo, Maria Lanciotti, Alivento e tanti altri (scusandomi per aver fatto solo pochi esempi).
Sai che TELLUS 28 è molto interessante?? Ho appena finito di leggerlo e ho trovato un unico difetto: esce una sola volta all'anno!!!!
Carlotta
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] Commento di carlo alberto aggiunto il 29.08.2007 Perchè invece di parlare del cambio di nome della capitale, che se ne sono occupati solo i giornali italiani in quanto non fa notizia per il resto del mondo, non parla di una notizia vera che è quella della nascita a Caracas del Distretto Federale ,come Waschington negli Stati Uniti.
Se la proposta verrà approvata sarà la fine dell' Apartheid.
Adesso ogni quartiere ha un proprio governo e i ricchi stanno con i ricchi e i poveri con i poveri dove anche i servizi sono separati ammesso che i poveri ce li abbiano sempre.
Queste sono le notizie che andrebbero diffuse, ma purtroppo accecati dalle proprie ideologie si vede solo quello che si vuole vedere e si scrive di conseguenza.
Con questo pongo fine ai commenti su questo articolo, spero ce ne siano in futuro altri un pò più obiettivi sui quali poter scambiare qualche opinione
Con i migliori saluti
Carlo Alberto Articolo di riferimento :
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] Commento di foliao aggiunto il 28.08.2007 e io che pure gli ho dato il voto...spesso mi trovo d'accordo con lui su tante questioni,evidentemente invece non si sono evoluti per niente,sempre a cullarsi nei loro falsi miti sulla pelle del popolo cubano. sicuramente il mio voto non lo avranno più nonostante in italia non ci siano alternative Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 28.08.2007 A mio parere il paragone tra Arbenz e Chavez non si pone, perchè il primo era un moderato democratico e il secondo soltanto un aspirante dittatore. Il golpe che sta preparando Chavez in Venezuela è sotto gli occhi di tutti e chi non lo vede è perchè non lo vuol vedere. Certo, le elezioni sono state democratiche, ma quando se ne faranno di nuove? Chavez sta procedendo a colpi di riforme costituzionali e sta cercando di dilatare i tempi del suo mandato. Il presidente venezuelano sta cercando di mettere il bavaglio alla opposizione, che ha le sue colpe perchè si è fatta zittire senza protestare efficacemente. Va avanti a colpi di populismo e con decisioni spettacolari. Adesso cambierà il nome a Caracas...
E' più forte di me. Non mi fido dei caudillos e degli aspiranti tali. Chavez è un Castro giovane, solo molto più limitato culturalmente e - a mio giudizio - più pericoloso.
Tutto questo (purtroppo va sempre detto) non vuol dire che approvi metodi passati e presenti della CIA. Ogni Paese deve darsi il proprio governo e deve essere libero di autodeterminarsi.
Gordiano Lupi Articolo di riferimento :
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] Commento di Francesca aggiunto il 27.08.2007 Ciao Carlotta ,
fammi sapere quando potremo leggere altri tuoi racconti .. fantastico anche questo!
Un abbraccio.
Francesca (Prato) Articolo di riferimento :
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] Commento di carlo alberto aggiunto il 27.08.2007 E' noto a tutti che le elezioni per il Governo vinte da Chavez sono state fra le più democratiche fatte al mondo che, come del resto tutte le precedenti, sono state ratificate da tutte le organizzazioni internazionali che hanno monitorato il voto, a partire dalla OEA al centro Carter, come libere e trasparenti.
Non vedo quindi, quale Golpe stia preparando Chavez dal momento che è stato democraticamente eletto.
Poi per ciò che riguarda il paragone con il governo Arbenz, non è da escludere che la CIA non pensi di riprovare a fare quello che ha fatto all' epoca in Guatemala , ma adesso in Venezuela sarà un pò più dura.
Con i migliori saluti
Carlo Alberto Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 26.08.2007 Magari facciamo il solito paragone con il Guatemala di Arbenz, no? Visto che noi conosciamo la storia...
Che Guevara giustifica così la chiusura della stampa dissidente. Non voleva che si ripetessero colpi di stato filo statunitensi come quello che aveva dovuto vedere impotente... In questo modo giustifichiamo ogni sopruso, solo perchè qualcuno la pensa diversamente da noi...
E quello che sta preparando Chavez cos'é?
Non è un golpe? Ne riparleremo...
Con tutta la mia stima, anche se non la vedo come lei...
Lupi Articolo di riferimento :
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