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Mattia Chiusano (La Repubblica). Aguero, la madre è in fin di vita. Ritorno a Cuba tra dramma e paura
A Madrid alla ricerca del visto sperando che Avana lo conceda. Dovrebbe saltare solo tre partite e tornare in tempo per i quarti
 
Commenti presenti : 29 In questa pagina : da 11 a 20
   10-08-2008
Dramma Aguero, arriva visto ma madre muore
dell'inviato Andrea Linares (ANSA)
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_734607930.html

PECHINO - Non è bastato lasciare le compagne di squadra e un'Olimpiade. Non è bastato un carosello aereo di quasi 90 ore fra Cina, Germania e poi ancora Cina, nella disperata ricerca di un visto, un permesso, un burocratico bollo per tornare a Cuba a vedere la mamma in fin di vita. La schiacciata drammaticamente beffarda del destino è arrivata su Tai Aguero, la pallavolista italo-cubana 'fuggita' nel 2001 dall'isola caraibica, stamattina: prima la notizia del visto concesso, poi quella della morte della madre. Tai l'ha saputo quando era già a bordo del volo che la doveva riportare verso Cuba, via Europa, nell'ennesima rincorsa alla speranza. Tai era arrivata a Pechino sapendo delle precarie condizioni di salute della madre. Ma non che fosse in fin di vita. Un messaggino del marito, il fisioterapista Alessio Botteghi, alla delegazione italiana aveva dato l'allarme: la situazione era precipitata, rivedere la madre era questione di ore. E non più di mesi o anni, come quelli che erano passati da quando scappò nella notte, sotto la pioggia, in Svizzera, in abito da sera perché era ad un party', dicendo alle compagne della nazionale cubana "non vi preoccupate, c'é uno che mi piace, esco solo un attimo". Uno che le piaceva c'era, stava in Italia, ma non finì bene. Allora il destino fu benevolo, perché Tai trovò la serenità sentimentale con Alessio, che poi è diventato il marito. Oggi le cose sono andate diversamente. In poche ore tutto è crollato: mamma Dulce, ricoverata in ospedale, era stata dimessa, perché non c'era più nulla da fare, il male se la sarebbe comunque portata via. Subito è scattata la corsa contro il tempo. Contro il tempo e contro le autorità cubane, che nell'isola non la volevano, che di questo maledetto permesso proprio non ne volevano sapere. Lei, Tai, non ha mollato, e la diplomazia e lo sport italiano neppure: nella notte cinese fra martedì e mercoledì, pur consapevole delle difficoltà e dei rischi di un ritorno a Cuba, accompagnata dal team manager azzurro Stefano Sciascia, è volata a Francoforte. Poi a Bonn, città dove si era sposata, dove è rimasta bloccata in attesa di un permesso di rimpatrio che non arrivava: le autorità cubane continuavano a dire di no. Esausta, esasperata, ormai senza speranza, Tai ha deciso di tornare a Pechino, di riunirsi alle compagne di squadra, pronte all'Olimpiade. Poi, stamattina presto ora cinese, il primo colpo di scena: Cuba concede il visto. Le valigie, mai disfatte, sono ancora pronte. Una corsa all'aeroporto, la fila nervosa al ceck-in. Poi, quando già era a bordo, la mazzata, quella finale: la telefonata, mamma Dulce non ce l'ha fatta, il male se l'é portata via. E via di nuovo giù dall'areo tra dolore e rabbia per quel telefonino scarico che non dava più notizie. Per tutta la nazionale, che ha seguito col fiato sospeso il peregrinare disperato dalla compagna, è un colpo. Nel silenzio protettivo della Federazione e delle compagne, Tai è rientrata al Villaggio. Che Olimpiade sarà la sua? Chissà...E che importa. Ora tutti sanno che donna è Taismary Aguero.

