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Commenti da 13621 a 13630
Commento di Sergio Cascavilla aggiunto il 23.12.2007 Non ti preoccupare Alessandra... c'è chi ancora come me disegna a mano, e poi passa in photoshop per colorare, mantenendo inalterato l'isegnamento e la manualità del passato, usando però anche qualcosa del presente. Ma è sempre meglio un albero digitale, che sdradicare il pino più grande del bosco eliminando chiaramente quelli intorno ad esso, e quelli sul percorso, per offrirlo ogni anno al Papa.....
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] Commento di Claudia Manfredi aggiunto il 23.12.2007 Cara Alessandra,
I tuoi auguri sono sempre "provocatori" e anche questa volta non resisto a risponderti!
Io le palle sull'albero le metto sempre, e sono quelle che dici tu, fragili e scintillanti.
E' vero, ci sono anche altri addobbi, in paglia di Vienna, di terracotta da Praga, in porcellana da Amsterdam: ricordi di viaggio, più recenti, ma cari come le belle palle colorate della mia infanzia.
E che dire del presepe? Lo faccio sempre, anche se sono solo tre statue (originali napoletane!), regalo dei miei genitori. E' anche questo un retaggio di tanto tempo fa, che amo, forse ancora più dell'albero, ricordo di nonni che non ci sono più.
Buon Natale Alessandra, davvero.
Claudia
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] Commento di Caterina Trombetti aggiunto il 23.12.2007 Cara Alessandra, grazie perché sono andata a leggere i ricordi dei preparativi al Natale della tua infanzia e il tuo racconto di odori del bosco e semplicità della festa mi ha riportato alla mia infanzia. Te ne sono grata.
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] Commento di Alessandra Borsetti Venier aggiunto il 23.12.2007 Carissima Maria Pia, che sai sorprendermi con la tua voce di poesia, sei un'amica preziosa. Ti tengo con me. Articolo di riferimento :
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] Commento di Gladys Basagoitia D. aggiunto il 23.12.2007 AUGURI
spumeggia un’allegria sotterranea
senza timore dell’aria dissoluta
respirare
sentirsi vivi nonostante tutto
tenere alto lo spirito
seminare armonia
percorrere la via di sacra primavera benché
la propria vita sia già nell’inverno
buona fortuna a tutti gli amici che tanto amo
il canto dell’allodola
lenisca la tristezza
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] Commento di nino aggiunto il 23.12.2007 Se armando de armas è uno della estrema destra cubana,come sembra da quello che dice lupi,non ritornerà mai a cuba.Può mettersi l'anima in pace.Non ritornerà nemmeno se i suoi amici dovessero tentare un'invasione. Articolo di riferimento :
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] Commento di Maria Pia Moschini aggiunto il 23.12.2007 Piccolo scritto per Alessandra Borsetti Venier
Nella camera buia un piccolo oggetto rotola sotto il letto con un rumore di tortora roca. Rinuncio, rimarrà lì a coprirsi di grigio, a indossare il suo golfino di polvere. Sdraiarsi sul pavimento e cercare con lo sguardo? Impossibile. Ci vorrebbe un gatto, una pertica, un piccolo terremoto che facesse inclinare la casa di un tantino, un sollevatore di pesi...
Sento la “casa” che da sotto mi spia, vuole entrare nei sogni, insinuarsi simile a tarlo nell’anfratto sinistro del cervello, sopra l’orecchio, dove stagnano le parole. Dimentico. Altri pensieri più cupi, meno rotondi, si ancorano alla mente, uncinandola.
Poi il suono di quel corpo “cosmico” si addentra nella caverna del non detto e chiama.
Mi alzo e con l’asta di una bandiera inizio la ricerca, la navigazione. Da un angolo, dove per un anno ha dormito un letargo di Fuori Luogo, Fuori Tempo, Fuori Stagione, dove si annidano i ragni e impercettibili suoni rinnegati, esce in gran soirée un globo occhiuto con strascico etereo, perlaceo. Lo afferro, soffio: traspare un lucore di specchio, un qualcosa di vitreo: una pallina dell’Albero di Natale 2006, fuggita dalla prigione delle scatole, dalle date, dai rituali.
Quest’anno niente albero. Troppi dolori, terrori, ansie. Il rosso e l’oro non mi appartengono, né la neve, né quelle parole gutturali: - Auguri, Auguri… - che sembrano un tubare lugubre di piccioni.
