![(foto Ansa) (foto Ansa)](ardocCM/fput.php/594a64592bb46cd8161ff20e6f42be4f3b7d59056895549bbbe9ad587790dca539fb80be09ad8bb2a78198668de13793aecb399d13fd4815ae8b005cddd23b43835535b7bfb6b9353c0409aa16b7163698b85e5fe08d61b487bd2083d66baa459c6079948f9e62e000a18d530ea38682/Marco Simocellii.jpg) | (foto Ansa) |
23 Ottobre 2011
Non sono esattamente un’appassionata di motociclismo, anche se seguo ogni tanto questo sport, ma Marco Simoncelli l’avevo ben presente. A parte il fatto che era un grande campione, di lui mi rimane impressa la chioma fluente e la parlata che lo rendevano simpatico a priori. L’improvvisa quanto inaspettata notizia della sua prematura e drammatica scomparsa mi ha quindi toccato particolarmente. Era solo un ragazzo di 24 anni, con una vita intera ancora da vivere, eppure un destino davvero incomprensibile l’ha strappato alla famiglia e al mondo dello sport.
Vorrei ricordarlo con una mia poesia:
ULTIMO ARCHEGGIO
Non eri attesa,
non ti sentivo vicina,
eppure tu,
furtiva,
silenziosa
senza invito ti sei presentata;
ti sei presa i miei colori e i miei pennelli
e hai calato la notte.
D’improvviso il vuoto.
Il mondo ha cambiato volto,
i pensieri sono diventati
dei giganti senza orme.
Ultimo archeggio,
prima che la notte
diventi uguale al giorno
e l’infinito il mio volo.
Paola Mara De Maestri
(da L’amore parla piano)
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