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Commento di Giacomo Cerrai aggiunto il 09.01.2008 Caro Claudio, per quanto non sia una categoria critica accettabile, devo dire che questi testi di de Francesco mi hanno dato un vero godimento, senza contare gli echi e i rimandi a un territorio e a una koiné che, credo, ci appartengono...
un caro saluto Articolo di riferimento :
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] Commento di Anna Lanzetta aggiunto il 09.01.2008 Cara Lucia,
ti ringrazio del tuo intervendo sul lavoro svolto che ci riporta entrambe indietro nel tempo ma come vedi certi affetti non sbiadiscono; sto ricercando le nostre allieve comuni che si fanno tanto onore, erano adolescenti e le ritroviamo donne sagge. Ricerca su Tellus, ci sono i loro commenti.
Porta avanti nel tuo plesso la Scrittura creativa.
Con affetto,
Anna Articolo di riferimento :
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] Commento di Anna Lanzetta aggiunto il 09.01.2008 Carissima Lucia,
mi hai fatto una sorpresa graditissima e io ti rispondo aggiungendo qualcosa che avevo omesso nel cenone:'a tazzulella e cafè...
Eduardo porta sulla scena le tradizioni della cucina napoletana: il ragù fumante, rigatoni, tacchino, cappone, pesce, la frittata di cipolle o le cipolle soffritte, il caffè scaldato, la pastasciutta, la frutta, ecc. ma il caffè in “Natale in casa Cupiello” (1931), è altra cosa. Il protagonista rimprovera la moglie Concetta perché non è in grado di preparare un buon caffè:<>. Nel “cerimoniale del caffè” nell'opera “Questi fantasmi”, il caffè viene solennemente decantato da Pasquale Lojacono nel II atto mentre parla con l'immaginario dirimpettaio il prof. Santanna. “Il caffè simboleggia piccole pause di piacere dopo una dura giornata, è un momento di relax strappato alla fatica quotidiana. Il protagonista infatti dice: << [ ] Io per esempio, a tutto rinuncerei, tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell’oretta di sonno fatta dopo pranzo. Io stesso me la devo preparare con le mie mani. Mia moglie non collabora, mia moglie è molto più giovane di me, e la nuova generazione ha perduto queste abitudini che, secondo me, sono la poesia della vita; perché oltre a farvi occupare il tempo, vi danno una certa serenità di spirito. Il caffè deve avere io colore del manto di monaco, questo non è caffè è cioccolato. Vedete quanto poco ci vuole per rendere felice un uomo, prendere il caffè fuori al balcone scambiando due parole con il dirimpettaio simpatico, il caffè bisogna prenderlo con tranquillità>>.
Il caffè napoletano, cara Lucia e tu lo sai, è quello che si fa con la macchinetta napoletana che scorre a gocce e che ottura il beccuccio "cu'cuppitiello" per non disperdere l'aroma e questo mi ricorda mia madre...quel caffè era squisito. Lucia ti aspetto per sorseggiare 'a tazzulella e cafè quella di cui parla De Andrè in Don Raffaè...
A che bell’ò cafè
pure in carcere ‘o sanno fa
co’ à ricetta ch’à Ciccirinella
compagno di cella
ci ha dato mammà...
A Napoli c'è anche il rito del pagato...chi non può permettersi 'a tazza e cafè, entra in un bar e chiede:<> E' quel caffè che il più fortunato paga e non consuma a beneficio di chi non può...e questo è l'altro volto di Napoli.
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 08.01.2008 Leggete Armando Valladares - Contro ogni speranza - Edizioni Spirali- Dopo se ne riparla.
Lupi Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 08.01.2008 Per fortuna che il dengue era un'invenzione. Mia suocera si è ammalata di una finta malattia. E io ho dovuto spedire dei finti medicinali. Sono molto contento. La vita è finzione, in fondo, come la letteratura.
Gordiano Articolo di riferimento :
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] Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 08.01.2008 Il commento firmato L'anticubano brilla per acume.
I cubani sono democratici. Non è democratico chi li governa.
Mi spiace deludere i tanti amici castristi ma non esistono dittatori che rappresentano il loro popolo.
Leggete Armando Valladares. Edizioni Spirali.
Gordiano Lupi
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] Commento di M. Lucia Querques aggiunto il 08.01.2008 Dalla lettura di questo menù è possibile, insieme alla musicalità della "lingua" napoletana, sentire i profumi e i sapori, delle singole pietanze.
E' una sinfonia "appetitosa" che induce da sola a prevederre un "ottimo anno nuovo".
Auguri!!
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] Commento di M.Lucia Querques aggiunto il 08.01.2008 Ho avuto modo di seguire tutto il lavoro che la prof.ssa Lanzetta ha portato avanti, dall'interazione dei linguaggi alla scrittura creativa ed ho trovato che è stato un metodo veramente efficace per avvicinare i giovani sia alla scrittura sia alla lettura. E questo è stato ancora più meritevole in quanto i nostri studenti erano di un Istituto Tecnico Industriale!! Articolo di riferimento :
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] Commento di Laura Masi aggiunto il 08.01.2008 Attraverso il diritto all'arte noi studenti con la preziosa collaborazione della professoressa Anna Lanzetta abbiamo capito che l'arte non è solo libri, musei e quadri, ma cosa molto più importante è anche divertimento. Ovviamente è anche sacrificio ma è anche un modo molto bello per condividere esperienze con i compagni, che porteranno poi ad una crescita non solo culturale, ma anche interiore. Articolo di riferimento :
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] Commento di Laura Masi aggiunto il 08.01.2008 Salve a tutti i lettori,
sinceramente non so cosa scrive. Tutte le parole che mi vengono in mente sono piccole in confronto a tutto questo lavoro che ho realizzato isieme alla professoressa Anna Lanzetta ed altri compagni e compagne durante i due anni del biennio. Sinceramente non mi ricordavo un lavoro così bello, che ho riletto con molto gusto e, lo devo ammettere, un pò di nostalgia. Scusatemi se pecco un pò di modestia.
Devo quindi ringraziare la mia professoressa di italiano per due motivi, il primo per avermi dato la possibilità di sviluppare questo ed altri progetti perchè mi hanno arricchito molto, insegnato molto e aiutato ad apprezzare ancora di più l'arte in tutte le sue forme. Poi la ringrazio anche di tutto il lavoro che continua a svolgere per aiutare tanti ragazzi a fare quello che noi abbiamo fatto insieme a lei.
Masi Laura Articolo di riferimento :
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