Io sono spinto a lodare senza riserve il ministro degli Interni Minniti per come ha posto un primo punto di risoluzione del problema dei migranti. È stata frenata temporaneamente la marea degli arrivi spostando il problema in Africa. Vorrei ricordare ai distratti che l’Italia ha dovuto occuparsi del problema lasciata sola dagli altri ventisei partner.
Gino Strada, che rispetto ed onoro, gli dà dello sbirro. Ha torto. Lui si dà da fare a salvar vite a prescindere da ogni altra considerazione. È l’atteggiamento di fondo giusto. Non ho dubbi. Ma, per andare al pratico. Con 500 milioni di europei non ancora cittadini europei e con tutti i politici non italiani impegnati a rincorrere le paure dei loro cittadini più ottusi, come doveva comportarsi Minniti se non da sbirro? Ed infatti, il suo incontro col generale controllore della Cirenaica Haftar, massimo oppositore di Fajel al Serrai, presidente del governo libico, corona l’azione del nostro governo, che ha mandato l’ambasciatore in Egitto, massimo sostenitore di Haftar.
Adesso, però, l’Italia e Minniti dimostrino di saper guardar lontano; il nostro governo pretenda la cittadinanza europea per tutti i cittadini d’Europa. È ineludibile! Quando saremo riconosciuti con una carta d’identità unica sapremo integrar meglio i milioni di non europei residenti in Europa da più generazioni, ma non ancora assimilati. Questo è il terreno di coltura del terrorismo. Gente che sopravvive aliena in mezzo a francesi, italiani etc.
E Strada potrà calmarsi perché i migranti rigettati nell’inferno delle persecuzioni avranno una prospettiva migliore.
Carlo Forin