Gordiano Lupi   
 
   10-08-2008
«Intraprendo la scatola di Pandora»
Cuba, come altri tanti paesi, non accetta la doppia cittadinanza, per tanto chi acquisisce altra, automaticamente perde la cubana. Cosi sanciscono tutte le costituzioni cubane (1901, 1940 e 1976); anzi, adesso si è tollerante in materia. Agüero è cittadina italiana e come tale soggetta alla trafila che tutti devono fare per andare a qualsiasi paese che richieda visto.
Anche se la costituzione italiana prevede il diritto d’asilo per «lo straniero, al quale venga impedito nel suo Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione Italiana» non si applica perché mezzo mondo verrebbe in Italia. Dicono che Agüero fu rifugiata politica; se è vero, lei a ottenuto asilo per avere «subito persecuzioni o teme, sulla base di fondati motivi, di subire una persecuzione». Se vogliamo arrivare al pelo, per questi stessi motivi non dovrebbe rientrare: per sicurezza.
Il tema dei rifugiati politici è manipolato. Per questo Cuba ha ricevuto condanne che si traducono spesso in proibizione e difficoltà per acquistare medicine e la mancanza di queste sbocca invariabilmente in malattia e morte.
Lo sport mercato è una vergogna e contraddice lo spirito sportivo. Cosa sarebbe dello sport del Terzo mondo se ogni bravo atleta in nome della libertà se ne va non dove si è più libero se non dove si paga di più? Cosa sarebbe dello sport nel Primo mondo se le nazionali sono sempre di più integrata da stranieri? Dove restano i diritti del Terzo mondo? Dove i diritti dei cittadini del Primo ha essere applauditi da suoi connazionali?
Credo che il governo cubano deve adoperarsi per evitare altri casi come questo di Agüero. Indipendente a tutto, le possibilità di dare il ultimo addio è questione umana.
La stampa libera, obiettiva e neutrale si ha impegnato con ragione nel salvaguardare i diritti di Agüero, però non lo ha fatto egualmente per denunziare Orlando Bosh e Luis Posata, gli assassini di 24 vincenti e giovani sportivi cubani. Varie famiglie non hanno avuto l’opportunità di stare accanto dei suoi cari negli ultimi momenti e molte non hanno avuto manco il cadavere per piangerle sopra. Come qualificare queste differenze della stampa? Ipocrisia?
Mia zia, che era la mia mamma non biologica, morì nel 2004 balbettando mio nome. Io non sono potuto andare perché non avevo i soldi per pagare i posti disponibili. Con chi me la prendo, con le compagnie aeree che preferiscono viaggiare con posti vuoti o con i datori di lavoro che ancora oggi non mi hanno pagato per il lavoro svolto? Ogni uno è libero delle sue scelte, però credo che si deva assumere le responsabilità e conseguenze delle stesse.
Non giustifico che Agüero non abbia potuto abbracciare la sua mamma. Non lo giustifico né aperta né velatamente: NON HA GIUSTIFICAZIONE.

Leonardo Mesa   
 
   09-08-2008
Ho mai scritto che avrebbero arrestata la Aguero? Ho sempre sostenuto che non le avrebbero dato il visto. E infatti glielo hanno dato quando non serviva più...
Gordiano Lupi   
 
   09-08-2008
Leonardo scrive "È l’unico modo che ha il paese d’inibire le diserzioni di questo tipo, che comporta enormi costi al paese in termini economici, oltre a quelli politici. Non so come funziona qua per farsi risarcire da un atleta o un professionista che rescinde un contratto, o addirittura se ne va alla “squadra” concorrente o contraria. "

I contratti si fanno in due, senza che uno abbia la pistola puntata alla tempia... sennò l'impegno non vale!

In questo caso la pistola puntata è metaforica, ossia le condizioni di vita da paese del terzo mondo...
Massimo   
 
   09-08-2008
Il permesso glielo hanno dato un secondo dopo che la madre cesso di respirare, poi diranno che su che giù che trik che trak,tanto sono già estra ussati i loro compaortamenti. Il fattp rimane, questo governo e padrone di un paese e dei suoi citadini, e se pur in buona fede - perche il merito del dubbio bisogna sempre darlo - questo atteggiamento ha dell'assurdo, qui non si tratta di uno che a commesso atti di terrorismo ò un potenziale criminale, ma di qualcuno che nel suo diritto ha voluto cambiare vita.Poi vorrei far sapere a chi anche egli in buona fede dice: "ma e cme se avesse abandonato un contratto ecc". Ma sapete cosa guadagnano gli sportivi o artisti cubani rispetto a i suoi pari professionisti di tutto il mondo? Per anni queste persone lavorano sodo, e il governo padrone si intasca i profitti del loro sforzo, poi se i bambini si comportano male le punisce senza pietà. Faccio del sarcasmo perche questo ateggiamento a di infantilismo,le persone non possono essere propietà dei governi, se questa ragazza avesse chiesto con le buone di volersi staccare della squadra cubana o avesse dato qualche segnale delle sue intenzioni avrebberò fatto di lei straccio per tutta la sua vita.Volevo aggiungere anche a coloro che in buona fede continuano parlare di Cuba e governo cubano come una solo cosa, questo e un presuposto più che sbagliato, ciò che il governo cubano a fatto credere per anni e molti ci sono cascati. Nessun governo per buone intenzioni che possa vere- e questo le buone intenzioni le perse in partenza puo decidere di essere la nazione stessa, sopratutto un governo che non'e al servizio dei citadini ma l'inverso, dove i citadini non possono decidere di mettere le cose in discusione o cambiarle.Ora il mio pensiero va a la sinistra Italiana cosi battagliere dei diritti dei dissaggiati, come si pronuncierà a proposito di questa situazione, che poi e venuta alla luce per la rilevanza del personaggio ma, euna storia vecchia che il governo cubano assieme alla sua tela di ragno cucce a tutti i cubani che viviamo fuori,come il filo umblicale del padrone che non vuole accettare che i suoi figli prendano un'altra strada, che decidano del loro futuro buono o cattivo che fosse, non vuole accettare perche Egli aveva già decisso del nostro destino, ma si sa la vita ei uomini che crescono sono imprevedibili cosi come la natura stessa delle cose va aldila dei governi e le loro paranoie.Spero vivavente che questo caso faccia si che il governo Italiano chieda uficciali spiegazione alla ambasciata cubana a Roma richiamando l'ambasciatore, e dall'altro canto L'unione Europea non perda di vista la situazione che a Cuba continua essere sempre la stessa e questo episodio lo dimostra.
Roberto Pereira   
 
