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Il parapendio incrocia le dita: Italia seconda, per ora
01 Febbraio 2009
 

A Valle de Bravo, in Messico, sono in corso i Campionati Mondiali di parapendio, presenti circa 150 piloti provenienti da tutto il mondo.

Dopo cinque giornate di gara, la squadra italiana è al secondo posto in classifica.

In evidenza due azzurri, Luca Donini di Molveno (Trento) e il torinese Marco Littamé: il primo ha vinto una manche, mentre l'altro è arrivato secondo in quella successiva. Nella classifica individuale Luca Donini, che vinse i mondiali nel 2001 e gli europei nel 2006, grazie anche ad un ulteriore piazzamento, ha scalato la classifica fino al secondo posto.

Fanno parte della nazionale anche Christian Biasi di Rovereto (Trento), Maurizio Bottegal di Feltre (Belluno), Carol Licini, italiana residente a Zurigo, il CT Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) ed il suo assistente Giorgio Corti di Suello (Lecco).

 

Valle Bravo, località turistica frequentata dai benestanti di Città del Messico, è posta in riva ad un lago artificiale su un altopiano a 1700 metri. Le vette delle montagne che la circondano sfiorano i 3500, facendo della zona un sito per il volo libero, vale a dire senza motore, in deltaplano e parapendio, apprezzato da piloti di tutto il continente.

Dal decollo, chiamato “El Pelon” a 2200 m di altitudine, i piloti devono raggiungere l'atterraggio ufficiale in riva al lago. Tra decollo ed atterraggio il regolamento prevede che siano toccati punti salienti del territorio, prefissati dal direttore di gara, e confermato il loro aggiramento tramite GPS. Il tutto sfruttando le correnti d'aria ascensionali, dette termiche, unico propulsore a loro disposizione.

Nei primi cinque giorni di gara i percorsi assegnati variavano dai 75 ai 114 chilometri, distanza quest'ultima che mai una gara mondiale di parapendio ha quantificato in precedenza. In questa circostanza alcuni partecipanti hanno raggiunto quote prossime ai 3700 metri.

 

Gustavo Vitali

Ufficio stampa FIVL - Federazione Italiana Volo Libero


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