Giovedì , 05 Dicembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Claudia Osmetti. Un referendum può salvare l’Ucraina (e l’Europa)
11 Dicembre 2013
   

Una soluzione ci sarebbe. Se da “protesta” a “proposta” ci sono solo un paio di lettere di differenza, la via d’uscita a questo imbarazzante stallo giallo–azzurro potrebbe essere più a portata di mano di quanto s’immagini. Almeno teoricamente. E cioè: rimettersi alla volontà popolare e chiedere direttamente agli ucraini, che poi sarebbero i soli ad avere il diritto di decidere il proprio destino. In poche parole, la democrazia diretta.

A proporlo è stato Vladimir Oleynik, il presidente della Commissione affari interni del Parlamento ucraino. Un referendum da calendarizzare la primavera prossima, ha suggerito. Gli ucraini si potrebbero esprimere direttamente sull’Accordo di Associazione con l’Unione Europea oppure sull’unione doganale con la Russia, la Bielorussia e il Kazakistan. Liberamente. Democraticamente. Legalmente.

«L’Europa ha il dovere di appoggiare il popolo ucraino perché sta dando un grande esempio» ha detto qualche giorno fa il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. Vero. Ma come? Le parole servono a poco. Anzi, in certi casi possono diventare addirittura controproducenti. Come quelle che Yiulia Tymoshenko ha scritto dal carcere. Condivisibili dalla prima all’ultima riga, intendiamoci, ma semplicemente fuori tempo. Il rischio è che fomentino il disordine più che la distensione. Cosa che l’Ucraina in questo momento non può permettersi. E l’Europa nemmeno.

Lavorare assieme per concretizzare un referendum, invece, garantirebbe quella sovranità popolare che è alla base della società occidentale e quindi anche del sistema europeo. Non si costruiscono gli Stati Uniti d’Europa con le rivoluzioni di piazza e i forconi dell’Est. Si costruiscono con la buona politica e la democrazia e la partecipazione libera dei cittadini.

Ma forse nei palazzi di Kiev (e – soprattutto – al Cremlino) questa soluzione fa più paura delle agitazioni in strada. E magari proprio perché è ancora vivo il ricordo dell’altro referendum che ha coinvolto il Paese di Yanukovich, quello del primo dicembre 1991 quando il 92% degli ucraini approvò la dichiarazione di indipendenza dall’Urss che era stata proclamata dalla Verkhovna Rada (il loro Parlamento) il 24 agosto di quell’anno.

D’altronde, i cittadini che si sono riversati nelle strade e nelle piazze in questi giorni a Kiev non hanno fatto mistero di quale sia la loro posizione. Con l’abbattimento della statua di Lenin in Shevchenko Boulevard o con quella bellissima immagine del pianista che, davanti a una fila di agenti schierati in tenuta antisommossa, si è messo a suonare. Da solo. Pacificamente.

 

Claudia Osmetti

(da Radicalweb, 10 dicembre 2013)


Articoli correlati

 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.9%
NO
 29.1%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy