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Paolo Diodati: A Roberto Benigni, Hum… che occhi, che beddi capiddi…
 
Commenti presenti : 29 In questa pagina : da 1 a 10
   05-11-2009
Annagloria, dove sei? Leggi ancora TF? Vorremmo tanto che rispondessi di si e che ci spiegassi come vedi la storia Natalie-Piero-Brenda-Sardos. Abbiamo letto solo ora l'articolo su Benigni e tutti i commenti. Ci ha colpito il tuo, quando parli di «...non vedo cosa si possa recriminare a Benigni e al suo discorso se non opporvi una pedanteria moralistica fuori luogo come fuori luogo è qualsiasi moralismo teso a giudicare senza cercare di comprendere ciò che si avverte come altro e diverso da sé». Non trovi che queste parole siano più adatte all'atteggiamento della Goracci verso la moglie di Marrazzo? Perché taci? Bell'articolo, equilibrato, spiritoso e di grandissima attualità. L'affermazione che Benigni poteva scegliere un esempio migliore è indiscutibilmente vera e le tue parole, Annagloria, sono dettate dal conformismo.
Pina e Piero   
 
   02-11-2009
Direttore, che grande vantaggio hanno i giornali on-line o, almeno, questo suo, se è l'unico ad avere questa blissima caratteristica!
Mi ha incuriosito il commento su questo articolo e... clic, l'ho potuto leggere immediatamente! Vallo a ritrovaree un vecchio articolo su carta! Bravo ad avere organizzato le cose così e grazie per questa iniziativa. L'articolo in questione, fluido e leggero, tratta un argomento delicatissimo e lo conclude in modo magistrale. Spettacolare.

Piero   
 
   02-11-2009
Marrazzo potrebbe amare Natalie... . Perché chi ha difeso Benigni e Grillini, tirando in ballo Oscar Wilde, ora sta zitto?
Che bell'articolo, professore. Sano, lungimirante e come al solito, brillantissimo, Da fare invidia.
Francesca e Daniele   
 
   27-10-2009
Se Povia scrivesse "Natalie era trans" Benigni potrebbe leggere, per dargli un'altra lezione, un'altra lettera di Wilde sull'Amore senza confini...
Sonia   
 
   15-09-2009
Chiusura di una volgarità inaspettata. Ma anche di una efficacia insuperabile per chiarire i sottilissimi distinguo. Contenuto da condividere. Non ho un'idea esatta del livello degli articoli pubblicati dal semisconosciuto Tellus. A me è stato segnalato per questo articolo, per la lettera a Berlusca e per l'originale sfida ai panelliani. Ora ne leggerò qualcun altro. Ho letto tutti i commenti su questo. Mi ha colpito l'inaspettato duello voluto da Fabbri, perché sorto completamente fuori tema. Fabbri mi è sembrato sull'acido-isterico. Ho poi valutato che di spataffiate ben peggiori di quelle insipide e innocue di Wilde ce ne sono, e parecchie, e come articoli, non come commenti. Quindi, fuori luogo le due frasi:
1) non sono il padrone del giornale (bisognerebbe tirare in ballo Freud); (se fosse il padrone censurerebbe simili commenti...).
2) se pubblicano le sue spataffiate ne hanno gran considerazione. Mica si pubblicano solo i commenti di cui si ha gran considerazione! Ce ne sono di idioti e, credo, i moderatori censurano solo quelli impresentabili per il linguaggio offensivo.
Uno studioso, critico, di Wilde   
 
   27-06-2009
PREMIO MOGOL A POVIA

Il Diodati aveva visto giusto.
E Grillini e Luxuria, facendo irruzione nel campo in cui Mogol è diventato il più grande della storia della musica leggera, gli impartiscono una lezione, dandogli anche del rincitrullito.
Fegiz, obtorto collo, ha riportato la notizia, senza far commenti.

Ecco la notizia. con la bella e coraggiosa motivazione della giuria.


Il Premio Mogol è stato vinto da Povia con il brano che all'ultimo Festival di Sanremo aveva scatenato aspre polemiche: Luca era gay. ''Un riconoscimento bellissimo - ha dichiarato il cantante -. Non me l'aspettavo dal migliore autore italiano. Mogol è stato uno dei pochi che ha capito la buona fede del pezzo. Un premio che va a sfavore dei giornalisti italiani che mi hanno massacrato come killer. Per me questo premio è il massimo della rivincita, dopo mesi di massacri in cui mi hanno dato del nazista. A Sanremo - rimarca Povia - ho vinto il premio della sala stampa radio tv, quello delle canzoni più trasmesse, segno che i giornalisti che scrivono di musica contano proprio poco. Se loro fanno la guerra a me io la faccio a loro. Dedico a tutta la gente che mi ha dato secondo posto e premio".

Non si è fatto attendere l'attacco del mondo gay a Mogol, nelle figure di Vladimir Luxuria e Franco Grillini. "Di fronte a questa scelta - dice Luxuria - mi viene da dire soltanto che Mogol dovrebbe rileggere un po' dei suoi stessi testi. Perché o li rinnega o davvero non so cosa gli stia accadendo. Mi sembra la dimostrazione che purtroppo non sempre la maturità anagrafica rispecchia la maturità artistica. Infine, al di là dell'argomento della canzone di Povia, il testo è brutto, banale, con rime scontate. I testi contenuti nei baci perugina sono più elevati...".

Franco Grillini, presidente Nazionale di Gaynet, torna sul teso della canzone, a suo parere "orrendo, ideologico, clericale, sgangherato. Impregnato da psicologismo da quattro soldi e per di più smentito da tutte le associazioni degli psicologi e degli psichiatri".

Mogol aveva già difeso la sua scelta in modo chiaro dichiarando: "È un testo sincero, senza reto­rica: una poesia che non nasce dall’ispirazione talentuosa, ma dall’esposizione di una verità quotidiana. Povia ha intinto la penna in un in­chiostro molto simile al sangue. Abbiamo selezionato altre grandi canzoni, ma Luca era gay è l’unica che mi ha chiuso la gola, che mi ha commosso".

Il cantante risponde ad entrambi: "Il commento di Luxuria è una stupidaggine, si dà la zappa sui piedi. Il gay pride rovina l'immagine dei gay, se fossi gay mi incavolerei. Grillini invece mi sta simpatico, alla fine fa il suo gioco. Ma nel suo libro scrive che la madre gli ha voluto troppo bene e il padre è come se non l'avesse mai conosciuto: insomma sembra che racconti l'inizio della mia canzone".









Tullio Giacomini   
 
   16-06-2009
Grande il Mogol. Ha premiato Povia, come autore della migliore canzone dell'anno. E coraggioso. Il suo articolo, caro prof, aveva fatto centro.
rossella   
 
   12-06-2009
Domando al prof. Perché non risponde a Federico? Il suo quesito mi interessa molto.
Giudico molto positivamente l'articolo nel contenuto e nell'impostazione.
andrea   
 
   07-06-2009
Tanto si gonfiò la RANA pseudoWILDE che fece BUMMM! Tellusfolio non è mica mio. Insista a presentarsi. E' spassoso-logorroico. Sembra che se pubblicano le sue spataffiate ne abbiano grande considerazione. Insista. BUM - Ciao Ranocchia...
Pierluigi Fabbri   
 
   07-06-2009
Ollallà, che modi, signor Fabbri! OH, my good Devil! Sorvoliamo sui 5 errori di vario genere in neanche 6 righe. Lei, scrivendo con i piedi come ha scritto, non ha reso certamente un buon servigio a Cipollini. È questo
il livello dei suoi lettori-difensori, può chiedersi un ignaro navigante? Ma, a parte la forma che lei usa, il contenuto?
Ha idea di quel che dicevano nel seicento del sommo padre Dante? E sa cosa ne farebbero dei suoi versi, certi intellettuali moderni?
Mourinho, per difendersi dall’accusa di essere antipatico, ha ricordato che nemmeno Gesù Cristo piacque e piace a tutti. Lei ritiene che sia da idioti dire che Cipollini non è tanto più universale di Dante e Gesù Cristo?
E' stato proprio sgarbato e intollerante, yourlord. Intanto io potrei chiamarmi Oscr Wilde, senza essere l'Oscar Wilde da cui lei si aspettava chissà quali vette epistolari. Inoltre, se il moderatore non mi avesse
censurato, come ha fatto ultimamente anche con la mia compagna con due figli, a meno che non si sia verificato un inghippo tecnico, avrebbe letto che non è vero che io abbia detto tutto e il contrario di tutto, tanto per
il gusto della battuta. Ma solo perché non ne ho avuto il tempo. Ora, per Cipollini, posso rimediare, nonostante che i suoi modi mi abbiano fatto passare la voglia di scrivere su TF.
Lo adoro, Cipollini, yourlord.
Un artista arguto e pungente come me, non può non apprezzarlo. Ma solo chi non ha fretta può apprezzare tutti suoi scritti. Io, le assicuro, ho meno fretta di lei. Quindi lo apprezzo più di lei e posso permettermi la massima sincerità.
Le rarissime volte che mi capita d’avere fretta ora, ucciderei tutti quelli che parlano difficile. Cipollini scrive difficile perché vuole dire cose difficili. Lei scrive difficile perché scrive in un pessimo italiano.
Quasi da extracomunitario. Oppure ha avuto una reazione taurina, per la rabbia che l'ha accecata? Amavo i tori. Ma quelli daimodi signorili. Lei è sempre così reattivo? Me lo auguro per il suo compagno... .

Ci pensi, prima di mandarmi a fare quella cosa lì, perché mi farebbe assai felice.
Con questa chiudo e, a non rileggerla, yourlord.

Sincerely notyours, Oscar Wilde










Oscar Wilde   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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