Diario di bordo
Patrizia Garofalo. “Sono sempre più sconcertata” 
A proposito delle 'nuove' condanne comminate al “Gazetin”, giornale indipendente di cronaca civile
(fotografia A. Del Piano)
(fotografia A. Del Piano) 
03 Maggio 2014
 

Sono sempre più sconcertata.

Da anni leggo di questa vicenda dolorosa che come un tifone ha distrutto uomini e cose. La sentenza non va che eseguita. Vero. (Per tutti?) Mettiamo pure che sia così ma esprimere un parere si può e in qualche caso si deve.

Assistiamo alla secolare diatriba di due poteri, uno forte e necessario d'istituzione costituzionale, la magistratura, e l'altro è un giornale, altrettanto forte perché rispetta la libertà d'opinione, non ne ha timore, la ritiene anzi un enorme valore del vivere sociale e politico (ammesso che questi due termini possano essere distinti). Il Gazetin però ha una debolezza: quella di vivere privo di appoggi politici, di sostegni di qualsiasi tipo e di aver sostenuto battaglie difficili e spesso scomode.

Non esiste niente di più grave che raccontare un fatto grave così come è avvenuto, senza indorare pillole, nascondere verità e, semplicemente, scriverne.

Sembrerà inopportuno, ma oggi mi sento consapevole nel dire che se tanti mezzi di comunicazione scegliessero o avessero scelto nel loro percorrere tempo e fatti di aver come progettualità sempre e comunque la libertà d'opinione e di critica come il Gazetin di Enea Sansi, non saremmo a questo punto.

Arrivi a Enea e a Vanna Mottarelli la mia condivisione e stima.

 

Patrizia Garofalo


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