Sono sempre più sconcertata.
Da anni leggo di questa vicenda dolorosa che come un tifone ha distrutto uomini e cose. La sentenza non va che eseguita. Vero. (Per tutti?) Mettiamo pure che sia così ma esprimere un parere si può e in qualche caso si deve.
Assistiamo alla secolare diatriba di due poteri, uno forte e necessario d'istituzione costituzionale, la magistratura, e l'altro è un giornale, altrettanto forte perché rispetta la libertà d'opinione, non ne ha timore, la ritiene anzi un enorme valore del vivere sociale e politico (ammesso che questi due termini possano essere distinti). Il Gazetin però ha una debolezza: quella di vivere privo di appoggi politici, di sostegni di qualsiasi tipo e di aver sostenuto battaglie difficili e spesso scomode.
Non esiste niente di più grave che raccontare un fatto grave così come è avvenuto, senza indorare pillole, nascondere verità e, semplicemente, scriverne.
Sembrerà inopportuno, ma oggi mi sento consapevole nel dire che se tanti mezzi di comunicazione scegliessero o avessero scelto nel loro percorrere tempo e fatti di aver come progettualità sempre e comunque la libertà d'opinione e di critica come il Gazetin di Enea Sansi, non saremmo a questo punto.
Arrivi a Enea e a Vanna Mottarelli la mia condivisione e stima.
Patrizia Garofalo