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Commento di Giacomo aggiunto il 20.02.2008
SONO IL MIGLIORE E W IL TENNIS CLUB TIRANO!!!!!!!!!!!!!!1
Commento di Gordiano Lupi aggiunto il 20.02.2008
Nota del traduttore.
Ho lasciato un po' di spagnolo. Non so quanto si comprenda in italiano la battuta del Paradiso, che è anche il più importante romanzo di Lezama Lima, Mesa Redonda (tavola rotonda) - Mesa Retonta (tavola due volte tonta) va lasciato in spagnolo, ché in italiano non c'è l'assonanza...
Commento di sologio aggiunto il 20.02.2008
"La strada" di Cormac McCarthy è un testo che lascia il segno, con una sua precisa teatralità dove al centro ci sono due grandi personaggi che si muovono in mezzo ad un corroso palcoscenico buio. Diventa fondamentale allora nutrire la speranza e prendersi per mano per guardarsi negli occhi in modo più pulito, senza tutte le terribili lacerazioni che ci circondano, andando verso un mare infinito, grosso e profondo, l'Oceano dove lo spazio e il tempo non hanno più confini e gli uomini non possono spadroneggiare con le loro regole meschine, ma prima di arrivare su quella immensa distesa di acqua, quel padre e quel bambino, ad ogni passo che fanno, si rifugiano e si proteggono in un amore sempre più stretto. Un padre e un figlio, la storia di sempre, un rapporto ancestrale che già all'alba del mondo scrive il suo destino, ma che mai come oggi diventa fondamentale; non si può fare a meno di questo rapporto, perchè come spesso accade, è proprio durante un viaggio o una passeggiata che si scoprono i veri modelli educativi attraverso racconti, aneddoti o avventure, imparando a guardare il mondo con gli occhi di colui che ti ha dato la vita.
Articolo di riferimento : Claudio Di Scalzo: Ho letto "La strada" di Cormac McCarthy
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Commento di Leonardo aggiunto il 19.02.2008
Giordano sono di accordo con lei; è la prima volta: in Cuba non sta cambiando niente.

Vorrei riferirmi a Valladares e per questo prendo alla lettera un recente scambiot:
<Come succede in questi casi, subito dopo Valladares, delinquente e terrorista (allora, no si usava molto il termine), fu promosso alla categoria di dissidente, dopo a poeta e dopo a malato. Un poeta, invalido ed ingiustamente incarcerato commossi la opinione pubblica internazionale. Cuba acconsentì alla liberazione, però prima smascherò la farsa dell’invalido ed anche del poeta. Ci fu una condizione: doveva arrivare fino al aereo camminando. In diretta fu trasmesso la “passeggiata” di partenza . Sapete? Al suo arrivo ...indovinate? Valladares era di nuovo invalido. Il premio? Valladares fu promosso dal governo Reagan a Rappresentante degli Stati Uniti ante la Commissione di Diritti Umani ...con rango di Ambaciatore!!!! E si presentò in Nazioni Unite in sedie a rotelle.>>

Vorrei dimostrale con fatti che in Cuba non si va in galera per esprimere le proprie opinione ne rivolgere critiche al governo.
Tutti i siti internet da lei indicati contengono una ampia lista di "dissidenti"; nome e cognome, indirizzi di residenza, carica, scritti e dichiarazioni. Osvaldo Payà ha consegnato più di 11 000 firme per fare strutturali cambi alla Costituzione "comunista". Non sono in galera.
I lavoratori esprimono opinioni e criticano nelle sue riunioni e infinità di vicini fanno lo stesso nelle riunione dove i delegati scelti da loro devono fare il resoconto della sua attività. Sì, i delegati sono obbligati a rendere conto ai sui elettori!!! Anche quando, non sempre funzionano bene, è indubbiamente un bel esempio. Li mettiamo in galera?
Il Granma critica. Lo dobbiamo chiudere?
Fidel critica pesantemente. A dimostrarlo ci sono i suoi commenti, scritti e discorsi. Pure a lui è in galera?

Mi riferisco di nuovo allo scambio sopraindicato:
<>
<>
<>

Saluti.
Commento di Leonardo aggiunto il 19.02.2008
Avila ha precisato che le sue critiche sono per migliorare il sistema cubano, non per distruggerlo. Spero tutti quelli che ci sono solidarizzato con lui continuino a farlo, anche se non è in galera. Anche io sono disposto a fare tutto il necessario.
Articolo di riferimento : Carlos Carralero (ULC). Libertà per Eliécer Ávila!
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Commento di filomeno aggiunto il 19.02.2008
Una curiosidad sobre Nadia Cassini: comenzó su carrera cinematográfica con "Il divorzio", 1970 en la época previa al referéndum sobre el divorcio (Ley Fortuna, si no me equivoco).
En los finales de su carrera en el cinema de genere, rodó "Tutta da scoprire", 1980, o "Busco amante para divorcio", a muy cercanas fechas de la aprobación del la ley del divorcio en España (sin referéndum), Ley Fernández Ordóñez.........
Articolo di riferimento : La dottoressa ci sta col colonnello|di Michele Massimo Tarantini (1980)
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Commento di filomeno aggiunto il 19.02.2008
De la Señora o Señorita Cassini sólo he visto "La profesora baila con toda la clase". Lo que debe tener su gracia es eso del "cojonello" o "cojonel".......
Articolo di riferimento : La dottoressa ci sta col colonnello|di Michele Massimo Tarantini (1980)
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Commento di Gaetano Barbella aggiunto il 19.02.2008
Il fanciullo eterno.

