Pagina 119 -
Commenti da 1181 a 1190
Commento di Carlo Forin aggiunto il 22.03.2021 Forse sono catastrofista perchè io vedo eroi in quelli che fanno questo lavoro oggi.
Ai medici, agli infermieri, magari in pensione, e a tutti quelli che si offrono per punturarci contro il covid io dico: -Grazie a voi!-. Il lavoro di vivere mi piace troppo. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di g.r. aggiunto il 21.03.2021 Un giusto riconoscimento e un GRAZIE a tutti gli operatori sanitari e psicologi .
Si sbaglia, però, quando li si definisce “ EROI “
Bertolt Brecht scriveva : “E’ sventurata la terra che ha bisogno di eroi”, perché dietro atti definiti “eroici” c’è spesso disorganizzazione, superficialità , approssimazione , carenza di progettualità e di una salda visione del futuro.
Non confondiamo l'eroismo con lo spirito di servizio e con lo scrupoloso attaccamento al proprio lavoro e il personale della nostra sanità si è adoperato con passione e sacrificio.
Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Michele Tarabini aggiunto il 21.03.2021 Acerbi sospiri
accendono di vita il silenzio
di ruvide mani nell'aria.
E perde i suoi raggi
anche il sole
quando non resta che il volo.
E' della Primavera il fiore
nel tuo grembo Donna. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di g.r. aggiunto il 21.03.2021 Affondati nel buio e nei limiti del proprio corpo, si solleva “lo sguardo oltre l’umana afflizione “ per scoprire che la cruda realtà ( la nudità ), impietrita, in tante parti si sgretola… Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di g. r. aggiunto il 21.03.2021 ... trasparente e brillante nel risonante ritmo della sospesa staticità di "Donna è nel tuo grembo fiore di primavera" b Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di g.r. aggiunto il 18.03.2021 Dramma del vissuto, rappreso in quel “…ribaltare il cielo nell’asfalto “.
Pensiero divenuto parola poetica negli spettatori-attori del “ male di vivere " contemporaneo.
Dramma collettivo senza ripari : né scienza, né filosofia, né politica ... ma versificazione che è insieme speranza e dolore.
Parola poetica ove è racchiuso l’enigma della vita, al di là della morte. Poesia, quasi senza frasi , senza sintassi tenta di farsi “senso” e sgomento di coscienza.
Articolo di riferimento :
Commento di g.r. aggiunto il 17.03.2021 Grazie Barbarah ! Il tuo commento così esplicativo, così toccante conforta e sostiene nella consapevolezza che " il menù è di tutti " ... uniti sempre " nella gioia e nel dolore...nella salute e nella malattia..."
Un fraterno abbraccio. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
] Commento di Barbarah Guglielmana aggiunto il 17.03.2021 Molto interessante, passo all'ascolto! Articolo di riferimento :
Commento di Barbarah Guglielmana aggiunto il 17.03.2021 Sono Commossa da questa vita, cercherò un catalogo di questa Pittrice, in cerca del suo tratto personale con cui scrivere la sua vita. Grazie Articolo di riferimento :
Commento di Barbarah Guglielmana aggiunto il 16.03.2021 Forse alla fine non ci si comprende mai, non ci capisce viene prima, non ci si incontra sarebbe all'origine. "In fuga da strade tradite/ dal variar di parole". Stiamo cercando tutti un senso, il nostro senso personale, il senso dell'umano anche. Tornando a casa questa sera piena di vite avvicinate, curate, compiante ho capito una volta meglio la fatica di ognuno, ho pensato che questa fatica adesso è il piatto di pasta in cui mangiamo tutti, e così come condividevamo una tavola imbandita di aperitivi ora dobbiamo condividerci quella carta di menù che serve il destino, dividendocela nelle sue spezie. "Cuore sbigottito corpo trafitto".
E' di tutti, nessuno rimarrà digiuno.
Grazie. Articolo di riferimento :
Altri commenti all'articolo [
]
<< | < | 111 | 112 | 113 | 114 | 115 | 116 | 117 | 118 | 119 | 120 | > | >>
|