   09-08-2008
Hanno fatto rimanere quella ragazza un giorno e mezzo in germania dicendo che no... non lo avrebbero dato il visto. appena rientrata in Cina... lo hanno concesso.

Ora, sinceramente, comprendere se hanno concesso, il visto, un minuto prima o un minuto dopo la morte della madre... non è cosa importante.

Quello che appare evidente è lo stile "vendicativo" del regime cubano, e la sua sostanziale disumanità.
Faccio notare inoltre al gentile amico che partecipa al forum che quello che chiama vergognoso "mercantilismo dello sport"... riferito al fatto che quella ragazza sia fuggita da Cuba... molti lo chiamano diritto ad una vita migliore.

Come se fuggire da un regime dittatoriale (a causa del "vergognoso mercantilismo dello sport") sia una colpa che giustifichi l'atteggiamento del regime cubano.

Torniamo, purtroppo, alle stesse identiche posizioni qua dentro.

Abbiamo un modo diverso di vedere la libertà personale e la democrazia. Per fortuna il tempo è un gran rimedio contro le dittature... ma onestamente ho un groppo alla gola quando leggo velate giustificazioni dei comportamenti del governo cubano.

Quella donna è cittadina italiana, data la situazione molto particolare di atleta olimpica, ha goduto di un iter accellerato tramite il supporto del consolato italiano... non andava al mare a farsi il bagno... Raul è come Fidel.




Massimo   
 
   09-08-2008
finita una polemica senza senso,ne inizia un'altra?Invece di fare il tifo contro cuba,si cerchi come è giusto di analizzare i fatti.La aguero ha chiesto il visto,dicevano che se glielo avessero concesso l'avrebbero arrestata.Falso,perchè una cittadina italiana arrestata a cuba avrebbe messo in moto uno scontro doplomatico senza precedenti.Venuto meno un elemento polemico costruito ad arte,ecco che si è gridato alla inumanità del governo cubano,perchè non avrebbe concesso il visto.In realtà il visto è stato concesso,dopo soli due giorni di attesa.Poichè la madre della pallavolista è deceduta dopo la concessione del visto,dati riportati da "la repubblica",si è tornato a parlare da parte di qualcuno,che travisa i fatti,di inumanità,perchè cuba non è stata tempestiva.Mi chiedo:le persone normali,dopo quanto tempo ricevono il visto per l'italia,cuba,gli stati uniti etc?Dopo mesi.Allora di cosa parliamo?
nino   
 
   09-08-2008
Non ho capito bene se hanno atteso la morte della madre per concedere il visto o se semplicemente hanno rivisto la prima infelice decisione. In ogni caso questa cosa mi tocca molto da vicino, perchè potrebbe capitare anche a me.
Gordiano Lupi   
 
   09-08-2008
come al solito cuba riesce in un colpo solo a scontentare tutti,amici e non.
marcello
marcello   
 
   09-08-2008
(Corriere della Sera) - Pechino, 9 ago - La pallavolista azzurra Taismary Aguero, cubana naturalizzata italiana, finalmente ha ottenuto il visto per tornare a Cuba dalla madre in fin di vita. Ma il via libera delle autorità cubane, che in un primo tempo le avevano negato il visto, è arrivato troppo tardi. Proprio nelle ore in cui la giocatrice cubana, naturalizzata italiana, intendeva partire per l'Avana, sua madre è morta.

Secondo questa notizia, cronologicamente, il visto è arrivato prima della morte. Non so da dove deve arrivare l’autorizzazione; so che le rappresentazioni diplomatiche non possono darlo. In ogni caso, non credo sia un fatto di perversione se non di ritardo; anzi, lasciando da parti passioni politiche, il visto è arrivato veloce tenendo conto che è contro legge. Peccato però che Agüero non abbia potuto abbracciare la sua mamma in vita. L’imperdonabile sarebbe stato che non li avessero concesso il visto. Adesso se aprirà un nuovo spiraglio: altri vorranno – con ragione – avere lo stesso diritto.
Potete essere sicuri che Agüero potrà ritornare in Italia senza difficoltà.

Leonardo Mesa   
 
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Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
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