Il candidato Presidente Henrique Capriles Radonski ha detto ieri che, se sarà eletto (come pare scontato dai sondaggi), concorderà con L'Avana un nuovo rapporto di collaborazione con le migliaia di medici cubani che lavorano in Venezuela, ma non invierà più - come faceva Chavez - petrolio gratis all'isola. Per Cuba si preparano tempi duri. L'economia dell'Isola dei fratelli Castro è del tutto dipendente dall'oro nero venezuelano.
Il vignettista Omar Santana, oggi su El Nuevo Herald ironizza sul pessimo umore di Raúl Castro mentre segue in televisione una sfilata oceanica di sostenitori di Capriles.
– Questi televisori moderni ad alta definizione... non mi piacciono! – dice il generale, allibito.
«Non avremo più alcun contatto con la guerriglia colombiana e non finanzieremo un sistema politico come quello cubano! Se servono medici, pagheremo il dovuto, non un dollaro di più...», ha affermato Capriles.
I medici cubani che partecipano all'operazione Barrio Adentro, intanto, preoccupati per una probabile vittoria di Capriles, stanno cominciando a disertare il fronte venezuelano.
Gordiano Lupi