Questo post, in realtà, è stato concepito come commento e per questo, per brevità, mi sono limitato a quel che ho esposto sul tema dei giovani d'oggi, effettivamente un po' fuori dal tempo. Ma ora ho l'opportunità di aggiungere ciò che avrei voluto, e che ho sacrificato malvolentieri, per lasciare intravedere il lato promettente a riguardo. È doveroso farlo per la buona pace di tutti.
Sentite cosa ne pensa Teresa Tonna [1], con alcuni stralci tratti da un suo articolo del 2000 sul tema in questione che vedrebbe coinvolto, a sua cagione, il fiabesco Peter Pan. Ma per bocca di questa valente scrittrice c'è da ricredersi sul suo cattivo influsso.

«Peter Pan o fanciullo eterno? La nostra societá si interroga sui giovani che non vogliono crescere e che, come Peter Pan, tendono ad evadere dalla realtà; ma esiste un atteggiamento dell'uomo che conserva l'aspetto positivo della fanciullezza, senza che divenga una fuga dalla realtà. [...]».
Ma di lui «ha parlato Giovanni Pascoli: “Tu sei il fanciullo eterno, che vede tutto con meraviglia,
tutto per la prima volta”.
Chi è il fanciullo? Nel XX secolo, fanciullo è il poeta.
“Perché tu mi dici poeta? / Io non sono un poeta. / Io non sono che un piccolo fanciullo che piange”, scrive Sergio Corazzini. [...].
Il fanciullo ha un rapporto con la realtà fantasioso e immediato, è capace di associare i vari piani, di trascorrere da un regno della natura a un altro, sa che gli animali parlano, la luna ha occhi e bocca, dà un'anima agli oggetti ed è capace di immedesimarsi totalmente nel suo gioco. Il fanciullo sa giocare e non conosce la morte, se non nella sua dimensione di resurrezione. In noi tutti tale fanciullo rimane per tutti la vita e il suo sguardo scopre veritá che all'adulto non è dato di conoscere. Ma noi siamo solo capaci di lasciarlo tacere, anzi spesso di togliergli la parola, perché siamo diventati adulti e razionali e sfidiamo l'esistenza con un'angoscia quotidiana che i secoli che ci hanno preceduto ignoravano. [...].
Se parlasse il nostro fanciullo ci direbbe cose inquietanti e meravigliose. Prima di tutto che il nostro cervello è impazzito e ha travisato tutto, perché gli é stata tolta la possibilità di sognare. Ci direbbe che non di solo pane vive l'uomo, ma di sentimenti, prima di tutto d'amore; che non c'è cosa più bella per un bambino di qualcuno che si occupa di lui, facendolo saltare sulle ginocchia e portandolo a fare una passeggiata in un prato. Ci direbbe che la vita è più sopportabile come fanciulli, perché la cosa più importante è vivere, vivere bene è in pace, vivere in compagnia delle persone che si amano, e il denaro, il potere, il successo non riescono a sconfiggere la morte, ma la morte é invece sconfitta dall'amore e dalla fiducia nella resurrezione.
Ma, chissá, forse qualcosa potrebbe cambiare... chissà che nella nuova era il fanciullo, nauseato da questi adulti incapaci di vivere, impasticcati, affannati e fragili, abbia il coraggio di venir fuori da solo. Magari con una astuzia, segno della sua intelligenza, riuscirà ad avere ragione della loro violenza e a riemergere intatto nella sua eterna bellezza. Teresa Tonna».

Gaetano Barbella

[1] – Teresa Tonna è una psicologa, docente in materie letterarie presso l'Istituto d’istruzione Superiore “C.Tenca” di Milano. L'articolo è stato pubblicato sul Giornale di Brescia, il 18 gennaio 2000.

Commento di esplora aggiunto il 19.02.2008
Bene, Tytti. Immagino che allora possiamo aspettarci, sul n. 1.2008 del trimestrale edito da Gianni Minà, anche recensione e segnalazione dei libri usciti da Spirali a fine anno (de Armas e Valladares).
Cordialmente
Articolo di riferimento : Cuba. Totalitarismo tropicale
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Commento di Conrado Depestre aggiunto il 19.02.2008
Era uno de los poetas más importantes de su generación, y además un hombre valiente. Se destacó desde muy joven. Sus poemarios y su novela Los hijos de Saturno quedarán entre nosotros para siempre.

Conrado
Articolo di riferimento : Gordiano Lupi: In morte di un poeta Cubano in Esilio. Osvaldo Navarro.
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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