Poi guardo la pallina refrattaria che per un anno ha conservato per me il Natale segreto, per uscire spinta da un vento arcano a parlare ancora di luce. È vero allora, Alessandra mi aveva messo in guardia:
- Quando meno te lo aspetti, il Natale ti sfiora, si mostra in tutta la sua poesia, ti riconcilia con la speranza.
Non esiste una data precisa, un giorno, un’ora. Oggi è il 23 dicembre, Santa Lucia. Vorrà dire qualcosa? Chissà.
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] Commento di Giada aggiunto il 23.12.2007 Per portare il mio contributo alle tue considerazioni natalizie... quest'anno dopo diversi anni di pausa, ho rifatto l'albero di natale. Un piccolo alberello sintetico, verde, addobbato con lucine bianche e con fette di pompelmo e mandarino essiccate. E penso all'albero che facevo con la mia mamma quando ero piccola. Un piccolissimo albero, sintetico, bianco candido, che addobbavamo con uno sfarzo carnevalesco: mille lucine colorate, palle di tutti i tipi, uccelli tropicali appesi e lustrini pelosi sfavillanti. Il poverello
riusciva a stento a reggere il peso delle nostre decorazioni! Una volta addobbato io cadevo in una specie di sogno estatico, prendevo la mia seggiolina di bambù e mi sedevo a fissarlo per ore, inventando delle storie incredibili tra le varie palline (amori, amicizie, rancori...), altre volte invece fissavo le luci che si spengevano e accendevano. Mi ricordo di interi pomeriggi passati così, e quell'albero che mi sembrava enorme, gigantesco! Che impressione quando lo ritrovai qualche anno fa tra gli scatoloni del garage: mi arrivava appena alla vita! Però che tenerezza allo
stesso tempo... Quest'anno, in sua memoria, ho deciso di riprendere la tradizione... Non ho più la seggiolina di bambù ma mi è rimasta ancora tanta fantasia!
Auguri Alessandra, per un bellissimo Natale e un anno nuovo come tu lo vorrai.
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] Commento di s. aggiunto il 23.12.2007 caro claudio, grazie per l'ospitalità e per la possibilità, come tante altre volte, di aprire un dibattito.
due sole cose, per ora:
- la forza sovversiva dell'antologia di liberinversi sta proprio nel fatto che persone "qualunque" si sono permesse di scegliere, tra tutti i poeti "titolati" o meno comparsi sul blog, quelli che semplicemente PREFERISCONO
- lo stupore che manifesto (evidentemente in maniera non troppo chiara) per il fatto che la Frabotta abbia letto il mio libro è reale: conosco abbastanza le logiche di potere e di mercato che chiudono e soffocano il percorso poetico dei giovani autori per sperare che quelle nove righe siano un'anomalia...
abbraccio
s. Articolo di riferimento :
Commento di Alessandra Borsetti Venier aggiunto il 23.12.2007 Gentile Albatros, in realtà non è facile arrivarci perché, volutamente, non ho messo troppe indicazioni lungo il percorso. Non mi interessa che ci arrivino i "curiosi" né la quantità dei visitatori che, anzi, devo contenere sempre di più soprattutto durante le inaugurazioni. La BARBAGIANNA è situata a 500 metri sulle colline di Pontassieve (Firenze). Per chi arriva da Firenze Sud, può seguire l’indicazione per Pontassieve e percorrete la via di Rosano con l'Arno a sinistra, oppure la "vecchia" via Aretina con l'Arno a destra; prima della Stazione ferroviaria di Pontassieve, sul lato sinistro c’è un grande piazzale con un parcheggio: bisogna seguire l’indicazione per la Fattoria di Grignano e percorrete la via di Grignano sulla collina per circa 4 km. Arrivati al secondo cancello della Fattoria di Grignano(con le aquile rosse), si prende la strada sterrata che, dopo 50 metri e tra due cipressi, entra nel bosco e che va percorsa per circa 700 metri. All'uscita del bosco, circondata da campi di ulivi e protetta dagli allori, c'è la BARBAGIANNA.
Le ricordo che tutte le mostre sono visitabili solo su appuntamento. Con i migliori saluti. Articolo di riferimento :
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