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Municipio Roma XVII. Laicità e scuola. Purtroppo succede anche questo…
16 Giugno 2010
 

Desta sorpresa e grande sconcerto il comportamento di alcuni consiglieri del centrosinistra, tra cui la stessa consigliera delegata alla scuola del PD, che hanno permesso, con la loro incredibile decisione di non partecipare al voto o di astenersi, di fare approvare al Consiglio del Municipio Roma XVII, amministrato dal centrosinistra, un documento del centrodestra che esprimeva la solidarietà all’insegnante della scuola elementare “G.B. Vico” di Roma che era stata accusata, giorni fa, di aver adottato comportamenti molto discutibili nei confronti di alcuni bambini appartenenti a famiglie non cattoliche.

Un episodio molto inquietante che aveva attirato nei giorni scorsi l’attenzione dei mass-media e delle associazioni che si occupano di scuola e laicità e che si inserisce in un contesto culturale e politico più generale che vede mettere sempre più in discussione il carattere laico e multiculturale della nostra scuola da parte del Governo Berlusconi e della Giunta Alemanno.

Secondo i fatti riportati dalla stampa, un’insegnante avrebbe premiato alcuni bambini che avevano fatto la prima comunione, escludendone altri e scatenando le vibrate proteste di alcuni genitori che si sarebbero visti arrivare a casa i loro figli in lacrime per quello che era stato, comunque, vissuto dai loro bambini come una sorta di abuso da parte di una loro insegnante. Va precisato che le proteste dei genitori non sono state suscitate tanto dal regalo in sé per sé, anche se tale comportamento può essere considerato assai discutibile dal punto di vista educativo, quanto dalle spiegazioni fornite dall’insegnante in merito all’episodio contestato.

Tale insegnante avrebbe giustificato, infatti, il suo gesto affermando testualmente che a queste cose i bambini si devono abituare e che il premio era stato dato perché “quei bambini avevano accolto Gesù nel loro cuore”, tradendo in questa maniera la volontà di aver voluto marcare, con quel premio, una differenza tra i bambini proprio sulla base della diversa appartenenza religiosa delle relative famiglie. Ma la cosa più grave di tale situazione sono proprio le argomentazioni che sono state usate in aula, durante il dibattito consiliare, per giustificare la necessità di approvare tale documento: la difesa dei valori cristiani da considerare preminenti e contrapposti rispetto altri orientamenti religiosi o laici. Tutto ciò in barba a quei principi sanciti dalla nostra Carta Costituzionale che dovrebbero essere a fondamento di qualsiasi paese civile.

Ragionamenti, quelli argomentati dal centrodestra, che, evidentemente, non sono sembrati così assurdi ad alcuni consiglieri del centrosinistra appartenenti al Partito democratico e all’Italia dei valori, tanto che alcuni di loro hanno pensato bene di non votare contro il suddetto documento, ma di nascondersi dietro ad un voto di astensione, rivendicandosi tale posizione anche in dichiarazione di voto come fosse un vanto. D’altronde, considerate le numerose assenze tra le file dei banchi del centrosinistra, non era neanche difficile immaginare quali sarebbero state le conseguenze di quel voto di astensione o della decisione di rimanere in aula senza partecipare alla votazione.

Tale episodio, che offende la coscienza civile e democratica dei cittadini del nostro municipio, “la dice lunga” sull’imbarbarimento culturale e politico che attraversa la nostra società che evidentemente investe anche esponenti di forze politiche che pure si collocano nello schieramento di centrosinistra.

Un voto pesante in quanto il documento, pur avendo una valenza solamente simbolica, contribuisce ad alimentare nel suo “piccolo” quel clima di intolleranza e di xenofobia all’interno della scuola pubblica e della nostra società, calpestando i principi che sanciscono la libertà dei diversi orientamenti religiosi e laici e la stessa laicità delle istituzioni pubbliche, gettando più che un’ombra di dubbio sulla capacità di alcuni rappresentati istituzionali eletti tra le fila del centrosinistra di poter ricoprire in maniera adeguata il ruolo che rivestono, almeno rispetto alle aspettative dei loro elettori.

D’altronde, non è un caso che Roma oggi sia guidata da una giunta di centrodestra.

Chiediamo a tutte le realtà sociali che si battono per una scuola libera e laica di prendere posizione e di manifestare la loro solidarietà a quelle famiglie che sono state vittime di un episodio che avrebbe meritato una censura da parte di tutte le istituzioni pubbliche, compreso il nostro Municipio.

 

Alcuni cittadini del XVII Municipio


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