Sembrano queste le conseguenze per gli utenti, in base a quanto deliberato dall'Ufficio d'Ambito e già presentato agli amministratori nelle assemblee mandamentali. Si capisce meglio allora una presa di posizione come quella del Sindaco di Forcola (che pure aveva votato a favore delle precedenti tariffe), riportata nei giorni scorsi dalla stampa, che chiede di fermare l'aumento del quantitativo forfettario da 153 a 285 metri cubi per chi non ha il contatore.
È un'uscita allo scoperto che apprezziamo, come quelle degli amministratori che si erano astenuti o avevano votato contro le proposte dell'Ufficio d'Ambito nella Conferenza dei Sindaci e in Consiglio Provinciale il 13 dicembre 2016.
Da molto tempo aspettavamo che si sollevasse pubblicamente il coperchio di pesante silenzio dei primi cittadini sulla questione del Servizio Idrico, la cui gestione onerosa e poco chiara ha provocato da più di un anno una grande protesta popolare che ha trovato purtroppo chiuse le porte dei municipi... e le bocche dei sindaci, accusati da un lato di essere colpevoli delle mancanze del passato e -beffardamente- dall'altro di aver approvato all'unanimità regole e tariffe in vigore dal 1° luglio 2014!
Le abbiamo tentate tutte: una petizione propositiva molto equilibrata lanciata a dicembre 2015 ed arrivata a raccogliere 7.000 firme; una class action più approfondita e documentata, alla quale hanno aderito nel 2016 con 30 € ciascuno oltre 500 cittadini-utenti; molti incontri e assemblee pubbliche, con inviti specifici agli amministratori locali; un ricorso al Tar già allo studio...
Ma perchè tanta cocciutaggine da parte nostra?
Se per il sindaco Tiziano Bertolini (foto) «la goccia che ha fatto traboccare il vaso» è stata la proposta di raddoppiare la penalizzazione per chi è senza contatore (che naturalmente riteniamo sbagliata) le motivazioni della nostra battaglia sul Servizio Idrico sono molteplici e profonde.
Inutile negare che l'onerosità del passaggio dalle gestioni comunali alla gestione Secam, con aumenti fino al 400%, è stata la prima causa della "protesta" degli utenti, che abbiamo cercato di raccogliere e sostenere.
Ma dopo mesi e mesi di studio dei documenti, insieme ai legali di Confconsumatori ed ai consulenti del Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua, sono emerse ben altre e più gravi irregolarità che ci convincono a proseguire la nostra azione: confusione di ruoli tra Ato e Secam, difficoltà dei Sindaci a poter esercitare realmente il potere di indirizzo e controllo, calcoli incomprensibili (come lo stesso 153 mc o l'attuale 285) o errati nel Piano d'Ambito, ingiustificati vincoli e onerosità per l'utente riguardo all'installazione del contatore, ecc.
La delibera del nuovo Piano l'Ufficio d'Ambito corregge alcune mancanze che avevamo fatto rilevare, ad esempio con l'introduzione degli scaglioni tariffari. Vengono previsti piccoli sconti sulla quota fissa (10 € in meno) per chi ha il contatore... ma molte cose sono peggiorative.
A grandi linee viene prevista una tariffa "normale" per consumi fino a 150 mc sulla prima casa e fino a 30 mc sulla seconda... però per le utenze senza contatore il forfettario viene quasi raddoppiato, con un ulteriore aggravio del 40% sulla tariffa base.
Significa che sulla casa dei nonni utilizzata due settimane ad agosto la bolletta, che dal 1° luglio 2014 era aumentata del 400%, con il prossimo anno raddoppia!
Nessun passo avanti avviene sulla questione contatori, mantenendo l'assurdo "obbligo di fare richiesta volontaria" ed un costo rilevante di installazione e di burocrazia.
Ci auguriamo che i colleghi del sindaco Bertolini sappiano approfittare dell'occasione offerta con la sua "uscita allo scoperto" per andare a fondo di ciascuna di tali questioni, senza limitarsi ad una pur doverosa opposizione all'aumento a 285 mc.
È in gioco la loro credibilità di fronte ai cittadini-utenti, che aspettano invano da troppo tempo di sentirsi davvero rappresentati da chi hanno votato.
Da parte nostra, per quanto ne possiamo essere in grado, ribadiamo la piena disponibilità a condividere con i Sindaci e gli amministratori interessati le riflessioni, le valutazioni, i conteggi che abbiamo fatto in tutto questo tempo.
Coordinamento Acqua Pubblica
della provincia di Sondrio