Giovedì , 09 Maggio 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Brivio e Monti. Dalla Spagna un utile segnale per l’Italia e per l’Europa
30 Luglio 2023
 

Il tempo dei patrioti non è arrivato in Spagna, come invece aveva auspicato Giorgia Meloni. Alla leader di Fratelli d’Italia, e premier del governo italiano, non è rimasto altro da fare che inviare un messaggio di consolazione all’amico e omologo segretario di Vox. Se c’è una lezione che si può trarre dall’esito del voto spagnolo è che flirtare con la destra non è vantaggioso, e se non lo è stato in terra iberica non lo è neppure in Italia e tantomeno in Europa, dove la discussa ’maggioranza Ursula’ (dal nome della Von Der Leyen) costituita da democratici, liberali e socialisti tutto sommato continua a reggere. Le elezioni politiche spagnole hanno spiazzato quanti, a destra e all’estrema destra, si sentivano già vincitori, ma pure quelli che erano pronti a salire ossequienti sul loro carro.

I popolari hanno vinto, però di stretta misura, i loro possibili alleati di Vox non hanno sfondato, rimediando soltanto 33 seggi contro i 51 della consultazione precedente, mentre i socialisti di Sanchez non solo hanno tenuto ma guadagnano due seggi in più e Yolanda Diaz, a capo del movimento di sinistra Sumar erede di Podemos, è arrivata a ridosso dell’estrema destra con 31 seggi. È difficile ipotizzare quale governo possa nascere, tuttavia se a sinistra non si può cantar vittoria dall’altra parte le bandiere pronte per festeggiare il successo sono state riposte per un’altra occasione. Occorre sì brindare, però non per la rinnovata contrapposizione tra progressisti e conservatori, chiusa in un ristretto recinto ideologico, bensì per la reale alternativa presente sul campo, ovvero quella fra la competizione tra gli stati e la collaborazione tra di loro, fra il ritorno ai miti nazionalisti e nostalgici del passato e l’avanzamento verso nuove prospettive democratiche e federali. Il pericolo sovranista c’era e rimane perché la sinistra è spaccata, priva di idee e in crisi di consensi mentre la destra riesce comunque a mantenersi in sella cavalcando gli umori popolari e soffiando spesso sul fuoco.

In questa situazione l’Europa si trova al bivio e presto dovrà scegliere la strada su cui indirizzarsi. Così com’è adesso appare incompleta e risulta inutile attendersi qualcosa dal Consiglio europeo, in mano ai governi nazionali e reticente a cedere parte del proprio potere alla Commissione e al Parlamento europeo eletto direttamente dai cittadini. Una svolta può venire soltanto su iniziativa di Paesi come la Francia, la Germania e l’Italia che costituiscono l’embrione di quell’Europa libera e unita propugnata da statisti quali Monnet, Schuman e Spinelli che ritenevano dovesse essere esplicitamente federale. Occorre ripartire dalla loro lungimiranza, oltre che dalla capacità e coraggio di concepire un futuro diverso e pacifico per i popoli europei. Ai Paesi citati, ai quali si è poi aggiunta la Spagna, spetta il compito di ritrovare lo spirito dei padri fondatori mettendo le redini alla spagnola Vox, alla francese madame Le Pen, alla tedesca Alternative fur Deutschland e alle nostre Fdi e Lega, tutti dichiaratamente euroscettici quando non apertamente anti europei. L’impegno comune deve essere quello di imboccare liberamente un percorso che nessun attuale trattato europeo può impedire: l’avvio di un processo federale per creare un nuovo soggetto politico europeo in grado di proteggere i nostri popoli fratelli, garantire il benessere, assicurare un giusto equilibrio mondiale e impedire il pericolo di devastanti conflitti. Questo è il concreto profilo dell’Europa che occorre delineare per rimediare a un presente fragile e incompleto e allontanarsi definitivamente da un passato fallimentare e colmo di spargimenti di sangue.

 

Giuseppe Enrico Brivio - segretario della sezione “Ezio Vedovelli” Valtellina-Valchiavenna del Movimento federalista europeo

Guido Monti - responsabile del Comitato provinciale per l’Europa di Sondrio


 
 
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 73.1%
NO
 26.9%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy