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Commento di paga Liborio aggiunto il 23.11.2007 Cara Tytti non so che video hai visto, se sulla tv cubana o quella di Chavez.
In quel momento aveva la parola il compagno Zapatero e l'orango lo stava interrompendo continuamente per dare del "fascista" ad Aznar. Non sono certo un sostenitore di Aznar o un monarchico pero' le cose raccontiamole giuste.
STAVA PARLANDO Zapatero. Solo dopo qualche interruzione,fastidiosa come e' proprio della persona, Juanca ha perso la regale pazienza e ha dimostrato a tutti di avere gli attributi per zittire il vero fascista.
Quindi riguardalo pure il video, ma non a casa di Diliberto, perche' nasconderel'evidenza mi sembra veramente troppo. Te lo dice uno di sinistra, ma di quella che ragiona. Articolo di riferimento :
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] Commento di Tytti aggiunto il 23.11.2007 Per paga liborio se guardi il video ti accorgi che Chavez è stato interrotto da quella gran cima del re. Articolo di riferimento :
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] Commento di simo86 aggiunto il 23.11.2007 Sono pienamente d'accordo. Tutta la mia solidarieta per Alberto, un rahazzo veramnete coraggioso. CIAO Articolo di riferimento :
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] Commento di Tytti aggiunto il 23.11.2007 Gordiano su stia tranquillo Chavez ha vinto sempre tutte le elezioni fin qui disputate nonostante quello scritto nel mio post precedente. Elezioni che si sono svolte regolarmente come hanno rilevato tutti gli organismi internazionali e il candidato dell' opposizione, questo vi da fasidio lo so ma è così e dovete un po riflettere perchè se anche chi vince le elezioni è dittatore avete le idee un po confuse. Poi apostrofare come fascista un signore che ha partecipato al golpe contro un governo democraticamente eletto per voi è sbagliato? Anche qui penso che dovreste fare un po di chiarezza in voi stessi. A la partecipazione al golpe del ex premier spagnolo, anche lui democraticamente eletto, al golpe in Venezuela è stata confermata anche dal Ministro degli esteri spagnolo attualmente in carica e il re non mi sembra si sia agitato piu' di tanto vai a capire questi reali. Articolo di riferimento :
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] Commento di Lucrezia De Domizio Durini aggiunto il 22.11.2007 COMPLIMENTI e AUGURI DI BUON LAVORO
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] Commento di Andrea Granchi aggiunto il 22.11.2007 Cara Alessandra,
mi ha fatto piacere leggere questo tuo articolo sul Cristo tuo e di Carlo Fabre con il rimando a quello straordinario affresco del Pordenone che è a Cremona. Ricordo di aver visto più volte il duomo di quella città e fin dal 1969 il ciclo di quel grande pittore mi ha sempre colpito. Non mi ricordavo bene però questa straordinaria deposizione. Pensa che sto lavorando proprio ad una "deposizione" per la cappella della Misericordia del Galluzzo, recentemente rinnovata, che farò in affresco su un supporto ligneo mobile appositamente preparato (260 x 140 circa) e che dovrebbe essere pronta entro l'anno, se ce la farò. La cosa curiosa e sorprendente è che in una serie di bozzetti preeparatori la posizione che stavo studiando per il Cristo è assai simile a quella dipinta dal maestro friulano. Accetto quindi questa singolare sollecitazione di cui ti rendo consapevole.
A presto, Andrea
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] Commento di micio micio bau bau aggiunto il 22.11.2007 TORRE RUIZ ha scritto: "Quasi quasi divento monarchico"...
Impossibile: E' GIA' MONARCHICO-FRANCHISTA DA UN PEZZO... Articolo di riferimento :
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] Commento di Mik aggiunto il 22.11.2007 ero tra il pubblico!
un'ottima serata, la valle ridipinta! Articolo di riferimento :
Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 21.11.2007 Credo che persone come Titty non sappiano niente di storie tipo Pasternak e il Dottor Zivago... ma lasciamo stare, meglio Gianni Minà...
Gordiano Articolo di riferimento :
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] Commento di C. Romano aggiunto il 21.11.2007 Desidero anch'io riportare qui il commento alle poesie di Marco Rampon, sgusciato via chissà sotto quale pila di bit!
La poesia di Marco Rampon ha la leggerezza propria delle cose in movimento e del muoversi intorno alle cose; si dispiega in versi che chiedono spazio, si allungano, alcuni arrivano in velocità al margine del foglio e solo allora si rassegnano ad andare a capo. Il posizionamento e la costrizione del testo nei limiti della pagina, da una parte, e la vitalità - direi l’irrequietezza - della parola dall’altra, sono due aspetti che possiamo considerare metaforicamente come la possibilità o meno che ha il testo di aprirsi a una pluralità di senso. Questa considerazione suscita delle domande: può il poeta prendere una posizione, qualunque sia, per mezzo della poesia? Oppure è il testo scritto, con l’inviolabilità del suo senso più intimo, il solo a poter prendere posizione? La questione è aperta. Per parte nostra riconosciamo volentieri al testo questa facoltà; quel che ce ne viene in cambio è la possibilità e il piacere di con-versare (che significa girare insieme, cambiare continuamente posizione insieme); approfittiamo dunque del mezzo di locomozione messo a disposizione dal poeta Rampon, e “Se la marcia è innestata il cambio gira…… Se il motore canta…..Se l’amico di sempre conduce e lo sguardo è sereno…….. Se ancora il mio amico pilota tutto gira e gli ingranaggi inseguono il movimento…..” cominciamo pure a girare intorno al testo, e da ogni posizione cavare un senso; in fondo, dice Rampon “Se preciso ma non giro forse non vedo”. Forse. Articolo di riferimento :
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