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Scialpinismo: Monte di Sopra (m 2269) e Ponteranica (m 2370)
27 Febbraio 2007
 

La testata di Pescegallo vista dal Monte Motta (m 1971)

Curiosità: con Monte di Ponteranica s'intende tutto il complesso di cime che s'innalzano fra il Passo del Verrobbio e il Monte Valletto (m 2372). Da NE a SO troviamo il Monte Colombarolo (m 2309), il Monte Ponteranica Orientale (m 2378) e il Monte Ponteranica Centrale (m 2372), quindi dalla linea spartiacque si stacca un filone roccioso che si dirige frastagliato verso la conca di Pescegallo. Le sue elevazioni, da S a N, sono il Dentino di Ponteranica, il Monte Ponteranica Occidentale (m 2370) e la Cima di Pescegallo (m 2328).

 

 

Partenza

Fenile (m 1238)

Come arrivarci

Da Morbegno si sale lungo la SP 7 della Valgerola in direzione S. Si attraversano Rasura (al km 8.5), Pedesina (al km 10) e Gerola Alta (al km 14), quindi si giunge alla frazione di Fenile (m 1238)

Via

Fenile - Passo di Salmurano (m 2017 ) - Monte di Sopra (m 2269) - Monte di Ponteranica (m 2378 – m 2372) - Fenile

Tempo di percorrenza previsto

9 ore per l'intero giro

Attrezzatura richiesta

nulla in particolare oltre agli sci!

Difficoltà

2 su 6

Dettagli

Uscita per buoni scialpinisti. Non sottovalutare il pericolo slavine e le creste per il Monte Ponteranica orientale e centrale.

Bilancio

 

 

Itinerario

 

Una classica dello sci alpinismo in Valgerola è l'anello Monte di Sopra - Monte di Ponteranica. Il percorso non presenta difficoltà oggettive, ma richiede buona preparazione e attenzione allo stato del manto nevoso perché soggetto a caduta slavine. Il tracciato gode di una vista privilegiata sia sulle vicine cime orobiche, sia sulle maggiori elevazioni retiche.

La partenza, neve permettendo, è a Fenile (m 1238), poco oltre Gerola. Si lascia la macchina nel parcheggio vicino al ponte sul Bitto.

Attraversato il torrente si risale la vallata per una stradina generalmente battuta dal gatto delle nevi. Si serpeggia nella pineta in direzione S fino alla fino alla base degli impianti di Pescegallo (m 1453, ore 0:30).

Oltre la partenza della seggiovia, vicino all'Albergo “Mezzaluna”, si imbocca la rotabile estiva che risale le piste di sci e raggiunge il Pianone delle Foppe di Pescegallo, ubicazione del Rifugio “Salmurano” (m 1848, ore 1).

Per evitare multe ed incidenti, ci si mantiene sempre bene a margine della pista fino alla fine dello sky-lift, quindi si risale a zig-zag il pendio che conclude la vallata e raggiunge la bocchetta direttamente a S degli impianti. Se le condizioni della neve lo permettono, è possibile arrivare a questa bocchetta con una deviazione panoramica per il Passo di Salmurano (m 2017, ore 0:30), quindi proseguire sullo spartiacque fra la Valgerola e la Val Brembana in direzione E.

Dalla bocchetta si sceglie la spalla O del Monte di Sopra, appoggiandosi per lo più al versante meridionale. L’elevata pendenza del primo tratto e la possibile presenza di ghiaccio, data l'esposizione soliva, costringono talvolta a togliere gli sci e proseguire a piedi lungo il crinale. Superata la prima gobba, la rampa si ammorbidisce fino alla cima del Monte di Sopra (m 2269, ore 0:30).

Levate le pelli, si scende in direzione NE mirando la diga di Pescegallo. Raggiunto il dossone che delimita la conca, si sbloccano gli attacchi e si va verso il Monte di Ponteranica. Si pianeggia inizialmente verso levante al cospetto dell'imponente fortezza rocciosa della Cima di Pescegallo, quindi si entra nella valle compresa fra i due filoni rocciosi che dal Monte di Ponteranica Orientale e dal Monte di Ponteranica Centrale si dipartono verso N. Si risale la gola prima centralmente, poi nella sua biforcazione occidentale. Nell'ultimo tratto le pendenze si fanno interessanti. Ci si porta a sx puntando l'intaglio centrale della cresta fra la cima orientale e quella centrale (ore 1:30). Dopo una piccola buca si è al valico. Sia il Monte di Ponteranica Centrale che quello Orientale sono raggiungibili a piedi per cresta (itinerari brevi ma non banali, m 2378 e m 2372, ore 0:30).

Inizia ora la discesa. Superata la gola, ci si separa dal tracciato d'andata e si mira la diga di Pescegallo. La si oltrepassa lasciandosela sulla dx, e, ai piedi dell'abitazione dei guardiani, si intercetta la stradina di servizio dell'invaso e la si percorre fino a raggiungere la pista "Scala" degli impianti di Pescegallo. Per la via d'andata si torna a Fenile (ore 0:45).

 

Enrico Benedetti e Matteo Tarabini


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