Lunedì , 07 Ottobre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò Madama [ARCHIVIO 06-12]
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Processi a porte chiuse per microfoni e telecamere. Cui prodest?
09 Giugno 2010
 

Nel disegno di legge sulle intercettazioni si prevede, di fatto, il divieto per le riprese audio e video di tutti i processi giudiziari. Chi e perché vuole i processi a porte chiuse? Una domanda che resta inevasa e alla quale nessuno pare intenzionato a rispondere ai cittadini perché, invece che semplificare e agevolare la possibilità di seguire i pubblici dibattimenti, si complica la norma!

Dalla chiusura totale uscita dalla Camera siamo arrivati ad un emendamento del relatore al Senato, sen. Roberto Centaro, dove si propone che per superare l'obiezione delle parti processuali alle riprese si possa pronunciare il presidente della Corte d'Appello laddove ravvisi un interesse sociale particolarmente rilevante.

Come e perché debba essere esautorato il giudice non è dato sapere. Lo stesso giudice (monocratico o collegiale) che decide l'ammissione di prove, di testimonianze e infine emette la sentenza, perché non può decidere sulle riprese? Perché deve demandare la decisione ad un presidente della Corte d'appello che nulla conosce del dibattimento, neppure le motivazioni con cui le parti si oppongono?

Mentre nessuno fornisce una motivazione e una paternità politica a questa volontà di lasciare microfoni, telecamere e quindi i cittadini fuori dalle aule dei tribunali, per parte nostra abbiamo presentato un subemendamento (1) per ripristinare la formulazione attuale con cui il giudice decide nei casi in cui ravvede l'interesse sociale, ma nei casi in cui anche il giudice fosse contrario (come e' avvenuto recentemente nel processo Bassolino quando a Radio Radicale e' stata negata la registrazione integrale) la parte interessata potrebbe rivolgere l'istanza al presidente della Corte d'Appello che, ricevuti gli atti, decide senza ritardo.

 

Donatella Poretti

 

 

(1) subemendamento 1.809/1 Poretti, Perduca, Bonino

All'emendamento 1.809, lettera a), sostituire il comma con il seguente:

«2. L'autorizzazione può essere data, dal giudice che procede, anche senza il consenso delle parti quando sussiste un interesse sociale particolarmente rilevante alla conoscenza del dibattimento. In caso di diniego dell'autorizzazione l'istanza può essere riproposta dalla parte interessata al presidente della Corte d'Appello che, ricevuti gli atti, decide senza ritardo».


Articoli correlati

  Carmelo Palma. Non si stoppano i 'processi mediatici' abolendo la cronaca giudiziaria
  Gino Songini. Libertà di stampa. Ancora
  Radio radicale. Salviamo la messa in onda dei processi
  Emma Bonino. DDL intercettazioni, provvedimento che nega e calpesta i diritti costituzionali
  Valter Vecellio. Intercettazioni telefoniche e ambientali. Qualche piccola riflessione a margine
  Luciano Canova. “Family day” (Intercettazione alpigiana)
  Giuseppe Giulietti. Fini, farefuturo o farebavaglio?
  Rachel Donadio. Un governo ossessionato dalle intercettazioni
  Contro la legge bavaglio (Janù per Gazetin luglio 2010)
  Domenico Murrone. Intercettazioni telefoniche e telemarketing selvaggio
  Luciano Canova. Confidenze rosa e noir
  Intercettazioni possibili. 1 – Il porcaro della famiglia Savoia
  Intercettazioni possibili. 2 – Dialogo in sms
  Gaetano Barbella. Il telefonino discreto a prova del maresciallo Rocca
  Luciano Canova. Intercettazione politica: i numeri segreti di Turigliatto
  Intercettazioni. Disegno di legge contrario a dettami Corte Strasburgo e Corte Costituzionale. Presentata pregiudiziale
  Luciano Canova. Pianeta Marx. Intercettazione alla porta...
  Intercettazioni: inaccettabile il privilegio concesso ai membri del clero
  Luciano Canova. Intercettazioni post-natalizie
  In libero stato! Al Teatro Vittoria di Roma lunedì sera
  Vincenzo Donvito. Silenzio e imbarazzo sulla tragedia dell'Italia nel rapporto di “Reporters sans frontières”
  CERCHIAMO 50 PERSONE...
  Gino Songini. A proposito della libertà di stampa
  Annagloria Del Piano. Il giornalismo e il diritto di critica
  Il Governo ripensi la scelta di abolire le tariffe postali agevolate per l’editoria
  Patrizia Garofalo. “Sono sempre più sconcertata”
  Enea Sansi. Il Tribunale di Sondrio revoca l'ordinanza di sequestro del Gazetin
  Mao Valpiana. Minaccia di morte per “Azione Nonviolenta”
  Articolo21. Editoria. Bonaiuti convochi tutte le parti sociali e politiche
  Articolo 21, articolo 21!
  Senza tregua: nuova citazione del Gazetin da parte del giudice Fanfarillo
  Società Pannunzio/ OMC. Un osservatore internazionale per la condizione della informazione in Italia!
  “Zeroellode”. Gordiano Lupi intervista Daniele Pierucci
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.3%
NO
 29.7%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy