Giovedì , 28 Marzo 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Peppe Sini. Fermare le stragi nell'unico modo possibile
22 Marzo 2016
 

Le stragi che oggi hanno insanguinato Bruxelles ci colmano di orrore e di terrore, di lacrime e lutto, di un muto sgomento e di un dolore insostenibile.

Ma questo ennesimo abominevole crimine deve anche aprirci gli occhi, il cuore, la mente.

Ad esso occorre rispondere con la forza della verità, della ragione, dell'umanità.

*

La morte di massa che i criminali terroristi portano nel cuore dell'Europa è tragicamente la stessa morte di massa che da decenni le armate legali dei governi occidentali e dei loro sanguinari complici e sicari regionali, ed i prodotti letali dei mercanti di armi, spargono nel vicino e nel medio oriente; e le organizzazioni terroristiche che ora portano nelle nostre città europee un diluvio di sangue sono state allevate dai nostri governi, dalle nostre guerre, dalle nostre armi, e la politica del terrore globale dei poteri imperiali riproducono specularmente sulla scala ad esse accessibile.

*

Come ci si poteva illudere che quelle guerre non avrebbero raggiunto anche le nostre case?

Come ci si poteva illudere che i terroristi colà finanziati, armati e addestrati dalle potenze occidentali e dai loro complici regionali non avrebbero prima o poi esteso il loro campo d'azione da quelle terre alle nostre?

Come ci si poteva illudere di essere in un'isola felice, in una campana di vetro, in una torre d'avorio, in una fortezza inespugnabile, quando le tecnologie hanno unificato il mondo e le armi di sterminio sono a disposizione di tutte le mafie così come dell'uomo più solo, più stolto e più disperato? mentre milioni e milioni di esseri umani, già oggi vittime delle guerre e della fame, del terrore e delle devastazioni, delle dittature e della schiavitù, hanno perso ogni loro bene e sono costretti a fuggire attraverso deserti e mari, attraverso paesi e continenti, affrontando la morte – e sovente alla morte soccombendo quando ormai la meta agognata sembrava vicina –, perché i governi dei paesi europei negano loro il primo di tutti i diritti: il diritto a salvare la propria vita, rifiutando ad essi l'approdo in un luogo in cui vivere in pace?

*

C'è un solo modo per fermare le stragi: cessare di commetterle e di favoreggiarle.

C'è un solo modo per sconfiggere il terrorismo: scegliere la nonviolenza.

Occorre una immediata politica di disarmo e di proibizione assoluta di produrre, commerciare e detenere armi.

Occorre una immediata politica di smilitarizzazione dei conflitti e di intervento umanitario non armato e nonviolento per salvare tutte le vite.

Occorre contrastare il militarismo, il razzismo e il maschilismo: che sono le reali basi ideologiche e i modelli comportamentali del terrorismo stragista e schiavista (che usa oggi strumentalmente la religione esattamente come appena ieri usava altrettanto strumentalmente le ideologie laiche otto e novecentesche – il patriottismo e il nazionalismo, ma anche il socialismo e l'anarchia).

*

L'Italia decida di contrastare le guerre e le stragi, con la drastica riduzione delle spese militari e l'avvio della Difesa popolare nonviolenta e dei Corpi civili di pace, con gli aiuti umanitari ovunque occorrano, con la cessazione immediata della produzione armiera, con la denuncia e l'impegno per lo scioglimento delle alleanze militari terroriste e stragiste (come la Nato), e convochi l'Unione Europea a fare altrettanto.

L'Italia decida di lottare davvero contro il razzismo, accogliendo tutti i profughi e garantendo loro un servizio di trasporto pubblico e gratuito che consenta a tutte le persone l'ingresso in Italia in modo legale e sicuro – e convochi l'Unione Europea a fare altrettanto.

L'Italia decida di lottare davvero contro il maschilismo, innanzitutto applicando pienamente la Convenzione di Istanbul e sostenendo i centri antiviolenza delle donne, e convochi l'Unione Europea a fare altrettanto.

*

Alla violenza occorre opporre la nonviolenza.

All'odio che uccide occorre opporre la solidarietà che salva.

Alla barbarie che disumanizza occorre opporre la civiltà che affratella e assorella.

Al male occorre opporre il bene.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi è una sola umanità.

 

Peppe Sini

responsabile del Centro di ricerca per
la pace e i diritti umani
di Viterbo


Articoli correlati

  Plantu. Diario europeo
  Lidia Menapace. Cominciare da un FBI europeo?
  Vetrina/ Alberto Figliolia. È l'era delle stragi degli innocenti
  Il Blogghino. Nel diluvio di parole...
  Asmae Dachan “nella tana degli uomini bomba”
  Sorry for Brussels
  Roberto Malini. La follia di sostenere Isis
  Gordiano Lupi a tutto Garrincha
  Zoé Valdés. “Je suis Bangladesh et Bagdad”
  Umberto Santino. La pace naviga controcorrente
  We are Orlando
  Christian Flammia. Prevenire, educare, magari rinunciare a qualcosa... ma l'Isis si può vincere
  Mario Lucchini. Ma quale sicurezza?
  Roberto Fantini. Bombe italiane utilizzate dall’Arabia Saudita in Yemen
  Asmae Dachan. Basta con terrorismo e giù le mani dall'Italia
  Asmae Dachan. Il pianista di Parigi come il pianista di Yarmouk
  Carlo Forin. Strage di libertà in Francia
  Omar Santana. Il califfato affonda nel sangue
  Vetrina/ Giuseppina Rando. Non cessa la vendetta
  Cosa sta accadendo a Mosul?
  Lidia Menapace. Neutralità, Nato, Caschi blu
  “Da Senigallia a Kobane. Insieme ai Curdi”
  Un enorme pericolo alla diga di Mosul. Siano ritirate le truppe italiane
  Omar Santana, il doppio sistema monetario e lo Stato Islamico
  Lidia Menapace. Guerre e bugie
  Marco Lombardi. Occhi voraci di libertà
  Roberto Malini. Grazie, Lucasz
  Al distributore
  Carlotta Caldonazzo. Terrorismo e guerra al terrorismo: una controproposta
  Francesco Cecchini. Cosa sta succedendo a Falluja, a Mosul e in Italia
  Wolinski, Cabu, Charb, Tignous: non dimentichiamoli e impegniamoci come loro per la libertà
  Asmae Dachan. Isis e Assad: il tempismo del terrore per seppellire altro terrore
  Peppe Sini. Hiroshima sul lungomare di Nizza
  Francesco Cecchini. Diga di Mossul, Iraq. Soldi per andare alla guerra
  Christian Flammia. “È in corso la terza guerra mondiale”
  Gino Songini. Una guerra mondiale “a pezzi”
  Asmae Dachan. “Figlie di un dio minore”, un reportage che pone interrogativi
  Garrincha. Buon appetito
  Asmae Dachan. #Siria: Isis e l’infibulazione dei cervelli
  Marco Lombardi. Radici
  Asmae Dachan. Baghdad, l’ennesima strage degli innocenti dimenticati
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 72.7%
NO
 27.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy