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Commento di Carlo Forin aggiunto il 20.11.2007
Mi permetta, sig. Matteo, di chiamare 'falso pudore' questa sua reazione stizzita.
E' lo stesso di tanti compilatori di vocabolari che si astengono dal riferire altri termini 'impuri'.
Emilio Zanette, ad es., che ha redatto il 'Dizionario del dialetto di Vittorio Veneto', omette la gran parte dei termini popolari della lingua 'dialettale' per questo 'falso pudore'.

Lei può dire che potevo controllarmi meglio. Ed ha ragione!
Infatti l'on. Carlo Costantini mi ha punito tirandomi le orecchie sull'oggetto della mia reazione: avevo capito male ciò che aveva denunciato l'on. Di Pietro.

Ma lasci stare queste cose, che hanno sì un sapore nobile ormai perduto nel linguaggio scurrile prevalente, ma
che non danno alcun insegnamento morale sostanziale.
Commento di www.stefanomannacio.it aggiunto il 19.11.2007
Quer pasticciaccio brutto della Class Action all’Italiana
Data: 19 Novembre 2007

Argomento: Comunicati, Consumatori e Prima Pagina.

In un recente scambio epistolare con il Presidente di MDC, Antonio Longo, avevo stigmatizzato il formulato, poi approvato per errore al Senato, sull’istituzione della class action che pone una riserva quasi esclusiva alle associazioni appartenenti al CNCU. In poche parole si tradisce lo spirito originario della class action americana che dovrebbe, per i successi che ha ottenuto, essere il modello di riferimento, un modello diffuso sul territorio. Con la class action all’italiana si rischia di creare un sistema ”controllato e diretto” dal Ministro dello Sviluppo Economico, che, per legge (art. 136 del Codice del Consumo), presiede il CNCU.

Le imprese non dovrebbero essere preoccupate più di tanto, salvo che il ministro di turno, magari alzandosi male una mattina, non decida di convocare le associazioni per invitarle, magari con la promessa di qualche finanziamento, a ”colpire una azienda per educarne cento”. E’ evidente che i contributi potrebbero essere erogati anche per la ragione opposta! A fronte di tale scenario, le difese “corporative” del provvedimento da parte di Federconsumatori, sembrano surreali come il sostegno, a spada tratta, di Adiconsum e Adusbef, Essendo tutte associazioni appartenenti al CNCU e, guarda caso, strenue paladine dell’indennizzo diretto, comprendiamo benissimo la volontà di sostenere quello che è per loro una specie di ”asso piglia tutto”, come peraltro espresso da alcuni comunicati (qui, qui e qui) dell’ADUC, una associazione fuori dal coro.
Commento di gaviotazalas aggiunto il 19.11.2007
Tante cose che non dicono, ne diranno mai nel Granma, sarebbe andare in contra dei principi socialisti o meglio SOCIO-listi (ma la frase non riesce a capirsi in italiano) Loro se coprano le spalle altrui.
La gente continua a scappare in questi giorni, ho saputo di al meno cento cosi senza approfondire. è una pena che tanti girano la faccia dall'altra parte per no vedere, non ascoltare, non sentire,,,,
Ipocriti quelli che appoggiano un governo dove la gente se lancia in mare a rischio della propria vita, el bene più prezioso che abbiamo. Ho sentito una racconto questa settimana di una mamma scapata con la sua figlia i el marito, ha detto solo che non consiglia a nessuno quello viaggio, le onde en medio del golfo diventano terrificanti,,,,ma non bastano queste e altre testimonianze per fermare alla gente.
Articolo di riferimento : Notizie da Cuba. Tutto quello che il Granma e Diliberto non dicono…
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Commento di GAVIOTAZALAS aggiunto il 19.11.2007
Hola, tutti bene?? Me alegra trovare questa Finestra aperta su queste tema. Certamente ne gli anni vissuti a ESPAÑA, gli spagnoli ci lamentavano spesso perché Juan Carlos non interveniva in niente, incluso quando c'era una riunione dove partecipava tante volte era ripreso addormentato. Anche se non lo hanno fatto vedere Chavez, durante la riunione ogni volta che apriva la bocca finiva con la stessa frase offensiva verso Aznar.Pare che el Re stava stanco della situazione.
Zapatero ha dato una lezione di democrazia, e di respetto verso il popolo che ripresentano. Queste lezione le va bene a tanti che fanno politica SOLO sparlando degli partiti contrari, senza essere propositivi.
Non credo che Chavez l'abbia capito. Vorrei sapere cosa le ha detto el Coma-andante al ROQUE quando e arrivato a casa, lo avranno messo in punizione.
Alla fine perde il popolo cubano come sempre. Addio possibilità di miglioramenti delle relazione con Spagna. Zapatero dopo di queste frase di Fidel avrà capito FORSE que ce poco di aspettarsi di questa gente autoritaria e che non sanno chiudere la bocca.
Articolo di riferimento : A. Torreguitart Ruiz. Por qué no te callas?
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Commento di matteo lisignoli aggiunto il 19.11.2007
Spettabile redazione,
L'immagine da Voi pubblicata urta la mia sensibilità e offende la mia dignità personale, impedendomi, tra l'altro, di leggerne l'articolo.
Vi sarei grato di toglierla.
Commento di dargy aggiunto il 19.11.2007
che piacere bedere che la gente si diberte con le disgrasie altrui.LE PERSONE A CUBA ANNO FAME "che importa noi stiamo organisando il cenone di natale e le bacanze di capodanno dove spenderemo cuello che guadagna un cubano in tre anni,NON ANNO IL DIRITTO DI PENSARE a chi importa noi posiamo ma no pensiamo perche siamo tropo ocupati a piangersi addoso con la depresione di turno o pure a guadagnare sempre di piu per poter pagare i dibersi mutui che faciamo per comprare della roba inutile,NO POSONO LEGERE CUELLO CHE BOGLIONO PERCHE E VIETATO che importa noi posiamo ma non leggiamo perche e meglio bedere in tv la belina o la disgrasia di turno,I CUBANI NO POSONO MUOVERSI MANCO NEL LORO PAESE che ci importa noi andiamo in giro per il mondo a sputare in facia la nostra fortuna a chi e piu sfortunato di noi (anche si per andare si e dobuto prendere un mutuo)per sentirsi meglio ,ma poi cundo si torna si ba in chiesa a fare la carita e le brabe persone .................... cuante cose si posano dire ma ache serbirebe ogni unno pensa al suo orticello o al masimo ci ride delle disgrasie altrui perche e piu facile no crederci e bivere di mensogne che afrontare la dura realta ( almeno cuando no sei costreto ad afrontare la realta)

be almeno abiamo ottenuto una risata grazie

dargy
Articolo di riferimento : Notizie da Cuba. Tutto quello che il Granma e Diliberto non dicono…
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Commento di dargy aggiunto il 19.11.2007
ciao tyti sei tornata, pensabo che mi abresti risposto e inbece sei rimasta sitta come del resto sucede alle persone che no anno probe sulle cosse che dicono. be mi fa piacere che ti diberti almeno pasi il tempo, no? ciao
dargy
Articolo di riferimento : A. Torreguitart Ruiz. Por qué no te callas?
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Commento di Tommaso Gatti aggiunto il 18.11.2007
Questo film mi è sembrato noioso in alcuni punti, come ad esempio lo sbarco dei Mille. Non ho capito una cosa: ma nel primo attacco a Palermo contro chi si scontrano i garibaldini? E ancora, dopo lo sbarco dei Mille il Principe di Salina rivolto a Padre Pirrone dice:"Sapete cosa succede nel nostr Paese? Niente succede. è solo una sostituzione di ceti." Cosa significano queste parole?
Commento di filomeno aggiunto il 18.11.2007
Amore e morte nel giardino degli dei, Sauro Scavolini, 1972 con Peter Lee Lawrence, Erika Blanc, Orchidea de Santis
Commento di sapetedovevimetterei labandieradellapace? aggiunto il 18.11.2007
provate a indovinare... 10,100,1000 basi americane in Italia!
Continuate a ostacolare i lavori e vedrete che bella manifestazione tiriamo su, considerando che la gente di Vicenza VUOLE la base! E non vuole voi che rompete i cosìdetti a tutti! Stiamo raccogliendo gente, e non saremo 10 o 100000 ma molti di più belli di mamma.

Quanto alla pace dovreste ricordarvi che proprio i movimenti pacifisti sono stati la causa della seconda guerra mondiale, che un attacco preventivo a Hitler avrebbe potuto evitare. Ma le folle dementi volevano la paix! Lasciamo che Hitler che conquisti i sudeti e la Polonia e massacri gli ebrei. L'importante è che noi viviamo in pace... bella ipocrisia. Idem il vostro atteggiamento con Saddam, i talebani e tutti i tiranni di sto mondo. Le vostre marce della pace sono la condanna di tutti quei popoli che non vivono in libertà. Se io fossi al loro posto preferirei rischiare di beccarmi una bomba in testa che vivere come uno schiavo. E proprio non me ne fregherebbe se chi viene a liberarmi lo fa per interessi geopolitici o economici o per un ideale puro.

Vabbè ma tanto è come parlare con dei fondamentalisti...
Ciao



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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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